Sottosopra
Spesso ci è capitato di trovarci di fronte a paesaggi onirici durante le nostre peripezie nei mondi videoludici, su queste pagine abbiamo parlato più volte di titoli in grado di rapirci all'interno dei mondi presentati e oggi ci troviamo a mettere un immaginario "+1" a questo elenco: oggi parliamo di
Etherborn. Il titolo è stato sviluppato da un piccolo studio spagnolo e ha ricevuto innumerevoli menzioni sia per la sua direzione artistica che per il gameplay presentato. Se siete curiosi di sapere la nostra opinione a riguardo seguiteci nella nostra
recensione di Etherborn.
La trama di Etherborn
Etherborn è un titolo particolarmente criptico, il gioco dei ragazzi di
Altered Matter infatti ci butta senza troppi se e senza troppi ma direttamente nel mondo di gioco. Non ci viene detto chi siamo, ne quale sia il nostro scopo ne cosa dobbiamo fare, siamo semplicemente un essere dalle sembianze umane e dal corpo semi trasparente dove il cervello e il sistema cardiovascolare risaltano in modo abbastanza evidente. Quello che colpisce fin da subito dell'indie game di produzione spagnola è la direzione artistica e la capacità di rendere concreto un mondo etero, onirico dove, ci accorgeremo presto, le regole ella fisica hanno una valenza tutta particolare e dove non tutto è propriamente come sembra.
Sono sempre di più i titoli che non danno troppo peso alla trama e alla sua esposizione all'utente finale:
Etherborn si infila proprio in questa sequenza e lo fa senza farsi troppi problemi ma cercando di mettere subito il gameplay e il mondo di gioco al centro del titolo. La trama del titolo viene narrata da cut-scene che si sbloccano alla fine di ogni livello e che parlano della nascita del mondo di gioco e di tutto quello che gli gira intorno.
Inutile soffermarci oltre, proseguiamo senza indugi verso il prossimo paragrafo dove parliamo del gameplay e di come
Etherborn ha cercato la via per restare impresso nelle nostre menti e nei nostri cuori.
Il gameplay di Etherborn
Ma cos'è
Etherborn?
Etherborn è un puzzle game, uno di quei titoli che punta a rimanerci impressi per i suoi enigmi e le sue meccaniche. Ebbene, da questo punto di vista il titolo di
Altered Matter ce la fa alla grande!
Etherborn è infatti un gioco che basa le sue meccaniche principalmente sulla gestione della gravità e della fisica. Per certi versi titolo della software house spagnola ricicla e reinterpreta le meccaniche di gravità viste nel primo (e lontano)
Prey. Il nostro eroe (se così si può chiamare) è infatti in grado di arrampicarsi sulle pareti, passare da un piano all'altro in modo semplice e immediato. Non possiamo fare molto, il protagonista può infatti compiere solo piccoli salti ma è il mondo intorno a lui che varia modificando le leggi della gravità in relazione alla posizione del protagonista.
Passando quindi dal piano verticale a quello orizzontale tutto il mondo di gioco cambia la prospettiva e location che prima ci sembravano irraggiungibili diventano mete molto più semplice da avvicinare. Ogni livello è diviso in blocchi e tramite l'utilizzo di rampe il nostro alter ego sarà in grado di cambiare la disposizione degli assi e trasformare ripide pareti verticali in pianeggianti tavole orizzontali. Giocare a
Etherborn è divertente e, per certi versi, cervellotico: il sistema di gioco è semplice ma la telecamera fissa ha mostrato il fianco a qualche problema di troppo nascondendo, alle volte, degli elementi essenziali per proseguire.
Etherborn si presenta come un titolo originale e divertente ma purtroppo altrettanto breve, la longevità è infatti il vero tendine d'Achille della produzione. I controlli sono invece risultati sempre comprensibili e, sia su
XBOX One che su
Nintendo Switch,
Etherborn si è dimostrato giocabilissimo (anche in modalità portatile). Infine possiamo rassicurare i non anglofoni confermando che
Etherborn è sottotitolato in italiano e quindi comprensibilissimo anche da chi non conosce la lingua inglese.
L'arte e la tecnica di Etherborn
Molte delle nomination che hanno visto
Etherborn protagonista riguardavano proprio l'aspetto estetico della produzione di
Altered Matter: il titolo, pur nella semplicità della tecnica del low poly e nella minimalistica rappresentazione del mondo di gioco ha il grande vantaggio di riuscire a trasmettere forti sensazioni al videogiocatore. I mondi in cui il nostro protagonista si muove riescono ad essere onirici e ad evocare sentimenti di calma e tranquillità in chi impugna il pad in quel momento. La direzione artistica del titolo è decisamente ispirata e, giocando, si nota come spesso il gameplay è risultato al servizio dell'arte stessa piuttosto che il contrario.
Dal punto di vista tecnico
Etherborn non ha dato alcun tipo di problemi e durante le nostre prove, sia su
XBOX One che su
Nintendo Switch non hanno evidenziato problemi, rallentamenti o freeze. Anche l'accompagnamento sonoro è risultato adatto e completamente modellato intorno all'esperienza di gioco.
Etherborn è un titolo da giocare e da ammirare e risulta godibili sia per chi impugna il pad che per fa da mero osservatore.
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