Rubare ai ricchi per dare ai poveri
Chi non ha mai letto o visto un film o un cartone su
Robin Hood? Il popolare eroe inglese è sicuramente uno dei personaggi di fantasia più conosciuti da grandi e piccini e molti di noi lo associano direttamente al medioevo inglese. Se vi dicessimo che qualcuno ha avuto la brillante idea di utilizzare questo mito in un contesto completamente diverso? Esaltante vero? Ecco, è quello che hanno fatto i ragazzi di
Appeal Studios nel titolo di cui parliamo oggi:
Gangs Of Sherwood. Grazie ad un codice ricevuto da
Nacon, publisher del gioco, abbiamo avuto modo di provare il titolo e siamo qui per raccontarvi la nostra esperienza nella
recensione di Gangs of Sherwood per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Gangs of Sherwood
Come scrivevamo poco sopra i ragazzi
Appeal Studios hanno avuto un'idea decisamente azzeccata: prendere il contesto narrativo di Robin Hood e sradicarlo dal mondo che, fino ad ora, gli è stato cucito addosso. Ecco quindi che Robin e gli altri membri della banda lasciano il contesto medievale e si spostano in una linea temporale alternativa che unisce elementi steampunk ad altri più moderni che riesce a dare una connotazione davvero unica e originale al titolo. Ve lo possiamo dire subito, la
trama di Gangs of Sherwood non è certamente l'elemento centrale della produzione ma gli sviluppatori hanno comunque cercato di aggiungere e modificare degli elementi rispetto al racconto originale (oltre al contesto come abbiamo già detto).
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In
Gangs of Sherwood ritroverete tanti dei personaggi che avete imparato a conoscere fin da bambini, magari con un design non diverso da quello a cui siamo abituati ma sicuramente riconoscibili. Iniziamo dai personaggi principali: non poteva ovviamente mancare
Robin Hood che anche in questo universo alternativo rappresenta l'eroe senza macchia e senza paura (
o quasi ndr.), troviamo subito anche Lady Marina, qui
Maid Marian che fa già parte dell'allegra brigata del bosco,
Little John, decisamente più vecchio e atletico della sua versione "classica" e infine
Friar Tuc, un frate armato di martello da guerra che riesce a incutere più paura di quella che dovrebbe. Ok, i buoni li abbiamo conosciuti, e i cattivi? Che fine ha fatto lo
Sceriffo di Sherwood? C'è ancora, anche se anche lui ha subito qualche cambiamento ma, in effetti, più che uno sceriffo ci ha ricordato alcuni personaggi di Metal Gear. Il malvagio dittatore si è inoltre circondato di altrettanti personaggi di dubbia moralità che stanno soggiogando la popolazione di Sherwood.
La trama è abbastanza classica e priva di veri colpi di scena, certo, la scrittura serve più a giustificare le azioni a video che raccontare una storia realmente interessante. Ad ogni modo, anche in questa versione alternativa di Sherwood il malvagio sceriffo non solo opprime e ruba anche le cose più basilari al popolo ma molte persone sono finite sulla forca perchè non perfettamente aderenti al regine.
Gangs of Sherwood ci chiede di impersonare uno dei quattro eroi e, da soli o in compagnia di amici (fino a tre) di iniziare una missione suicida con lo scopo ultimo di deporre lo sceriffo di Nottingham e di riportare la pace. Non vi raccontiamo oltre e nemmeno vi accenniamo a dei personaggi particolarmente carismatici per evitare qualsivoglia spoiler. Sappiate però che
Gangs of Sherwood è localizzato in italiano e la traduzione ci è sembrata anche abbastanza buona.
Il gameplay di Gangs of Sherwood
Che il
gameplay di Gangs of Sherwood fosse il cuore pulsante della produzione era chiaro fin dai primi video pubblicati ed in effetti dobbiamo dire che i ragazzi di
Appeal Studios sono riusciti a proporre una meccanica di gioco semplice ma, al contempo, divertente e assolutamente adatta ad ogni tipo di giocatore. La forza di
Gangs of Sherwood è proprio da ricercarsi nella sua capacità di essere al contempo semplicissimo da giocare e adatto a tutti. Anche se i quattro personaggi selezionabili dal giocatore offrono meccaniche di gameplay e un combat system abbastanza diversificato che giochiate nei panni di Marion o di Robin poco cambia: l'obiettivo è sempre quello di ripulire il livello dagli avversari a suon di colpi speciali e combo (
che sapranno regalarvi grandi soddisfazioni ndr.).
Gangs of Sherwood non reinventa la ruota ma propone un gameplay semplice e divertente
Ma parliamo del combat system, abbiamo detto che è semplice da apprendere ma non per questo banale. A prescindere dal personaggio che decidiate di interpretare avrete a disposizione un attacco leggero, un attacco pesante, gli attacchi speciali, il classico salto e la schivata. Pur non essendo un vero e proprio action stylish
Gangs of Sherwood premia molto l'utilizzo di combo che il sistema permette di inanellare senza grossi problemi e senza dover comporre particolari combinazioni. Una volta preso di mira l'avversario di turno potrete sfogarvi con attacchi leggeri, pensati, speciali, in salto e quant'altro: il tutto in un contesto che premia la spettacolarità. Avanzando e recuperando denaro potrete inoltre migliorare le vostre abilità speciali, acquisirne di nuove ed ampliare le vostre capacità.
A tutto questo dovete aggiungere la possibilità di attivare la
modalità ribelle, una modalità che ci ha ricordato un po' una sorta di meccanica berserkr con la differenza che qui anzichè ridurre la vostra vita la vedrete pian piano risalire. Pensata più per aiutare il giocatore nei momenti di difficoltà e per aggiungere ulteriore enfasi ai combattimenti, la modalità ribelle è da sfruttare (a nostro avviso) solo quando è strettamente necessario. Proprio su questo argomento dobbiamo evidenziare il primo problema della produzione e cioè il bilanciamento della difficoltà, bilanciamento che pende assolutamente verso e il basso e che potrebbe risultare troppo semplice per molti giocatori. Il nostro consiglio è quello di iniziare ad un livello di difficoltà più alto di quello che fareste normalmente. L'altro problema è invece da ricercarsi nel level design che vede i livelli strutturati in modo molto lineare e poco esplorabili.
L'arte e la tecnica di Gangs of Sherwood
Dal punto di vista
artistico e tecnico siamo rimasti piacevolmente colpiti dal lavoro svolto dai ragazzi di
Appeal Studios con
Gangs of Sherwood. Abbiamo già scritto che l'idea di sfruttare un'ambientazione steampunk legata al contesto di Robin Hood ci è sembrata una buona idea e lo ribadiamo ulteriormente ora quando si parla di art direction. Gli sviluppatori non hanno avuto paura di osare e di mettere sul piatto personaggi che si sono allontanati un po' dal contesto da cui traggono ispirazione. Molto belle le ambientazioni, evocative e ben strutturate che riescono a dare il giusto contesto all'avventura dipingendo un mondo oscuro ma lasciando comunque una luce di speranza.
Dal punto di vista tecnico siamo rimasti soddisfatti dalle prestazioni di
Gangs of Sherwood. Abbiamo
giocato a Gangs of Sherwood su Steam Deck e la resa estetica sulla portatile di casa
Valve è assolutamente buona anche se siamo dovuti scendere a compromessi per avere un frame rate stabile e decente. Abbiamo giocato in modalità docked e la risoluzione del piccolo schermo aiuta a mascherare eventuali problemini qua e la ma giocato in mobilità
Gangs of Sherwood ci è sembrato assolutamente godibile. Dobbiamo evidenziare qualche problema con le animazioni (sopra tutto quelle facciali) che hanno rovinato dei momenti che potevano essere molto più epici.
Buona anche la colonna sonora e, più in generale, il comparto audio.