L'inferno in terra
C'è stato un periodo qualche anno fa che i survival sembravano letteralmente invadere il mercato (non che ora non ne vengano prodotti eh), certo il trend non è cambiato moltissimo ma se non altro si è leggermente affievolito. Complice, forse, la possibilità di lanciare i titoli in
Early Access (e quindi testare le meccaniche di gioco con tempi anche abbastanza lunghi) ci siamo ritrovati strapieni di questo genere di titoli e il titolo di cui parliamo oggi arriva proprio da quel periodo: stiamo parlando di
Green Hell. Al netto della presentazione sarete probabilmente curiosi di scoprire le caratteristiche di questo titolo e siete nel posto giusto: ecco la nostra
recensione di Green Hell per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Green Hell
Non in tutti i survival la trama svolge un ruolo di reale importanza, in alcuni casi la narrazione serve solo come sfondo e il gameplay sovrasta tutto quanto, in altri invece è più profonda e fa da vera e propria base per il gioco stesso. Ecco,
Green Hell si trova proprio a metà strada tra i due casi: da una parte infatti la trama (almeno all'inizio) non sembra particolarmente originale o ricercata ma, pian piano emerge tra le pieghe del gameplay e si innesta nella mente del giocatore.
In Green Hell vi ritroverete nel cuore della foresta amazzonica, non vi racconteremo del perchè siete li e di come resterete soli in balia della giungla ma sappiate che, sopratutto i primi minuti, vi lasceranno addosso un bel po' di angoscia. Il gioco è diviso per giornate, anche il solo pensiero di arrivare a sera senza avere ancora un'idea chiara di come passare la notte vi farà preoccupare (e anche a ragion veduta). Tra le pieghe della trama si intravedono tribù di indigeni locali, spedizioni e tradimenti ma non solo... Spesso resterete aggrappati al vostro telefono per cercare di mantenere un contatto umano che vi consenta di preservare la vostra sanità mentale. Dilungarci oltre in questo ambiente potrebbe rischiare di rovinarvi la sorpresa quindi ci fermeremo qui ma sappiate che non avrete alcuna difficoltà a seguire le avventure del nostro protagonista visto che
Green Hell è localizzato in italiano.
Il gameplay di Green Hell
Ed eccoci a parlare del
gameplay di Green Hell, vero cardine dell'intera produzione. Prima di parlare delle meccaniche di gameplay o delle dettagliate tecniche di sopravvivenza che sono state riportate nell'avventura va fatto un plauso agli sviluppatori per il supporto che hanno dato (e che stanno ancora dando) al proprio titolo. Mancano pochi giorni al rilascio dell'ultimo aggiornamento annunciato: un vero e proprio revamp del sistema di costruzione del titolo. Se questi continui aggiornamenti sono comuni (e solitamente richiesti) quando un titolo è disponibile in Early Access non lo sono affatto al rilascio della versione definitiva, soprattutto se sono disponibili in modo gratuito.
In Green Hell troverete sviluppate con grande cura di particolari molte reali tecniche di sopravvivenza
Come avrete ben capito
lo scopo in Green Hell è quello di sopravvivere nella foresta e trovare la strada per uscire dall'inferno in cui ci troviamo. Possiamo dividere i cardini del gameplay in due grosse sfere di influenza: la condizione fisica del giocatore e quella psicologica. In Green Hell non rischieremo infatti di morire solo per cause relative alle nostre condizioni fisiche o, banalmente, a causa di un ghepardo affamato ma anche se la nostra mente dovesse cedere. Ecco quindi che apprendere il più rapidamente le tecniche di sopravvivenza essenziali per sopravvivere (come accendere un fuoco, procacciarsi del cibo e costruire primitivi strumenti) è essenziale ma è altrettanto essenziale mantenere la calma e il sangue freddo e affrontare questa nuova situazione con la maggior lucidità possibile.
I ragazzi di
Creepy Jar hanno saputo dare particolare peso nel gameplay al concetto di sopravvivenza cercando di renderla il più realistica possibile e non solo obbligandoci a trovare da mangiare ecc ma anche nel modo in cui dovremo operare per raggiugnere certi obiettivi. Se, per esempio, volete abbattere un albero per recuperare della legna dovrete armarvi di pazienza perchè, per trasportare il legname, dovrete non solo abbattere l'albero ma anche tagliare i tronchi per fare in modo che possano essere realmente spostati, e via di questo passo per un sacco di altri elementi.
Nello stesso modo con cui gli sviluppatori hanno prestato attenzione alle tecniche di sopravvivenza hanno curato l'ambiente dove si svolge l'avventura. La foresta pluviale è infatti riprodotta rispettando le piante e gli animali che vi abitano (e non solo) con annessi e connessi tutti i pericoli relativi. L'ambiente gioca inoltre un ruolo fondamentale per le condizioni psichiche del protagonista che potrà controllare il proprio stato di salute mentale grazie ad un originale sistema di
diagnosi. Certo è che Green Hell è un titolo che va approcciato col giusto metodo: cercare a casaccio, agitarsi e "avere fretta" in genere porta ad una morte rapida e dolorosa, molto dolorosa. Se siete tipi impulsivi non è assolutamente il titolo che fa per voi ma se invece vi piace esplorare, ragionare e rischiare allora vi troverete perfettamente a vostro agio in questo inferno in terra.
L'arte e la tecnica di Green Hell
Grande cura è stata riposta dal team di sviluppo nella realizzazione e riproduzione della foresta pluviale. Non solo relativamente a piante ed animali ma anche alle condizioni meteo e al contesto in generale. Con un po' di immaginazione vi sembrerà di essere davvero all'interno di un giungla. Il nostro consiglio è quello di utilizzare un paio di cuffie per aumentare l'immersione nel mondo di gioco. La direzione artistica di Green Hell ci è sembrata ispirata e ragionata e abbiamo notato una grande cura in tanti piccoli dettagli sparsi qua e la.
Tecnicamente parlando Green Hell è un titolo che fa bella mostra del suo motore grafico pur avendo qualche annetto sulle spalle. Abbiamo
giocato a Green Hell su Steam Deck e il titolo si lascia giocare molto bene (anche se non
Deck Verified ma solo "giocabile"). Il PC portatile / console di casa Valve si è comportato benissimo e anche se siamo scesi a qualche piccolo compromesso per salvaguardare il framerate il risultato finale è ottimo.
Bene anche il comparto audio, muoversi nella giungla prestando attenzione anche al più piccolo rumore è emozionante e il comparto sonoro aiuta molto l'immersione in questo mondo virtuale.