C'è un regno da salvare
È sempre bello vedere il seguito di un titolo che hai apprezzato nella sua prima incarnazione e scoprire come gli sviluppatori hanno voluto modificare certi elementi, implementarne di nuovi e mantenerne determinati altri. Ma perchè questa introduzione? Perchè oggi parliamo di
Hammerwatch II, seguito di
Hammerwatch (di cui avevamo parlato molto tempo fa nella
nostra recensione), un
hack 'n slash in pixel art divertente, non certo scevro da difetti, ma che aveva una sua connotazione ben precisa. il nuovo titolo ha cambiato rotta rispetto al suo predecessore e oggi siamo qui per parlarvene nella nostra
recensione di Hammerwatch II per PC.
La trama di Hammerwatch II
Prima di parlare della
trama di Hammerwatch II che serve più che altro da incipit per smuovere le vicende che si dipanano nel titolo piuttosto che da vero e proprio perno della produzione conviene fare due parole sulla storia di Hammerwatch e della sua produzione. Nel lontano 2013 gli sviluppatori svedesi di
Crackshell hanno pubblicato su Steam
Hammerwatch, un
hack 'n slash come ogni piccolo produttore indie fa ogni giorno sulla piattaforma. A differenza di tante altre produzioni però i gli sviluppatori nord europei si sono impegnati molto a supportare il proprio titolo, sia dal punto di vista delle patch e piccole modifiche sia dal punto di vista della produzione di seguiti. Dopo aver portato il primo capitolo anche su console (grazie a
BlitWorks), nel 2018, i ragazzi di
Crackshell hanno pubblicato
Heroes of Hammerwatch, uno spin-off della serie che declinava le meccaniche apprezzate dai giocatori in un contesto roguelite.
Abbiamo voluto fare questa piccola introduzione per rendere più chiaro il contesto in cui gli sviluppatori si sono mossi e come la serie di
Hammerwatch sia stato in grado di adattarsi e modificarsi in relazione ai tempi. Ma ora bando alle ciance e passiamo a parlare dell'intreccio narrativo che vi vedrà protagonisti. Il mondo di
Herian non se la sta passando decisamente bene... il sovrano,
Re Roland è stato detronizzato dal malvagio
Blight l'Orribile che, potendo contare su un imponente esercito di draghi è riuscito a mettere in scacco le difese del regno e prenderne quindi il controllo. Non tutto è perduto però perchè ci siamo noi che, insieme ad un manipolo di altri eroi che non si è dato per vinto ha preso in mano la situazione e ha fondato una resistenza che ha sede proprio nelle profondità del regno, nel sistema fognario.
È con questo incipit che
Hammerwatch II ci riporta a indossare le vesti da eroe. Come potete immaginare il comparto narrativo serve più da collante che da vero e proprio traino per l'avventura ma il tutto è comunque confezionato molto bene e la narrazione fa il suo dovere in modo egregio. Vi ricordiamo inoltre che
Hammerwatch II è localizzato in italiano. Ma ora passiamo a parlare del gameplay della produzione perchè il titolo pubblicato da
Modus Games ha molto da dire a riguardo.
Il gameplay di Hammerwatch II
Potremo riassumere il
gameplay di Hammerwatch II con una singola frase: "Se avete adorato il primo capitolo amerete alla follia Hammerwatch II". Si, perchè Hammerwatch II può essere considerato come un grande
more of the same del primo titolo ma non prendete questa frase con una connotazione negativa, Hammerwatch II è più grande, più profondo e più ricco di cose da fare. All'inizio del gioco, subito dopo il prologo, vi verrà chiesto di scegliere la classe del vostro personaggio e, tramite un semplicissimo editor, di selezionare il colore e le fattezze del vostro eroe. Pochi minuti e vi troverete già ad avere a che fare col mondo di gioco e con un tutorial che vi guiderà nelle prime fasi dell'avventura.
Se avete adorato il primo capitolo amerete alla follia Hammerwatch II
Se non avete mai sentito parlare di
Hammerwatch II e volete sapere come funziona il gioco è tutto abbastanza semplice. In
Hammerwatch II impersonate un eroe e lo scopo del gioco è quello di sterminare, man a mano che avanzerete, tutti gli avversari, i mostri e le creature ostili che vi si pareranno davanti. Ovviamente ogni classe che sceglierete offre un approccio diverso: se utilizzate un guerriero dovrete adottare un approccio più fisico rispetto ad una classe magica e via di questo passo. Il tutto è costellato di quest e side quest che aiuteranno il vostro eroe a crescere di livello, diventare più forte e poter quindi procedere nella sua avventura. Pad alla mano
Hammerwatch II ricorda, per certi versi, un
twin stick shooter sia per lo schema di comandi che per la rapidità con cui dovrete imparare a destreggiarvi tra i nemici se non volete vedere rapidamente scritta la parola fine sul libro della vostra avventura.
Abbiamo giocato a Hammerwatch II su Steam Deck e dobbiamo dire che il titolo ci è sembrato perfetto per la portatile di
casa Valve. Il gioco funziona perfettamente giocato col pad (è infatti disponibile anche per console dal lancio) e il sistema di controllo è reattivo e molto semplice da apprendere. In Hammerwatch II non mancano poi i classici elementi da GDR lite, come la possibilità di
craftare oggetti,
parlare con i vari NPC che popolano il mondo di gioco e, sopra tutto, di acquisire nuove potenti abilità con cui sradicare una volta per tutte il male dal regno di
Herian.
L'arte e la tecnica di Hammerwatch II
Ed arriviamo, infine, a parlare della
direzione artistica di Hammerwatch II: anche sotto questo punto di vista non ci sono grandi stravolgimenti rispetto al primo capitolo. L'opera di
Crackshell si rifà, in modo piuttosto marcato, al fantasy più classico disponibile sulla piazza; lo si vede nei nomi dei personaggi e delle location ma non solo, anche nel tipo di avversari, nei loro tipi di comportamento e nel design generale dell'avventura. Questa scelta presta il fianco ad una certa mancanza di originalità ma, c'è da dire che il tutto è confezionato molto bene e la cura riposta anche nei piccoli dettagli è notevole ed evidente.
Parlando del comparto tecnico non possiamo aver molto di cui lamentarci, come abbiamo già scritto poco sopra,
abbiamo giocato a Hammerwatch II su Steam Deck e il titolo sembra pensato apposta per la portatile di casa Valve. I testi sono sufficientemente grandi per essere letti e, al netto di qualche impostazione da configurare a mano al primo avvio, non abbiamo trovato problemi o bug di sorta. Ottimo sia il frame rate che il consumo di batteria visto che le richieste del titolo in termini prestazionali sono tutto fuorchè esose.
Bene anche il comparto audio che, sia dal profilo musicale che di effettistica ci ha lasciato piacevolmente colpiti.