GRIDD: Retroenhanced ci porta in un mondo virtuale dove il nostro obiettivo sara' quello di hackerare il sistema. Con rimandi fortissimi alla cultura cyberpunk vediamo come si lascia giocare questo gioiellino tutto italiano!
Il titolo di cui parliamo oggi riporterà la mente dei più anzianotti che ci leggono alla fine degli anni 80 e all’inizio dei novanta quando la convinzione del giovane medio era quella che dagli anni duemila in avanti avremo vissuto tra mondi virtuali, macchine volanti e tanti altri gingilli tecnologici di cui non abbiamo ancora visto traccia. Oggi parliamo di GRIDD: Retroenhanched titolo dei milanesi ed italianissimi Antab Studio ma andiamo ad analizzare questo frenetico shooter dalle tinte e dalle sonorità retrò!
La trama di GRIDD: Retroenhanched è davvero semplice e ci mette al comando di una navicella virtuale, una specie di cursore, che sta portando avanti un attacco ad un sistema informatico. Si, impersoniamo degli hacker e il nostro compito sarà quello di destabilizzare le misure di sicurezza e arrivare al sistema operativo centrale per abbatterlo del tutto.
Per arrivare ai nostro fine non dovremo però cimentarci nella scrittura di programmi o trovare bug e glitch per disattivare i vari firewall e programmi di difesa, ma dobbiamo farci largo tra una miriade di elementi che faranno di tutto per metterci ko e far terminare il nostro attacco. Dobbiamo sparare a tutto quello che si muove ma con testa e attenzione, molta attenzione!
GRIDD: Retroenhanched presenta un gameplay tanto semplice quanto assuefante, apprendere i comandi di gioco sarà questione di pochi secondi anche perché sono solo due, con la levetta sinistra (abbiamo provato la versione XBOX One del titolo) abbiamo la possibilità di muovere la navicella e con il grilletto destro possiamo sparare a tutto quello che si muove intorno a noi, ma dobbiamo farlo con molta attenzione.
Si perché sparare a tutto alla cieca non porta grandi risultati, il titolo di Antab Studio infatti vi pone davanti diversi tipi di avversari con pattern d’attacco specifici e non sempre fare fuoco è la soluzione migliore, alcuni avversari hanno infatti scudi che si attivano e riflettono i nostri colpi, in altri casi ancora faremo prima a schivare il nemico piuttosto che distruggerlo insomma, dobbiamo identificare il più velocemente possibile il pattern di attacco (o di difesa) dell’avversario a schermo e reagire di conseguenza.
GRIDD: Retroenhanched dimostra semplicità anche dal punto di vista delle modalità di gioco proposte all’utente: nel titolo abbiamo infatti solo la modalità Arcade e quella (che si sblocca al termine della prima) Endless. Nella modalità Arcade il nostro obiettivo sarà quello di arrivare al cuore del mainframe e distruggerlo per portare a termine il nostro attacco, mentre in quella Endless (che è un po’ il cuore pulsante del titolo) dobbiamo resistere quanto più possibile per portare a casa il punteggi più alto (e anche in questa modalità si vede la forte influenza dei coin-op degli anni 90 dove “il più figo della sala giochi” era quello col punteggio maggiore.
Anche se due modalità possono sembrare poche in realtà l’offerta ludica di GRIDD: Retroenhanched è davvero corposa perché il team di sviluppo è stato in grado di preparare una modalità endless a generazione causale davvero riuscita con le partite effettivamente diverse l’una dall’altra che tendono a pretendere una prestazione migliore dal giocatore e a obbligarlo a migliorarsi. Parlando di longevità portare a termine la modalità Arcade non ci impegnerà più di un’oretta, oltre alle varie morti che saranno propedeutiche al miglioramento delle proprie capacità, mentre la modalità endless non ha una vera e propria “data di scadenza”, quello che vi capiterà più spesso sarà dire “va beh dai ne faccio un’altra e poi smetto” per poi ritrovarsi a guardare l’orologio e accorgersi che dall’ultima frase sono passate un paio d’ore abbondanti.
La cosa che vi colpirà sicuramente appena avviato GRIDD: Enhanched è il suo stile e il suo aspetto grafico. Il titolo dei ragazzini Antab Studio è infatti immediatamente riconoscibile e riesce a trascinarci a gran velocità tra gli anni 80 e i primi anni 90. Il titolo mostra un suo carattere e il team di sviluppo non ha solo partorito un’idea artistica e grafica, ma tutto il gioco è carico di elementi che fondono perfettamente psichedelia ad elementi asettici e virtuali.
Una nota di merito va alla “regia” del gioco, le inquadrature che continuano a mutare nel corso della partita e la telecamera in continuo movimento riescono a trasmettere già da sole parte della follia computerizzata che fa da sfondo a GRIDD: Enhanched. Vedere sfrecciare sul monitor questi poligoni asettici e questi avversari schematizzati fa tornare indietro i ricordi di oltre vent’anni.
Ottimo anche l’accompagnamento sonoro, perfetto in ogni momento e sempre adatto agli eventi che ci si parano davanti nella nostra folle corsa.
GRIDD: Retrohenhanched è un piccolo orgoglio tutto italiano, un team di sole tre persone è riuscito a dare alla luce un prodotto originale, fortemente evocativo e con un gran carattere. Non fatevi ingannare dalle due sole modalità disponibili perché è proprio li che GRIDD: Retrohenhanced esplode il suo gameplay, gli sviluppatori hanno realizzato un gioiellino estremamente calibrato e bilanciato, allungare il brodo con modalità aggiuntive senza anima avrebbe fatto più male che bene alla produzione.
Trama 7.00
Gameplay 8.50
Arte e tecnica 8.00
divertente
bilanciato
solo due modalitá