Indie e roguelike... dove si è già sentito?
Dungeon of the Endless è un progetto che, finalmente, arriva anche su
Nintendo Switch e
Playstation 4 dopo un'ottima accoglienza ricevuta su
PC. I ragazzi di
Amplitude hanno portato la loro piccola perla anche fuori dal mondo PC forse attratti dall'ottimo successo che tanti titoli indie stanno ottenendo su console (soprattutto su
Switch) e lo fanno con un'accoppiata ormai abbastanza classica: sviluppatore indipendente + titolo roguelike ma
Dungeon of the Endless non è come gli altri. Seguiteci per scoprire il perchè nella nostra
recensione di Dungeon of the Endless per Nintendo Switch.
La trama di Dungeon of the Endless
Dungeon of the Endless non impiega molto tempo per presentarci il mondo di gioco e la sua trama, lo fa anzi praticamente subito e senza girarci troppo intorno. Pianeta di destinazione:
Auriga Prime, la nave interplanetaria
Success, con un carico importante di detenuti a bordo sta facendo rotta verso il pianeta. Certo non trasporta scienziati o menti illuminate, ma questo non spiega il motivo per cui, tutto ad un tratto, i possenti sistema di difesa planetaria identificano la
Success come un elemento ostile e cominciano a fare fuoco. Noi siamo tra i pochi che, grazie ad una capsula di salvataggio, riusciamo a lasciare l'astronave.
E' questo l'incipit che ci attende in
Dungeon of the Endless: nemmeno il tempo di aver visto la prima schermata dei titoli e ci troviamo già nella condizione in cui, qualcuno, ha attentato alla nostra vita (e non solo). Ci troviamo così noi, e il nostro compagno, all'interno della nostra capsula schiantata sul pianeta, tra noi e l'ignoto c'è solo la porta della navetta, una volta aperta non sappiamo cosa ci aspetta...
Quello che ci attende fuori dal nostro guscio di salvataggio è una serie di stanze, un cunicolo di ambienti ricolmi di esseri pronti a farci la pelle e, soprattutto, a mettere le mani sul nucleo della nostra piccola nave, elemento essenziale per poter lasciare l'inospitale
Auriga Prime.
Dungeon of the Endless non è localizzato in italiano ma anche con una conoscenza basilare dell'inglese ve la caverete comunque bene visto che dal punto di vista narrativo non c'è molto altro oltre, appunto, all'incipit appena descritto.
Il gameplay di Dungeon of the Endless
Ed eccoci arrivati al vero elemento di svolta del titolo, i ragazzi di
Amplitude hanno infatti realizzato delle meccaniche di gameplay che riescono a differenziare
Dungeon of the Endless dalle tonnellate di titoli (anche molto belli per carità) indie che uniscono pixel art a meccaniche roguelike. Dungeon of the Endless riesce infatti a fondere egregiamente il sistema di generazione procedurale degli ambienti e degli avversari con delle meccaniche da tower defense aggiungendo una spruzzata di sviluppo dei protagonisti in salsa gdr che non guasta mai.
Una volta sul "campo di battaglia", se così possiamo definirlo, ci ritroveremo a dover impartire ordini ai nostri due personaggi (nel gioco possiamo controllarne fino a quattro visto che durante l'esplorazione potrebbe capitarci di incontrare altri membri dell'equipaggio della
Success) con in mente, però, l'obiettivo di difendere la cosa più preziosa che ci è rimasta: il nucleo della nostra navetta. E' solo portando il nucleo, livello per livello, fino alla fine del dungeon che potremo vedere i tanto agognati titoli di coda. Dimenticatevi di riflessi e rapidi movimenti: in
Dungeon of the Endless è il gioco che si occupa di far attaccare i nostri personaggi non appena vedono un nemico, il nostro compito è quello di scegliere quali porte aprire e cosa fare per mantenere al sicuro il nucleo. I livelli e gli ambienti sono generati casualmente quindi dietro ogni porta vi ritroverete sempre una sorpresa, sia essa uno scrigno oppure un mostro pronto a farci fuori piuttosto che fondamentali artefatti alieni in grado di fornirci
preziosissime risorse. Una volta morti, ovviamente, tocca di ricominciare tutto da capo come da tradizione dei
roguelike. E dove si innescano le meccaniche da tower defense? Beh proprio nella costruzione di postazioni difensive (o offensive) lungo il percorso che i nostri personaggi, pian piano, disegneranno stanza dopo stanza. Gli avversari sono infatti attratti dal nucleo e più avanzeremo più saranno i nemici che cercheranno di appropriarsi del cristallo. Per evitare che questo accada toccherà a noi costruire elementi che possano rallentarne, o meglio bloccarne, l'avanzata. Non bisogna, fra l'altro, dimenticare che bisognerà pianificare attentamente anche l'utilizzo delle risorse che troveremo lungo il nostro cammino perchè, ad esempio, il cibo può servire sia per curare i nostri personaggi che per renderli più efficaci in combattimento e starà a noi decidere cosa usare e quando.
Dungeon of the Endless chiede al giocatore di pianificare con attenzione ogni piccolo passo, costruire strutture difensive costa materiali, materiali che possiamo recuperare sul campo ma che sono, comunque, limitati. Nel titolo pubblicato da
Playdigious non siamo chiamati ad avere una mira eccellente, ne tanto meno a saper effettuare salti millimetrici o destreggiarci tra il fuoco nemico: quello che dobbiamo fare è pianificare una via di fuga per noi e i nostri compagni e al contempo proteggere l'unico elemento che ci permetterà di lasciare il pianeta. Abbiamo giocato a
Dungeon of the Endless su Nintendo Switch e abbiamo trovato i comandi ben adatti per il tipo di gameplay e anche se il piccolo schermo di Switch non è il massimo per avere molte cose sotto controllo l'
interfaccia di Dungeon of the Endless ci è sembrata molto pulita e intuitiva.
L'arte e la tecnica di Dungeon of the Endless
Dungeon of the Endless offre un comparto grafico e artistico di assoluto spessore. La
pixel art del titolo è di pregevole fattura e tutto, nel gioco, è curato fin nei minimi dettagli. Le ambientazioni che
Dungeon of the Endless propone sono realizzate davvero bene e tutto, dall'illuminazione fino alle animazioni dei personaggi è curato nei minimi dettagli. La direzione artistica è ispirata e originale, e il titolo fa di tutto per gettare il giocatore nel dungeon insieme alle creature che lo popolano.
Dal punto di vista tecnico il
porting su Nintendo Switch ci è sembrato ineccepibile, Dungeon of the Endless non è un gioco che ha bisogno di muovere tonnellate di poligoni al secondo e
la piccola console di Nintendo ci sembra la "casa" ideale per i titoli in pixel art e anche questa volta non ha deluso le nostre aspettative.
Molto buona infine la colonna sonora e il comparto audio in generale, anche gli effetti audio aiutano, molto, a creare l'atmosfera e il nostro consiglio è quello che, se giocate in modalità handled, di dotarvi di un paio di cuffie.