Storia di un amore extra-terrestre
Ci sono team di sviluppo che hanno la capacità innata di creare titoli particolari, giochi che si discostano dalle produzioni che siamo abituati a giocare solitamente (anche di titoli indie). Tra questi non è possibile non citare i ragazzi di
The Game Bakers, il team francese che ha dato i natali all'ottimo
Furi (se non l'avete ancora fatto date un occhio alla nostra
recensione di Furi per XBOX One per capire di cosa stiamo parlando) con il quale ha dato dimostrazione delle proprie qualità. Oggi, dopo tre lunghi anni di sviluppo, The Game Bakers torna sulla scena con
Haven, un altro titolo che farà sicuramente parlare di se. Se siete curiosi di scoprire cosa ha di particolare questo titolo continuate a leggere la nostra
recensione di Haven per XBOX One.
La trama di Haven
Partiamo, come di consueto dalla trama e dobbiamo dire che la trama, le ambientazioni e il mondo di gioco sono un elemento decisamente centrale di
Haven, d'altra parte anche in
Furi le ambientazioni e il background rivestivano un ruolo di primaria importanza della produzione.
Haven racconta la storia di un amore, un grande amore osteggiato dal sistema. I ragazzi di
The Game Bakers hanno messo in scena una sorta di nuovo Romeo e Giulietta in salsa futuristica, Haven racconta la storia di
Kay e Yu, del loro amore e della libertà di potersi amare.
Sul pianeta di origine di Kay e Yu,
Verità, non è possibile scegliere il proprio partner, vige infatti il
Sensale, un programma di accoppiamento che decide chi dovrà frequentare senza lasciare la libertà ai singoli individui. Kay e Yu sanno bene che il loro amore non verrà mai accettato dal Sensale e decidono quindi di fuggire ad anni luce di distanza da
Verità per poter vivere serenamente e in pace. Saliti a bordo della loro astronave, il
Nido, viaggiano fino a
Fonte un pianeta che all'apparenza sembra un piccolo paradiso terrestre. Non passa molto tempo però che i nostri protagonisti fanno la conoscenza della
Ruggine, un'entità che sta corrompendo l'intero pianeta, flora e fauna inclusi.
La trama di
Haven fa rimbalzare il giocatore tra la storia d'amore di
Kay e Yue, intrighi intergalattici e la minaccia della
Ruggine. Gli sviluppatori hanno lavorato molto per creare un contesto narrativo solido e ben strutturato che non lascia niente al caso e che riesce a raccontare al giocatore una storia interessante e intrecciata. Non tutto vi verrà tuttavia svelato dalla narrazione diretta, molti elementi e parte della lore stessa di gioco verrà a galla esplorando il pianeta e leggendo tra le righe.
Haven è localizzato in italiano, anche chi non conosce la lingua inglese potrà quindi districarsi tra i dialoghi senza alcun tipo di problema.
Il gameplay di Haven
Ok,
Haven racconta una fantastica storia d'amore, ma a livello di gameplay, come si comporta il titolo di
The Game Bakers? Bene, decisamente bene, Haven riesce infatti a unire meccaniche diverse in un unico titolo rendendo la produzione dello studio francese una vera e propria piccola perla. Partiamo dall'elemento che più si rifà alla trama: la relazione tra
Kay e Yu. La storia d'amore tra i due ragazzi è raccontata come fosse una
visual novel, giocando ad Haven avrete infatti modo di vivere la quotidianità della coppia su Fonte. E' in questi momenti che imparerete a conoscere i due, a vivere con loro gioie ed emozioni, dalle cose più semplici come preparare una cena fino ai momenti più romantici.
Haven riesce ad unire meccaniche di gameplay differenti e a farle confluire in un unico grande gioco
Ma
Haven non è solo una visual novel, no in Haven potete (e dovete) esplorare
Fonte, sia per procurarvi il cibo che per scoprire di più sull'antica civiltà che dominava il pianeta (e non solo). Grazie ad i flussi energetici che circondano il pianeta e ai vostri stivali gravitazionali potrete muovervi ad alta velocità e recarvi rapidamente più o meno dove volete. L'esplorazione di Fonte vi renderà più consapevoli non solo della storia del pianeta ma anche del rapporto tra Kay e Yu.
Durante l'esplorazione vi capiterà di imbattervi in creature ostili e, anche qui, Haven riesce a tirare fuori l'asso dalla manica e stupire il giocatore con un sistema di combattimento a turni che gioca ancora una volta, indovinate un po', sulla coppia "Kay e Yu". Se il combat system a turni potrebbe, ad un primo sguardo, indurvi a pensare di trovarvi davanti ad un sistema molto classico con colpi ravvicinati, a distanza e parate varie vi renderete presto conto di quanto il "fattore squadra" svolga un ruolo fondamentale anche questa volta. Con ogni levetta analogica comandate un personaggio e imparare a padroneggiare questo sistema non è certamente immediato ma vi darà grandi soddisfazioni una volta prese le misure con i nemici e le loro vulnerabilità. Imparerete infatti a concatenare attacchi, creare scudi (che difendono entrambi i personaggi) e utilizzare
Placa una magia che consente di eliminare la Ruggine dall'avversario una volta che questo è stunnato.
L'arte e la tecnica di Haven
La componente artistica di
Haven è sicuramente l'elemento che, più di ogni altro, vi ammalierà e vi attirerà fin dal primo sguardo. Bisogna ammettere che i ragazzi di
The Game Bakers hanno stile da vendere (e l'avevano già ampiamente dimostrato con
Furi) e con Haven hanno decisamente mantenuto alta l'asticella della qualità generale. Partendo dal design dei protagonisti fino a quello degli ambienti Haven è un vero e proprio gioiellino, un piccolo quadro in movimento (le immagini in questa pagina non rendono sufficientemente l'idea). Alcuni scorci di Fonte potrebbero diventare tranquillamente il vostro prossimo wallpaper.
Anche dal punto di vista tecnico non abbiamo molto da dire:
abbiamo giocato Haven su XBOX One X e non abbiamo riscontrato problemi di sorta. Il titolo fila liscio senza intoppi, niente rallentamenti ne crash. La resa complessiva è decisamente ottima così come le scelte cromatiche e la mole poligonale.
Buona anche la colonna sonora che accompagna le nostre avventure su Fonte e che riesce a sottolineare sempre i momenti più importanti ed epici. Ottimo anche il doppiaggio dei due protagonisti (doppiaggio presente nella sola lingua inglese).