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Recensione Fe - Storie di una foresta incantata

Fe e' un'avventura ermetica che si racconta con immagini e suoni, senza parole, un viaggio fantastico in un mondo al crepuscolo.

Storie di una foresta incantata

Se nominassimo Zoink Games probabilmente il primo titolo che vi verrebbe in mente sarebbe Stick it to the Man (di cui potete leggere qui la nostra recensione), oggi per dimostrare quanto questi sviluppatori riescono ad essere eclettici, parliamo della loro ultima creazione: Fe. Preso sotto l’ala protettrice (e distribuito) da Electronic Arts, Fe racconta la storia di una piccola creatura e della sua avventura in una foresta incantata, ma andiamo con ordine e proseguiamo nella nostra recensione di Fe.

Fe

La trama di Fe

Facciamo subito una doverosa premessa, l’avventura raccontata dai ragazzi di Zoink Games è una storia ermetica, dove la narrazione è trasmessa tramite colori, suoni e l’incedere degli eventi. Se siete alla ricerca di un titolo guidato, dove una voce guida vi racconta ogni evento e ogni elemento a schermo siete nel posto sbagliato.

Fe prende come riferimento titoli come INSIDE (qui la nostra recensione), esattamene come nel titolo di Playdead anche qui non sappiamo chi siamo, perché siamo nella foresta e, sopratutto, cosa dobbiamo fare. In Fe impersoniamo una piccola creatura che, svegliatasi nella foresta, si ritrova spaesata, senza una meta e senza (almeno a prima vista) uno scopo. E’ questa sensazione di abbandono che ci accompagna per le prime battute di gioco, e non solo, per tutta la durata dell’avventura gli sviluppatori giocano con le emozioni e le sensazioni che riescono a trasmetterci. Dopo pochi minuti di gioco facciamo la conoscenza dei nostri avversari, i Silenti, esseri che sembra vogliano (e ci stanno anche riuscendo), imprigionare ogni forma di vita nella foresta, o almeno le grandi divinità per poterne controllare i poteri.

Ed è proprio contro di loro che dobbiamo combattere ma non è una lotta ad armi pari e non possiamo batterli con le armi o con i denti, la nostra sarà una battaglia più sottile, nascosta e sopratutto più “laterale”, non saremo infatti in grado di affrontarli direttamente. Le sei / sette ore che servono per arrivare ai titoli di coda volano letteralmente e in alcuni punti la trama di Fe raggiunge vette di pura eccellenza anche se nell’insieme non riesce ad essere indimenticabile.

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Il gameplay di Fe

Dal punto di vista del gameplay, Fe si presenta come un action avventure in terza persona. Zoink abbandona il 2.5 D dei titoli precedenti e porta sui nostri schermi qualcosa di nuovo per il team di sviluppo. Impersoniamo Fe, una piccola creatura indifesa che ha un compito importante, salvare la foresta dai Silenti e per fare questo abbiamo una sola possibilità: farci aiutare dalle altre creature presenti nell’ambiente di gioco.

Fe è in grado infatti di utilizzare la propria voce per mettersi in sintonia con gli altri essere viventi e sfruttarne le loro capacità per poter avanzare nell’avventura. Con la pressione del grilletto destro (noi abbiamo testato la versione XBOX One del titolo) Fe emette un suono e, regolando la pressione, siamo in grado di andare “sulla stessa lunghezza d’onda” della creatura che abbiamo di fronte, stabilendo così un contatto.

Ogni tipo di creatura ci darà a disposizione un potere e con questo potremo accedere ad aree altrimenti impossibili da raggiungere. E’ così che riusciremo quindi ad arrampicarci sugli alberi per orientarci, a planare ecc ecc (non vogliamo spoilerarvi i poteri per rovinarvi l’esperienza), in buona sostanza ogni potere ci consentirà di interfacciarci in qualche modo con la flora e con la fauna della foresta, creando un vero e proprio legame con tutto quello che ci circonda.

Come ormai quasi tutti i titoli in circolazione, anche Fe, possiede dei collezionabili che svolgono però non sono integrati nel gioco come succede invece in The Legend Of Zelda: Breath of the Wild, relegando questa ricerca a scopi puramente esplorativi e senza reali vantaggi.

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L’arte e la tecnica di Fe

Dal punto di vita artistico Fe lascia, indubbiamente, qualcosa al giocatore. Basta guardare gli screen che trovate in questa recensione o guardare qualche video online per rendersi immediatamente conto del lavoro certosino che è stato fatto per creare un ambiente suggestivo e completamente piegato al volere della narrazione silente che fa da sottofondo al titolo.

La direzione artistica ha preso infatti una via ben definita e marcata che consegna al giocatore un mondo quasi al crepuscolo, dove i colori e suoni sono dosati sapientemente per far calare il giocatore quanto più possibile nella parte. Anche l’assenza totale di un HUD aiuta ulteriormente l’immedesimazione nel protagonista. Tecnicamente parlando non abbiamo riscontrato problemi di sorta e Fe si è sempre comportato bene, resta da segnalare qualche problema con i controlli, sopratutto nelle prime partite ma niente di preoccupante e sopratutto tutte cose con cui si prende facilmente la mano. Il sonoro della produzione si attesta su buoni livelli e le musiche “entrano” al momento giusto dando enfasi agli eventi narrati sullo schermo. 

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Fe è un buon platform/adventure, le avventure della piccola creatura ci terranno incollati al monitor tutte le sei/sette ore che dura il titolo. C’è da dire che difficilmente tornerete a metterci le mani sopra una volta portato a termine anche se quasi sicuramente lascerete indietro qualche collezionabile qua e la. Un’altra ottima produzione dopo Stick it to the Man e Zombie Vikings per il team di Zoink Games!

8

Trama 8.00

Gameplay 8.00

Arte e tecnica 8.00

Pro:

direzione artistica ricercata

Contro:

bassa rigiocabilitá

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