Un RPG bidimensionale
Di tutto si può dire ma non che i ragazzi di
YummyYummyTummy Games abbiano le idee poco chiare: oggi parliamo infatti del quarto capitolo della serie Fallen Legion che arriva anche su
Nintendo Switch dopo aver visto poco tempo fa l'arrivo dei precedenti capitoli in
Fallen Legion: Rise to Glory. Il gioco di cui parliamo oggi è invece
Fallen Legion Revenants ed è l'ultimo capitolo della serie, disponibile sia su
Nintendo Switch che su
Playstation 4. Seguiteci quindi nel tetro mondo di Fallen Legion nella nostra
recensione di Fallen Legion Revenants per Nintendo Switch.
La trama di Fallen Legion Revenants
Iniziamo con le buone notizie e partiamo proprio dalla trama:
Fallen Legion Revenants gode infatti di una caratteristica che ci è molto piaciuta, ossia la possibilità di guardare il mondo di gioco da due punti di vista molto differenti ma che accomunano gli intenti di entrambi i protagonisti. La storia di
Fallen Legion Revenants è ambientata in un mondo ormai in rovina, in preda a mostri grotteschi e esseri senza pietà. L'umanità ha trovato rifugio in un castello fluttuante, il
castello di Welkin, ormai l'unico posto dove gli esseri umani possono ritenersi al sicuro (ma è davvero così?). Il castello è governato da un mago,
Ivor che ha un unico obiettivo nella vita: portare a compimento il suo losco piano, sacrificando o travolgendo chiunque gli si ponga dinnanzi.
In
Fallen Legion Revenants avrete modo di impersonare due protagonisti:
Lucien, un politico che abita nel castello volante. Antagonista di Ivor il giovane fa di tutto per mettere i bastoni tra le ruote al malvagio mago e deve operare con astuzia se vuole avere salva la vita: Ivor non è tipo da perdonare offese o attacchi diretti. E' per questo che nei panni di
Lucien siete chiamati a complottare contro Ivor senza farvi scoprire cercando di portare dalla vostra parte quante più persone possibili all'interno del castello. Il secondo personaggio è invece diametralmente opposto a Lucien, stiamo parlando di
Rowena, uno spettro che sta cercando vendetta contro Ivor. Il mago ha infatti imprigionato il figlio di Rowena e lo scopo di quest'ultima è quello di dare la libertà a suo figlio. I due personaggi hanno storie e metodi decisamente diversi ma un unico obiettivo comune: mettere fuori dai giochi Ivor.
La dualità delle situazioni e l'approccio differente permettono al giocatore di poter vedere il mondo di
Fallen Legion Revenants da due punti di vista differenti e approfondire così ambienti e relazioni tra i personaggi in modo autonomo e differente. Il titolo di
YummyYummyTummy Games inoltre offre finali differenti e questo aiuta, almeno parzialmente, la rigiocabilità del titolo. A seconda delle scelte che prenderete la storia evolverà in maniera differente portando a diversi finali, anche se uno solo può considerarsi il "Vero finale". Purtroppo non portiamo buone notizie per chi non ha gran dimestichezza con l'inglese:
Fallen Legion Revenants infatti non è localizzato in italiano.
Il gameplay di Fallen Legion Revenants
Anche il gameplay, così come la trama, può essere separato in due grandi blocchi che possiamo identificare nelle fasi esplorative e quelle d'azione.
Fallen Legion Revenants cerca, divedendo il gameplay in due blocchi, di creare artificiosamente una varietà che, a conti fatti, non esiste. I problemi che affliggono il gioco infatti si possono notare fin dai primi attimi e rischiano di creare una barriera insormontabile per molti giocatori (o almeno per chi si avvicina alla serie per la prima volta).
Le meccaniche di gameplay presentate in Fallen Legion Revenants non si possono dire completamente riuscite
Partiamo dalle fasi esplorative, quelle dove saremo chiamati ad utilizzare, principalmente,
Lucien. Nei panni del giovane politico dobbiamo infatti esplorare il castello e imbastire dialoghi con i personaggi che incontriamo portandoli dalla nostra parte e avanzando, contestualmente, nella narrazione. I dialoghi risultano però molto ripetitivi e il racconto si appiattisce in breve tempo, inoltre l'
assenza della lingua italiana si fa sentire e l'impostazione da visual novel non aiuta a donare dinamicità ai dialoghi. Il mondo in cui la storia prosegue poi non riesca convincere appieno, la sensazione che si ha infatti è che molti dei bivi narrativi che si sbloccano siano legati più al caso che non ad una reale scelta dell'utente obbligando il giocatore, a volte, a tornare forzatamente sui suoi passi per via di un nuovo bivio sbloccato.
Le cose vanno un po' meglio quando si impersona
Rowena, in questo caso l'anima più action di
Fallen Legion Revenants riesce a regalare qualche soddisfazione in più. Quando iniziamo una missione con Rowena possiamo decidere quali
Exemplars portarci appresso, gli Exemplars sono delle sorta di proiezioni antropomorfe dei vari armamenti a disposizione ed ognuno di essi offre, come si vorrebbe in ogni RPG che si rispetti, dei pro e dei contro. Grazie all'utilizzo degli
Archeus inoltre possiamo aumentare ulteriormente la varietà degli Exemplars e quindi migliorare la profondità dei combattimenti. Gli Archeus sono degli oggetti che possiamo fare equipaggiare alle creature evocate e portate in battaglia per potenziarli a dovere. I comandi di gioco rispondono abbastanza bene e il combat system riesce ad offrire un buon compromesso tra tattica e azione.
L'arte e la tecnica di Fallen Legion Revenants
Togliamoci subito il sassolino dalla scarpa: dal punto di vista artistico
Fallen Legion Revenants non brilla certo per originalità, il titolo di
YummyYummyTummy Games cerca di unire diversi elementi dal fantasy al dark senza però trovare una vera e propria strada propria proponendo di fatto un mix di elementi che, alle volte, cozza un po' tra loro. La realizzazione delle scene di intermezzo è buona ma quando ci si muove per i livelli si ha la sensazione di trovarsi davanti ad un titolo poco curato.
Tecnicamente parlando non abbiamo molto da dire,
Fallen Legion Revenants non ha richieste hardware particolarmente esose e Nintendo Switch riesce a gestire senza problemi e senza intoppi anche le situazione più concitate. Abbiamo giocato il titolo in modalità handled e, ancora una volta, il piccolo schermo di Switch riesce a dar risalto alle immagini che scorrono sullo schermo. Non molto bene anche le animazioni: poche e poco legate tra loro offrono al giocatore un feedback abbastanza deludente.
Anche il profilo sonoro non fa gridare al miracolo e la colonna sonora fa quello che è chiamata a fare senza eccellere mai. Stesa cosa dicasi per gli effetti sonori, anche qui non c'è nulla di cui parlare.