Recensione Heading Out per PC

Tu, la tua auto e la tua storia

Oggi parliamo di un titolo che ci ha colpito in primis per la sua direzione artistica ma che ha saputo lasciare un segno per il suo modo di narrare le avventure del protagonista, un protagonista abbastanza diverso da quelli a cui siamo abituati nel mondo dei videogiochi. Stiamo parlando di Heading Out, titolo sviluppato dai ragazzi di Serious Sim e pubblicato da Saber Interactive (che ringraziamo per il codice fornitoci per testare il titolo), che vi mette nei panni di un anti-eroe in fuga, ma in fuga da cosa? Beh questo spetterà a voi scoprirlo ma se siete curiosi di conoscere punti di forza e punti deboli del titolo non dovete far altro che seguirci nella recensione di Heading Out per PC (giocato su Steam Deck).
 

 

La trama di Heading Out

Parlare del comparto narrativo di Heading Out non è facile, un po' perchè gli sviluppatori hanno pensato bene di mettere il giocatore al centro della scena (e modificare il corso dell'avventura a seconda delle scelte fatte) e un po' perchè la natura simil-roguelite dell'avventura non agevola certamente la proiezione di un racconto continuativo e coerente in ogni sua parte. D'altra parte lo scopo degli sviluppatori era proprio quella di dare al proprio titolo un'impronta da road movie, un contesto in cui è il giocatore che costruire la sua avventura pezzo dopo pezzo. 
  
  
Prima di raccontarvi il contesto in cui vi troverete a muovere i passi nei panni del protagonista vogliamo rassicurarvi sulla localizzazione del titolo visto che Heading Out è tradotto in italiano e ciò vi consentirà di comprendere pienamente quello che succede a schermo. Messo da parte il potenziale problema linguistico possiamo passare a capire meglio cosa vuol dire giocare una partita di Heading Out. Nel titolo di Serious Sim vestite i panni di un fuggitivo, di un uomo che scappa che cerca un'alternativa, di un uomo che è tutt'ora alla ricerca di se stesso, o forse di altro? A seguirci nella nostra fuga ci sarà l'autoradio, onnipresente, che seguirà le nostre vicende, il nostro viaggio e che lascerà impressa nella memoria quello che abbiamo e stiamo facendo.
  
È difficile dare un contesto narrativo a Heading Out senza rischiare di spoilerare elementi: non che il titolo pubblicato da Saber Interactive abbia una trama rigida da seguire ma le varie scelte che si presentano al giocatore sono tanto più forti emotivamente quanto risultano impreviste. Per questo ogni volta che il titolo vi mette nelle condizioni di fare una scelta starà a voi scegliere l'opzione che, per quel viaggio, più si addice alla vostra visione d'avventura. Heading Out è un titolo che sfrutta quasi più la suggestione verso il giocatore che non il racconto fine a se stesso. Giocare a Heading Out vuol dire intraprendere un viaggio dove la meta non è scritta e dove, come poche altre volte, è davvero più importante che il viaggio che la destinazione.
 

 

Il gameplay di Heading Out

Parlando di gameplay possiamo dividere i momenti ludici di Heading Out in tre importanti parti: quella di gestione delle risorse a nostra disposizione, quella di guida (volante alla mano) e quella di scelta delle opzioni a nostra disposizione. Il mix di questi tre ingredienti rende Heading Out un titolo davvero unico nel panorama che riesce ad offrire al giocatore un'esperienza narrativa estremamente interessante anche a fronte di un gameplay che poco si sposerebbe con un contesto simile. 
  

Heading Out è un titolo davvero unico nel mercato che riesce a divertire e far riflettere nello stesso tempo.

 
Il giocatore sta fuggendo da qualcosa, e nella sua fuga, è portato a prendere delle decisioni, decisioni non sempre semplici che modificheranno il corso della sua avventura ma anche della sua stessa vita. Non bisogna pensare a Heading Out come un gioco di guida arcade dove ogni tanto ci si ferma per seguire la trama: Heading Out mette la narrazione e le scelte del giocatore al centro del suo gameplay. A tratti ci ha ricordato Life is Strange (il primo, avete presente? ndr.) dove il giocatore è chiamato a prendere continue scelte, scelte che (alla fine) più che cambiare il corso della storia cambiano il giocatore stesso. Ecco in Heading Out succede più o meno lo stesso: potete decidere di lasciare che un poliziotto faccia "il grosso" con dei ragazzini di colore oppure mettervi in mezzo e far scappare i ragazzi facendovi inseguire dall'agente. Ogni azione modificherà la vostra storia, vi farà perdere tempo oppure vi farà guadagnare denaro: tutto è nelle vostre mani.
  
Gestire le risorse vuol dire, in Heading Out, tenere sempre sotto controllo i soldi a nostra disposizione, il carburante e la distanza che ci separa dalla paura che ci segue, passo dopo passo, per tutta la durata dell'avventura. In ogni città avrete la possibilità di far riparare il veicolo, o di fare il pieno, o ancora di prendere parte ad eventi. Solitamente queste azioni non sono sempre tutte presenti in ogni città e pianificare il percorso è fondamentale per riuscire a bilanciare il tutto. In alcuni casi sarete spinti verso determinate mete da quest che potete accettare durante la partita, in altri sarà una stretta pianificazione, in altri ancora la pura casualità. 
 
Infine difficile non parlare della componente più action di Heading Out: le sessioni "volante alla mano". In alcuni momenti vi verrà chiesto di mettervi alla guida e seminare la polizia o eseguire altri azioni (niente spoiler! ndr.) e in questi frangenti vi troverete ad avere a che fare con un sistema di guida molto arcade che ci ha dato grandi soddisfazioni. Ottima l'idea di farci guidare per "la durata di una canzone": un modo estremamente originale per unire soundtrack (davvero epica! ndr.) e gameplay. Durante queste sessioni vi consigliamo anche di buttare un orecchio (o un occhio se volete leggere i sottotitoli ndr.) alla radio che parlerà proprio delle vostre gesta, di quello che state facendo e non solo...
 

 

L'arte e la tecnica di Heading Out

I ragazzi di Serious Sim hanno optato per una scelta chiara e forte riguardo la componente artistica: Heading Out è un titolo che fa del bianco e nero il suo elemento di riconoscimento. Un po' come un Sin City in salsa road movie, Heading Out utilizza degli elementi colorati per evidenziare particolari situazioni o concetti e portarli all'attenzione del giocatore. Abbiamo apprezzato moltissimo anche il tratto da fumetto che contraddistingue la produzione regalando a Heading Out un comparto artistico originale e ricercato. 
 
Molto bene anche il profilo tecnico: abbiamo giocato a Heading Out su Steam Deck e possiamo garantirvi che il titolo gira perfettamente sulla "piccola" portatile di casa Valve. Le richieste minime per giocare non sono altissime e il titolo si lascia giocare su PC anche non recentissimi. Non abbiamo inoltre riscontrato bug o problemi bloccanti durante le nostre partite.
 
Una nota di merito va poi all'eccellente colonna sonora. Heading Out ha fatto della sua colonna sonora una colonna portante della produzione. Una volta giocato il titolo abbiamo continuato ad ascoltarla tramite le piattaforme di streaming (la trovate sia su Steam, che su Apple Music o Spotify). Eccellente poi anche il commento radiofonico, sia per il realismo dello stesso che per i temi e gli argomenti trattati.