Appassionati di twin stick shooter a me! E' arrivato un titolo che potrebbe tenervi incollati allo schermo, scopriamo insieme Feral Fury
Oggi parliamo di uno shooter in stile rogge-like che riprende meccaniche di gioco e modalità da altri titoli già o meno grandi. Oggi parliamo di Feral Fury e dei suoi protagonisti, dei panda in armatura spaziale che Space Marine levati! Pronti a gettarvi nella mischia?
Nel mondo di Feral Fury la razza umana si è ormai estinta da tempo e i panda, in una linea evolutiva parecchio fantasiosa, sono diventati i padroni indiscussi della galassia. Ben lungi dall’essere le tenere creature (che in effetti non sono nemmeno nella realtà), queste sottospecie di orsi giganti sono alla disperata ricerca di bambù per nutrire l’incessante richiesta da parte dell’Impero.
In questo clima da guerra galattica ovviamente le altre popolazioni aliene non stanno di certo a guardare ed è così che ci troviamo sul campo di battaglia, con un unico obiettivo, combattere per l’Impero. Con diversi rimandi a titoloni (come Halo) o di interi universi (come Warhammer 40.0000), Feral Fury ci mette nei panni di diverse specie di panda armati fino ai denti e pronti a dare tutto per il loro obiettivo.
Il gameplay di Feral Fury getta le sue basi in un titolo venuto partito dal nulla e salito alla ribalta della critica videoludica da parecchio tempo: Binding Of Isaac. Esattamente come nel titolo di Nicalis, anche in questo caso ci troveremo in stage generati proceduralmente e dalle dimensioni prefissate dove una serie di avversari faranno del loro meglio per farci fuori senza pietà.
Non abbiamo una seconda chance in Feral Fury ad ogni morte si ricomincia da capo, come per tradizione di ogni buon rogue-like che si rispetti. Anche in questo caso abbiamo la possibilità di acquistare dei potenziamenti permanenti ma il succo che c’è alla base è sempre lo stesso, se muori ricominci, punto. Fortunatamente esplorando stanza dopo stanza possiamo incappare anche in power up e medikit che possono venirci incontro e aiutarci nella nostra missione.
Oltre a quanto detto finora Feral Fury presenta un’armeria piuttosto vasta, durante le nostre partite potremo infatti incappare in una grande quantità di pezzi di armatura e armi che cambieranno notevolmente le carte in tavola variando il gameplay e aiutandoci di molto nella missione. Seguendo i dettami del genere rogue-like possiamo acquistare potenziamenti definitivi che non vengono resettati alla nostra morte, in questo modo possiamo rendere più accessibili le run mano a mano che giochiamo. La modalità campagna conta un totale di 15 livelli divisi in 5 capitoli, al termine di ogni capitolo dobbiamo affrontare un boss, avversari decisamente temibili che è fortemente consigliato affrontare armati fino ai denti e con un quantitativo di vita decente pena una morte quasi certa.
Feral Fury non ha solo una modalità campagna ma ogni giorno è disponibile una “Daily run”, una serie di livelli generati casualmente con dei modificatori (chiamati maledizioni) dove l’obiettivo principale è ottenere il punteggio più alto possibile.
Dal punto di vista tecnico il titolo, sviluppato e pubblicato da Skandivania Games, un piccolo team di sole due persone, non vi lascerà la mascella per terra, ma d’altra parte non era una condizione fondamentale. Gli Asset grafici utilizzati offrono una discreta varietà e sono realizzati con cura. I livelli generati proceduralmente sono solitamente composti da una singola stanza che riempi completamente lo schermo (proprio come in The Binding Of Isaac) ma in altri casi arrivano ad essere più ampi e complessi.
Anche la varietà di trappole e di avversari è buona riuscendo anche a creare livelli davvero ostici ma sempre affrontabili. Il sonoro del titolo non verrà di certo ricordato come la parte migliore di Feral Fury risultando decisamente un po’ troppo ripetitivo.
Feral Fury è un twin-stick shooter divertente con una storia originale. Non riesce a raggiungere le vette raggiunte dal titolo di Nicalis sia per quantità che per qualità dei contenuti proposti ma riesce comunque ad essere divertente e frenetico, l’ideale per una partita e via. Non lasciatevi ingannare dal numero esiguo di livelli poiché procedendo nel gioco le cose si fanno decisamente ostiche. Consigliato agli amanti del genere e a chi vuole un titolo “riempitivo” tra un tripla A e l’altro.
Trama 7.00
Gameplay 7.50
Arte e tecnica 7.00
divertente e difficile al punto giusto
ripetitivo