Epic Games torna con un nuovo titolo, Fortnite, che unisce le costruzioni di Minecrat allo shooting in terza persona che tanto adoriamo con una spruzzata di tower defese, parliamone!
Pronti a prendere in mano piccozza e fucile? Si? Bene, vi serviranno entrambi, oggi parliamo di Fortnite, ultima fatica di Epic Games che si appresta ad uscire da una lunga fase di Early Access che ha permesso a un sacco di giocatori di divertirsi con un titolo che fa della varietà di generi il suo punto forte. Ma procediamo con calma e proseguiamo nella nostra recensione.
La trama di Fortnite è abbastanza lineare, in un futuro non meglio precisato un cataclisma chiamato “La Tempesta” ha ridotto la popolazione terrestre ai minimi termini, solo il 2% degli uomini è infatti sopravvissuto a questa improvvisa orda di distruzione? Ma cos’è La Tempesta?
La Tempesta altro non è che un evento che definire metereologico è riduttivo che ha portato con se interi eserciti di abbietti, una sorta di esercito di zombie che ha devastato tutto quanto, o quasi. Noi, insieme ad altri pochi sopravvissuti siamo rimasti l’ultimo baluardo di difesa per la razza umana. Armati di piccone e di un fucile ci troviamo quindi a dover fare i conti con la raccolta di risorse e con gli abbietti in una corsa contro il tempo per cercare di costruire un forte per proteggerci e nel contempo salvare altri sopravvissuti e far fuori gli abbietti.
Niente di particolarmente originale ma in Fortnite la narrazione non riveste il ruolo di elemento portante e anzi risulterà marginale per tutta la durata dell’avventura.
Dove Fortnite da il meglio di se è decisamente nel suo gameplay, il titolo di Epic Games infatti riesce ad unire meccaniche di gameplay diametralmente differenti tra loro amalgamandole in una formula divertente ed appagante. Fortnite è fondamentalmente diviso in tre grossi momenti: le fasi di costruzione e fortificazione del forte, le fasi di gestione delle risorse e delle strutture e di salvataggio dei sopravvissuti e le fasi di shooting vero e proprio. Ogni parte riprende idee e spunti da altri videogiochi, non risulterà difficile pensare che le fasi di creazione del forte e di fortificazione prendano spunto a piene mani di Minecraft, sarebbe assurdo pensare il contrario ma i termini di paragone tra il lavoro di Epic Games e quello di Mojang non sono così tanti come si possa pensare.
Se in Minecraft effettivamente possiamo costruire qualsiasi cosa (anche non necessariamente legata al combat system), in Fortnite le nostre strutture avranno sempre un fine bellico/difensivo. Ogni elemento che piazzeremo nella mappa servirà a tenere lontani gli abbietti e a proteggere noi e gli altri sopravvissuti. Le strutture difensive non sono l’unica cosa che è però possibile costruire, anche le armi potranno essere craftate da zero e anzi così facendo potremo ottenere armi ed equipaggiamento migliore. La seconda fase di gioco è quella più gestionale e legata all’organizzazione della propria struttura e del proprio seguito. Progredendo nelle missioni abbiamo la possibilità di arruolare diversi eroi ognuno con peculiarità proprie e con caratteristiche che lo rendono più adatto a particolari contesti piuttosto che ad altri.
In questo frangente prestare attenzione alle risorse e gestire le con oculatezza risorse e costruzioni è fondamentale per non trovarsi sguarniti nel momento del bisogno. L’ultima fase è quella più action e verte sul combat system e sugli scontri in campo aperto. Armati di tutto punto possiamo gettarci contro le orde di abietti o aiutare amici e conoscenti nelle difese dei loro forti. La componente di sparatutto del titolo di Epic Games mette alla luce tutta l’esperienza che il team americano ha nel genere.
Spintisi oltre le sole armi da fuoco, Fortnite mette nelle mani del giocatore anche la possibilità di utilizzare armi da corpo a corpo con grande soddisfazione nel loro utilizzo. Se sulla carta le tre modalità di gioco dovrebbero riuscire ad accontentare praticamente qualsiasi tipo di pubblico nella sua realizzazione pratica il sistema è si divertente ma presta il fianco ad una certa ripetitività di fondo, in cui missioni molto simili tra loro vengono inframezzate da momenti più rilassanti di costruzione e ricerca di materiali. Non che Fortnite non sia divertente, solo che la componente prettamente ludica lascia un po’ con l’amaro in bocca per la poca varietà di situazioni e missioni che si deve affrontare.
Se dal punto di vista del gameplay il titolo di Epic Games mostra un impianto solido seppur con qualche incertezza dal punto di vista della ripetitività, sul lato artistico e tecnico Fortnite ha ben poco da invidiare ai concorrenti che possiamo trovare sul mercato. Lo stampo cartoonesco del titolo riesce a stemperare il clima di un mondo in rovina con un design dei personaggi e delle strutture che fa innamorare a prima vista. Dall’introduzione con i robot che ci assistono fino agli incontri con gli altri sopravvissuti tutto lascia intravedere una cura maniacale per i dettagli e per la loro realizzazione.
Pur non presentando una grafica da urlo Fortnite riesce a mostrare carisma e riconoscibilità come poche altre produzioni recenti. Anche dal punto di vista artistico il lavoro di Epic Games sembra aver preso diversi spunti ma il risultato finale è davvero ben riuscito e decisamente originale. Ottimo anche il comparto audio che si adatta alle scene e che non risulta mai fastidioso o tedioso. Durante le nostre prove non abbiamo riscontrato problemi di rallentamenti o di freezer e il tutto è sempre filato liscio come l’olio garantendo un gameplay sempre frenetico e divertente.
Fortnite si mostra, dopo quasi 5 anni di sviluppo, incubazione ed Early Access come un prodotto divertente e originale ma che ancora deve limare il proprio gameplay ed effettuare dei ritocchi per raggiungere l’eccellenza. Se consideriamo che dall’anno prossimo il titolo diventerà un free-to-play a tutti gli effetti (al momento potete giocarci acquistano un dei pacchetti fondatore) possiamo essere sicuri che Epic Games si impegnerà per supportare il proprio pargolo per farlo crescere in qualità e quantità di contenuti. Fortnite è inoltre sottotitolato in italiano e questa è una cosa che vi farà sicuramente piacere quando dovrete scontrarvi con i millesima menù carichi di cose da guardare e da fare. Ultima nota, il titolo necessita di una connessione internet sempre attiva e di un account valido per giocare online nel caso giochiate su XBOX One o su Playstation 4.
Trama 7.00
Gameplay 8.50
Arte e tecnica 8.00
una buona base di partenza
praticamente solo multiplayer
Acquista Goat Simulator 3 e sblocca in anticipo il bonus A Goat Outfit di Fortnite
Xbox ha annunciato una partnership con Epic Games
Un torneo lungo 24 ore, i 4 giochi più forti del momento, 4 team agguerriti
Ecco il più recente frutto della collaborazione per la distribuzione al dettaglio di Fortnite a livello globale.
Il più ricco pacchetto di contenuti di Fortnite sul mercato è disponibile oggi con 13 nuovi oggetti