Il punto di arrivo di un genere
Sembra ieri quando
FROM Software, presentava al mondo un titolo che avrebbe cambiato per sempre il concetto di action gdr creando, di fatto, un nuovo genere: era il 5 febbraio del 2009 e in Giappone faceva il suo debutto (in sordina)
Demon's Souls. Il gioco non ebbe certo vita facile, la sua difficoltà e le sue meccaniche non erano certo concepite per "il grande pubblico", eppure, passa parola dopo passa parola, video dopo video la comunità intorno a questo titolo crebbe, tanto de decretarne un successo. Il titolo approdò poi negli Stati Uniti per giungere infine in Europa con un anno di ritardo.
Hidetaka Miyazaki era però riuscito a far comprendere ad un numero impressionante di videogiocatori che la difficoltà di un titolo poteva essere un'ostacolo che, con pazienza e determinazione, poteva essere superato.
È così che nacque il genere dei souls-like, un genere nato da una costola degli action gdr dove la difficoltà non è un muro impenetrabile, ma un modo per spronare il giocatore a dare il meglio di se. Dopo
Demon's Souls il genere ebbe la sua incoronazione (così come FROM Software stessa) grazie al piccolo gioiello che fu
Dark Souls (la cui saga si è conclusa con l'eccellente
Dark Souls 3). Il genere ha regalato ai giocatori anche l'incredibile
Bloodborne (esclusiva per i sistemi Playstation) e
Sekiro (di cui potete leggere la nostra
recensione qui).
Elden Ring, il titolo di cui vi parliamo oggi è, a tutti gli effetti, la summa di tutta l'esperienza del team nipponico e i risultati sono, senza mezzi termini, eccellenti: Elden Ring rappresenta (con tutta probabilità) tutto quello che ogni amante dei Souls ha sempre sognato, ma c'è di più, perchè gli sviluppatori sono riusciti ad aprirsi anche ad altre fette di mercato senza snaturare per questo l'esperienza del titolo. È ora però di entrare più nel dettaglio e per questo vi saremo molto grati se volete seguirci nella nostra
recensione di Elden Ring per XBOX One (si, perchè il titolo From Software gira decisamente bene anche sulla vecchia generazione di console).
La trama di ELDEN RING
Bene, iniziamo (in salita) parlando della
trama di Elden Ring e qui, chi conosce i
Souls in generale, le cose non si fanno facili. In generale le opere di FROM Software offrono una narrativa abbastanza ermetica, dove le vicende che investono il giocatore sono l'eco di un lontano passato, di qualcosa che ha cambiato per sempre il mondo che ci si trova a calpestare e dove la decadenza impregna il mondo di gioco. Per questo nuovo titolo
BANDAI Namco ha messo a disposizione di FROM Software una figura decisamente importante nel mondo letterario fantasy attuale:
George R. R. Martin, autore delle famosissime
Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (e divenuto popolare soprattutto grazie alla serie TV Il
Trono di Spade). Certo, fa combaciare la visione di
Martin e quella di
Hidetaka Miyazaki non deve essere stato facile ma c'è da dire che i due hanno avuto nel progetto due ruoli abbastanza distinti: Martin non si è infatti preoccupato di costruire la trama e la narrazione di
Elden Ring ma si è
"limitato" a costruirne la lore e a intrecciare le fila delle varie casate nobiliari, ambienti e mondi.
Vista la natura dell'opera e l'importanza che la lore, la scoperta del mondo di gioco e dei suoi personaggi e protagonisti, hanno per gli appassionati eviteremo con cui qualsiasi spoiler e vi forniremo solo qualche dettaglio sul mondo di Elden Ring e sul perchè il nostro protagonista (un
Senzaluce) si trova nell'
Interregno. Ebbene si, in questo nuovo titolo impersoniamo ancora un reietto, un essere che ha pochissimo valore agli occhi dei vari lord che governano il mondo di gioco ma che è in grado di ribaltare il destino di tutto l'Interregno. La
Regina Marika l'Eterna è scomparsa, la Runa della Morte è stata rubata e i semidei che governavano il mondo sono cambiati, e molto. L'
Anello Ancestrale è stato distrutto e con esso la stabilità del regno. Ora tocca a voi prendervi sulle spalle il pesante fardello, recuperare i pezzi dell'Anello Ancestrale e ripristinare l'equilibrio diventando il nuovo
Lord Ancestrale (oppure di cambiare completamente le carte in tavola visto che i finali sono multipli...).
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È con questa premessa che il giocatore viene introdotto nell'Interregno ed è così che vi troverete ad affrontare un mondo di gioco sterminato, governato da leggi antichissime, ricolmo di avversari di feroci e potenti avversari che faranno di tutto per eliminarvi dalla faccia della terra e mantenere il loro potere. La lore di gioco è importantissima anche in questo nuovo titolo di FROM Software ed, esattamente come nei precedenti lavori, anche qui avrete tonnellate di riferimenti, testi e dettagli nascosti in ogni dove, dal quello che potrebbe essere il più insignificante oggetto ritrovato fino al mondo di gioco stesso, al terreno e ai suoi edifici. Buone notizie, proprio su questo fronte vista l'importanza di leggere le descrizioni di qualsiasi elemento presente nel titolo, sul fronte della traduzione visto che
Elden Ring è localizzato in italiano e la traduzione è anche di ottima qualità.
Il gameplay di ELDEN RING
Ed è parlando del
gameplay che le cose si fanno molto (ma molto) interessanti per
Elden Ring. In effetti le meccaniche di gioco sono (senza ombra di dubbio) mutuate dalle precedenti produzioni
FROM Software ma è innegabile che le modifiche apportate facciano fare al titolo un enorme balzo in avanti parlando di giocabilità. Prima di tutto sfatiamo il mito della difficoltà eccessiva:
Elden Ring è un titolo sicuramente impegnativo ma è fondamentale ricordare come la difficoltà dello stesso possa essere modificata dalle scelte del giocatore e, soprattutto, dalla possibilità di sfruttare a pieno le nuove peculiarità del titolo. Se infatti, titoli come
Sekiro obbligavano il giocatore a migliorare se stesso per poter procedere con l'avventura, in Elden Ring il giocatore può sfruttare l'open world a suo vantaggio e non solo. Avere a disposizione un territorio sterminato e ricco di cose da fare e di elementi da esplorare permette al giocatore di migliorare le proprie statistiche o il proprio equipaggiamento ed arrivare a confrontarsi col boss di turno in un contesto di forze in campo completamente diverso.
Girovagando per il mondo di gioco avrete modo di fare la conoscenza di personaggi che potranno cambiare radicalmente il vostro approccio al gioco, inoltre potrete utilizzare la cavalcatura (importante novità della serie) per muovervi più rapidamente e, soprattutto, per poter "tirare giù" con più facilità i
mid-boss che popolano l'Interregno. Se appena iniziato il gioco date un occhio alla mappa vi sembrerà enorme ma in realtà quella non è altro che una minima parte delle reali dimensioni del mondo di gioco e da quella mappa sono esclusi i dungeon e svariati "sottomondi" che troverete esplorando rovine e non solo. Girando per laghi e foreste avrete modo di raccogliere un'infinità di materiali e materie prime che vi consentiranno di attrezzare il vostro personaggio con una serie di oggetti che potranno rendere ulteriormente più semplice il vostro incedere. Se si considerano poi la presenza di piccoli dungeon sparsi qua e la (governati solitamente da un boss finale che sarà in grado di offrire al giocatore sempre un'adeguata ricompensa per la sua eliminazione) capite bene come sia impossibile restare "senza cose da fare" e come sia realmente difficile restare bloccati. A dare ancora più un senso di immersività al tutto si aggiunge il ciclo giorno notte che, tra le altre cose, condiziona anche la comparsa di determinati tipi di avversari che modifica anche il modo in cui gli avversari si accorgono della vostra presenza (di notte sarà infatti più difficile individuarvi).
FROM Software è stata in grado di prendere il meglio dei precedenti titoli e fonderli in un unico, grande colossal
E in tutto ciò non abbiamo ancora parlato del combat system che vede in Elden Ring nuove meccaniche da offrire al giocatore. La prima grande novità che cambierà radicalmente il modo di approcciare i titolo riguarda il salto: in
Elden Ring il vostro personaggio potrà saltare. Se nel 2022 questa frase potrebbe sembrare una presa per i fondelli beh dovrete ricredervi (e presto) perchè l'introduzione del salto apre ad una serie di nuove possibilità che fino a poco tempo fa erano precluse ai giocatori. Il salto vi consentirà di diversificare e rendere ancora più potenti i vostri attacchi e non solo, vi permetterà di esplorare il mondo di gioco in un'altra prospettiva. Ovviamente, ogni combattimento in
Elden Ring ha un esito che non è facile comprendere immediatamente, anche il più insignificante degli avversari può infatti rivelarsi letale se approcciato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Cadere preda di imboscate è all'ordine del giorno e trovarsi soverchiati da nemici è un'opzione non così tanto remota. Ovviamente il sistema di combattimento permette ancora di mixare tecniche con armi bianche, attacchi magici e armi ranged offrendo al giocatore un ventaglio di possibilità pressochè sterminato. Va anche considerato che potrete finalmente impugnare due armi (quindi utilizzare il
dual wielding) in modo completamente naturale, se le vostre caratteristiche infatti vi consentono di impugnare le singole armi potrete utilizzarle combinate tra loro senza limiti alla tipologia o alla singola arma. Tornano anche le power stance che consentono al giocatore di sferrare attacchi particolarmente potenti. Anche in Elden Ring avrete a disposizione le
fiaschette curative, il cui numero potrà essere incrementato in game grazie all'utilizzo dei
Semi d'Oro, oggetti particolarmente utili che vi consentiranno di ampliare il numero di usi delle vostre fiaschette, fiaschette che dovrete decidere come gestire per poterle utilizzare per ripristinare i punti vita o il mana.
Una considerevole ed importante introduzione riguarda anche la meccanica dello stealth, se nei precedenti Souls like, lo stealth era una meccanica che poteva essere usata in particolari occasioni, qui potete avanzare in tutto il gioco utilizzando questa meccanica che ora si integra perfettamente col gameplay. Ci sono davvero un milione di cose da dire, come l'introduzione delle
Ceneri di Guerra, particolari oggetti che vi permetteranno di infondere nelle vostre armi delle nuove potenzialità e cambiare il modo in cui scalano (in cui, in sostanza, fanno più fanno) e potrete decidere di applicare questi power up a qualsiasi arma (ad eccezioni di quelle uniche). Ma le novità non finiscono qui, avrete infatti modo di evocare anche degli
spiriti guerrieri (che potrete successivamente potenziare) e che consentiranno di avere degli alleati sempre a disposizione in battaglia. Se consideriamo che non abbiamo ancora parlato del multiplayer e non abbiamo ancora fatto accenno alle varie classi vi rendete conto di quanto sia sterminato Elden Ring.
Ma ora, prima di fare un breve accenno all comparto multiplayer dobbiamo dire anche due parole sul sistema di classi e di avanzamento del personaggio: in Elden Ring avete a disposizione diversi classi iniziali tra cui scegliere ma mai come in questo caso la vostra scelta iniziale sarà perlopiù indicativa: le
classi di Elden Ring sono infatti estremamente fluide. Nulla vi vieta di scegliere la classe del Combattente per iniziare e poi, lungo il vostro percorso, decidere di diversificarla apprendendo arti arcane o l'uso dei miracoli: la crescita del vostro personaggio è completamente nelle vostre mani. Potrete livellare il vostro alter ego nei pressi dei
Luoghi di Grazia (i falò dei vecchi Souls) ed, esattamente come in passato, vi verrà chiesto di scambiare
Rune con l'avanzamento richiesto. Prestate particolare attenzione alla Rune che vi portate appresso perchè, in caso di morte, lascerete tutte le rune che avete guadagnato (e che non avete ancora speso) sul luogo della vostra morte, se doveste perire prima di riuscire a recuperarle le perdereste per sempre.
Il multiplayer di
Elden Ring riprende a piene mani quanto già visto in passato nei precedenti titoli di
FROM Software. Preparatevi quindi ad essere invasi da fantasmi di altri mondi o a richiamare ed evocare compagni di avventure per darvi una mano a tirare già il boss di turno che proprio non vuole saperne di cadere. Anche in questo caso le modalità multiplayer sono attivabili utilizzando degli oggetti che potrete trovare o acquistare. Anche in
Elden Ring è presente un hub di gioco (che sbloccherete una volta entrati nella seconda grande area del gioco),
La Tavola Rotonda, è questo il nome di questo luogo fuori dal tempo, avrete modo di ritrovare parte dei personaggi che incontrerete nell'Interregno e che vi aiuteranno in svariati modo a diventare il
nuovo Lord Ancestrale.
L'arte e la tecnica di ELDEN RING
Ed eccoci infine a parlare della componente artistica e tecnica della produzione. Qui essere oggettivi è molto difficile, un po' perchè ho sempre amato alla follia il design e la direzione artistica di From Software, e un po' perchè il lavoro svolto dalla software house e dai suoi artisti ha davvero dell'incredibile. Togliamo subito l'elefante dalla stanza:
se avete già giocato altri titoli FROM Software troverete in Elden Ring degli asset riciclati: boss, avversari ed elementi, e questo è indiscutibile ma possiamo passarci sopra se si considera la mole di contenuti proposta dal titolo (e dal fatto che gli asset riciclati sono sempre utilizzati su elementi che possiamo definire secondari). Detto questo la direzione artistica di Elden Ring è imponente, il mondo di gioco è enorme e vivo, ricco di cose da fare, di persone da incontrare e di posti da scoprire ed esplorare. Dimenticatevi una volta per tutti quegli open world pieni di riempitivi: in Elden Ring ogni elemento ha una sua collocazione e un suo senso d'essere. Abbiamo apprezzato il design di avversari e personaggi e girovagando per l'Interregno siamo rimasti più e più volte incantati dalla bellezza di alcune location e di alcuni scorci che non sfigurerebbero come sfondo del deskop. Un plauso va poi anche al ciclo giorno notte che rende il mondo di gioco ancora più vivo.
Il lato tecnico è sicuramente quello più critico della produzione anche se dobbiamo dire che nelle nostre partite su
XBOX One X non abbiamo mai notato rallentamenti significativi che potessero inficiare il gameplay e la fruizione del titolo stesso. Non abbiamo nemmeno incontrato bug bloccanti ma abbiamo invece notato una serie di piccoli difetti che i titoli FROM Software si portano dietro da anni (come le armi dei nemici che attraversano le pareti e le nostre che invece rimbalzano, correttamente per altro). Detto questo però il titolo risulta perfettamente godibile anche sulle macchine old-gen (con qualche compromesso di più in fase di caricamento e di definizione generale).
Voti onorevoli anche quando si parla di soundtrack e di effetti sonori: la colonna sonora è epica e perfettamente adatta al contesto. Un plauso anche al doppiaggio (inglese) recitato perfettamente e anch'esso completamente adatto al contesto e al titolo in generale.