C'era una volta
Prendete un drago, cattivo quanto basta, aggiungete un manipolo di eroi, mettere un regno lontano lontano, andate indietro nel tempo, miscelate tutto e cosa ottenete? Ma l'incipit di
Gryphon Knight Epic che domande!
Oggi parliamo dello shoot 'em up di
Cyber Rhino Studios che, grazie ad una riuscita raccolta fondi su
Kickstarter sono riusciti a dare vita al loro titolo. Mettetevi comodi (per quanto si possa stare comodi su un grifone) e lanciamoci nella nostra recensione!
Dagli al drago! Dagli!
La nostra storia inizia tanti anni fa, quando un antico regno medioevale era sotto il gioco di un terribile drago, la ricchezza era tutta nelle sue grinfie e il popolo era oppresso e soggiogato dalla bestia. Questo fino a quando un manipolo di eroi capitanati da
Sir. Oliver decidono che è ora di mettere fine a questa dittatura e in un epico scontro mettono fine al regno del drago, liberando così la popolazione e distribuendo la ricchezza.
Oltre a darla ai poveri sudditi anche loro si spartiscono il bottino, e tutti vissero felici e contenti. E invece no, perchè l'oro del drago era maledetto e ora tutti i compagni di
Sir. Oliver sono caduti preda della maledizione che li ha trasformati in mostri senza pietà.
La nostra storia inizia proprio qui, con
Sir. Oliver e suo fedele grifone
Aquila che devono liberare dalla maledizione i compagni di un tempo utilizzando il medaglione posseduto dal cavaliere (che per la cronaca è ciò che l'ha reso immune alla maledizione quello che permette di spezzarla!). La storia di
Gryphon Knight Epic non è proprio originalissima ma se non altro è ben raccontata e presenta in modo chiaro e semplice le vicende di cui prenderemo parte.
Cataste di cadaveri
Gryphon Knight Epic è uno shoot 'em up a scorrimento orizzontale abbastanza classico, nel titolo di
Cyber Rhino Studios comandiamo
Sir. Oliver a cavallo di
Aquila e siamo chiamati a percorrere diversi livelli eliminando fino a raggiungere il boss finale di ogni livello che è rappresentato da un nostro ex compagno d'armi caduto vittima della maledizione.
E' possibile muoversi in tutte le direzioni e non siamo necessariamente obbligati a procedere da sinistra verso destra, anzi, tornare sui nostri passi ci permetterà di recuperare bonus ed esperienza nonchè scoprire luoghi segreti pieni di power up o miglioramenti che ci rendono la vita più semplice.
Dal punto di vista della difficoltà
Gryphon Knight Epic si dimostra non troppo permissivo per i neofiti e premia un'accurata esplorazione dei livelli, sia per crescere di esperienza che di equipaggiamento e rendere le boss fight più affrontabili. I power up che raccogliamo lungo i livelli ci consentono di potenziare il nostro grifone e renderlo ancora più letale. I potenziamenti non sono però definitivi e hanno una durata limitata nel tempo. I comandi di gioco rispondono perfettamente e anche durante le (numerosi) morti che abbiamo affrontato non ci è mai parso che fosse per dei "brogli" del sistema, ma è sempre stato causato da errori nostri.
Pixel dopo pixel
Dal punto di vista artistico e grafico
Gryphon Knight Epic si presenta come un prodotto con un suo stile ben definito e un carisma tutto particolare. La grafica, completamente realizzata in pixel art, è di pregevole fattura così come le animazioni e i vari sprite di avversari e fondali. I ragazzi di
Cyber Rhino Studios hanno infuso una grande cura e passione anche nei dettagli che arricchiscono gli ambienti di gioco e i personaggi presenti.
Le animazioni delle esplosioni, dei proiettili e degli avversari sono realizzate molto bene e riempono lo schermo di elementi il tutto senza intaccare minimamente la fluidità dell'azione. Così come la parte grafica, anche il comparto audio è di buon livello con musiche che ben si accompagnano al gameplay ed effetti sonori adeguati alle situazioni.