Extinction ci catapulta in un mondo sull'orlo della distruzione, eserciti di orchi giganti minacciano l'esistenza stessa della razza umana. Noi, la Sentinella, siamo l'ultima speranza per l'umanita'
Deve essere questo quello che hanno pensato gli sviluppatori di Iron Galaxy quando di sono messi intorno ad un tavolo per progettare il loro titolo. Extinction sembra nascere proprio con questa frase impressa a fuoco. Pensato per essere un misto tra Shadow Of The Colossus e un God Of War like vediamo nella nostra recensione cosa sono riusciti a combinare gli sviluppatori!
Possiamo dire subito che il plot narrativo Extinction non brilla per originalità e per unicità, ci troviamo nei panni dell’ultima “Sentinella”, un guerriero dal triste passato che sembra essere l’ultima speranza per il genere umano. In questo mondo fantasy la sopravvivenza della razza umana è legata ad un sottilissimo filo; una serie di enormi creature chiamate Ravenii hanno iniziato ad apparire da portali magici e seminare morte e distruzione.
Ma cosa sono questi Ravenii? Sono delle sottospecie di enormi orchi (e quando diciamo enormi intendiamo realmente ENORMI) che hanno un solo scopo: radere al suolo un villaggio dopo l’altro dei regni umani e sterminare fino all’ultimo pelle chiara che gli capiti a tiro. Extinction. La trama di sviluppa in sette capitoli principali divisi in sotto capitoli legati tra loro da piccoli intermezzi che raccontano l’evolversi degli eventi. I dialoghi in game tra il protagonista e il suo braccio destro cercano di approfondire la lore e la trama sera spezzare in continuazione il ritmo di gioco.
L’ambientazione e gli argomenti trattati sono decisamente comuni nel panorama videoludico (e non solo) ma il plot narrativo tiene bene fino ai titoli di coda, che per la cronaca, vedremo arrivare dopo poco meno di una decina di ore di gioco (in linea con la durata media dei titoli simili).
Il gameplay sviluppato in Extinction dai ragazzi di Iron Galaxy vede il nostro protagonista affrontare una serie di missioni dove, tendenzialmente, deve effettuare le seguenti azioni: difendere gli abitanti del villaggio, attivare dei portali per portarli in salvo, eliminare gli scagnozzi dei Ravenii (degli orchi di piccole dimensioni che cercheranno di trucidare i poveri esseri umani) e, infine abbattere la (o le) bestie giganti e giungere così al termine della missione.
Questa è la meccanica di gioco che viene (con piccole varianti qua e la) fondamentalmente messa in campo da Extinction. Possiamo aggiungere che i villaggi possono essere generati proceduralmente e che questo fatto mina il level design in maniera consistente. Il fatto di non avere sviluppato a tavolino le ambientazioni rende infatti Extinction un po’ “piatto” pur nella sua verticalità, si nota infatti che manca in alcuni ambiente un pensiero di “come devono andare le cose nel livello”.
Oltre a questo il nostro protagonista può, come da tradizione degli action-gdr, crescere acquisendo nuove abilità o potenziando quelle già in suo possesso adeguando le caratteristiche della Sentinella al nostro modo di giocare. Abbiamo seguito lo sviluppo di Extinction fin dal suo annuncio e l’abbiamo seguito con grande enfasi perché le premesse per un titolo c’erano tutte ma purtroppo, pad alla mano, la produzione di Iron Galaxy non è così esaltante come speravamo. Le meccaniche di gameplay rischiano di venire a noia abbastanza presto e la sensazione di rifare sempre le stesse cose è sicuramente presente. Piccola nota per quanto riguarda i combattimenti con i Ravenii, anche in questo caso lo scontro con il primo gigante che troviamo ci farà, molto probabilmente, esaltare, con la possibilità di amputare braccia e gambe fino ad arrivare alla decapitazione, ma alla lunga anche le battaglie con i Ravenii diventeranno abbastanza monotone. Iron Galaxy non è riuscita a proporre le stesse meccaniche fresche che abbiamo per esempio trovato ed analizzato nella recensione di Attack On Titan 2.
Da quello che abbiamo detto fino ad ora Extinction risulta un titolo action abbastanza ripetitivo ma con degli spunti interessanti, per quello che concerne il comparto artistico la produzione Iron Galaxy mostra un’ambientazione un po’ generica e poco originale.
La nostra Sentinella, così come il design di personaggi, edifici ed ambientazioni ricalca fedelmente il fantasy più classico lasciando davvero pochi spiragli ad innovazione e novità.
Forse è colpa nostra, che dai primi trailer ci eravamo immaginati un’ambientazione più ispirata, forse la nostra aspettativa era un po’ troppo alta rispetto a quella che è la realizzazione finale. Dal punto di vista tecnico il motore di gioco si comporta bene, gestendo senza problemi i movimenti fluidi e rapidi del protagonista così come i colossali avversari che andiamo ad affrontare missione dopo missione.
Abbiamo notato qualche compenetrazione poligonale di troppo ma nulla che infici effettivamente il gameplay. Nella nostra prova non abbiamo incontrato bug bloccanti o problemi che ci hanno impedito di proseguire nel gioco. Il comparto audio va a braccetto col resto della direzione artistica, ben realizzato ma decisamente poco ispirato, insomma sembra l’esecuzione di un buon compito, niente di eccellente ma si salva in corner.
Extinction è un action da cui ci aspettavamo davvero grandi cose e, purtroppo, siamo rimasti in parte delusi. Il titolo dei ragazzi di Iron Galaxy risulta poco vario e poco incisivo sia sul fronte del gameplay che su quello contenutistico e artistico. Se non avete paura della ripetitività vi ritroverete tra le mani un titolo valido e anche divertente ma fortemente auto derivativo.
Trama 7.00
Gameplay 7.00
Arte e tecnica 7.00
alcuni momenti interessanti
molto ripetitivo