Il cyberpunk è il nuovo fantasy
E' inutile negarlo, questo è il momento d'oro per il cyberpunk, intanto che restiamo in spasmodica attesa dell'ulteriormente rimandato
Cyberpunk 2077 il mercato ci sta proponendo dei titoli estremamente interessanti sul tema. Abbiamo
recensito poco tempo fa l'ottimo
Cloudpunk ed oggi siamo qui a parlare di un titolo che ci lasciato a bocca aperta fin dalla sua presentazione: stiamo parlando di
Ghostrunner. Se siete pronti a scalare la Dharma Tower in questo mondo cupo e grigio rimboccatevi le maniche e seguiteci nella nostra
recensione di Ghostrunner per XBOX One.
La trama di Ghostrunner
Ghostrunner offre una componente narrativa semplice, una storia senza troppi intrecci narrativi che viene però ben narrata per tutto l'arco dell'avventura. La cosa che ci ha colpito di più sotto questo punto di vista non è però la trama in se e per se (abbastanza classica nel panorama cyberpunk) ma il mondo di gioco, anch'esso estremamente tradizionale ma al contempo immersivo e coinvolgente.
L'umanità è sull'orlo del collasso, gli ultimi esseri umani rimasti sul pianeta vivono all'interno della
Dharma Tower, una torre enorme ultimo baluardo della nostra civiltà. Noi siamo un
Ghostrunner, un cyber ninja dotato di poteri speciali, solitamente utilizzati per risolvere situazioni decisamente poco piacevoli. Vent'anni prima degli eventi che saremo chiamati ad affrontare nel gioco, l'
Architetto è stato ucciso da
Mara, sua amica e collega che ha deciso di utilizzare la torre per degli scopi diametralmente opposti a quelli per cui era stata progettata. Ora, grazie agli
Scalatori, un gruppo di ribelli, siamo di nuovo in pista e il nostro compito è quello di eliminare definitivamente
Mara, la
Custode delle Chiavi.
Non andremo oltre parlando di trama e narrazione, vi diciamo solo che
Ghostrunner segue le classiche dinamiche del cyberpunk più tradizionale, la storia scorre veloce e fluida tra un passaggio della torre e l'altro narrata dai vari protagonisti.
Ghostrunner è localizzato in italiano quindi anche chi non mastica l'inglese non avrà problemi a seguire la trama e le vicende. Al netto della scritta, lo ripetiamo, semplice, quello che colpisce del titolo di
One More Level è la sua fede incrollabile nel mondo cyberpunk, nelle sue atmosfere, nei suoi stilemi e nei suoi dogmi.
Il gameplay di Ghostrunner
Oltre all'atmosfera, al respiro cyberpunk c'è però di più, molto di più in Ghostrunner. I ragazzi di
One More Level (con l'aiuto di
3D Realms e
Slipgate Ironworks) hanno però investito molto, moltissimo sul gameplay e sull'approccio che il giocatore deve avere verso il titolo. Ghostrunner non è un titolo per tutti, non è un titolo per il giocatore occasionale che vuole un gameplay semplice, no Ghostrunner potrebbe essere un
Sekiro degli action-platform (se così possiamo chiamarli),
in Ghostrunner si uccide e si muore con un singolo colpo, nelle vostre partite vedrete, molto probabilmente, più "Game Over" di quelli che potrete raccogliere in una decina di titoli "normali".
Non pensiate però che
Ghostrunner sia proibitivo, no il titolo è estremamente punitivo e non ammette errori, un approccio sbagliato ad una piattaforma equivale, nel 90% dei casi a morte certa. Tutta la meccanica di gameplay è basata sul ripetere i vari passaggi fino a che, meccanicamente, riuscirete a superarli ad occhi chiusi. Ok, ma quindi è solo e semplicemente tecnica? No, non proprio, grazie al
Subsystems Calibration Panel avrete accesso ad una serie di upgrade che vi potranno tornare immensamente utili nella scalata alla
Dharma Tower. il bello di tutto questo casino è che, pian piano, piano dopo piano, vi renderete conto di come i vostri riflessi reagiscono in modo diverso e di come migliorate le vostre performance. La difficoltà del titolo è crescente e abbastanza ben calibrata (a parte un paio di occasioni che rischiano di scoraggiare i meno testardi).
Ghostrunner è un titolo che premia la testa dura del giocatore, e il provare e riprovare è parte integrante del gameplay.
Ovviamente una struttura ludica così punitiva non poteva non avere a corollario un sistema di controllo pressochè perfetto ed infatti i ragazzi di
One More Level non hanno deluso nemmeno sotto questo punto di vista. Durante le nostre partite su
XBOX One X non abbiamo mai avuto problemi con i controlli ed ogni singola morte non è mai stata imputabile ad un problema tecnico o di mancata risposta dei controlli. Giocando a
Ghostrunner vi renderete conto, un po' come succedeva in
Celeste per dirne una, di come migliorerete livello per livello e di come, passaggi che si ritenevano impossibili anche solo pochi livelli prima ora risultino naturali.
L'arte e la tecnica di Ghostrunner
Anche sotto il fronte stilistico e tecnico
Ghostrunner non delude le aspettative, l'abbiamo già detto e ripetuto mille volte ma lo facciamo un'altra volta, l'atmosfera che si respira giocando al titolo di
One More Level è quella del cyberpunk più puro, i neon, i fumi, la nebbia, tutto è parte di una grande direzione artistica che ha lo scopo di lanciare il giocatore in un modo cyberpunk vivo e vibrante. Proseguendo nei livelli vi renderete conto che alcuni elementi tendono a tornare ciclicamente ma, ve lo possiamo assicurare, sarete impegnati da ben altro a video piuttosto che guardare se una texture è stata già utilizzata o meno.
Anche sotto il profilo tecnico non abbiamo menzioni negative da fare, l'Unreal Engine che muove il titolo è perfettamente ottimizzato e durante le nostre partite su
XBOX One X non abbiamo mai ravvisato rallentamenti, problemi o blocchi che potessero creare problemi al gameplay. La solidità del motore di gioco (oltre alla sua estetica affascinante) è un vero e proprio pilastro del titolo vista la difficoltà generale tarata verso l'alto.
Ottimo anche il comparto sonoro ha molto da dire, la colonna sonora realizzata da
Daniel Deluxe catapulta il giocatore in un mondo di musica elettronica che si sposa perfettamente con gli ambienti, gli avversari e il mondo di
Ghostrunner. Molto buona anche la recitazione dei personaggi e comprimari.