Mea culpa
Blasphemous 2 ha lasciato un segno indelebile nel panorama dei metroidvania, consolidandosi come una delle esperienze più evocative e cupe degli ultimi anni. Con
Mea Culpa, DLC che espande l’universo narrativo e ludico del secondo capitolo,
The Game Kitchen torna a stupirci con nuove sfide, ambientazioni e una dose di lore che amplifica la profondità del titolo base (nel caso ve la foste persa potete recuperare la nostra
recensione di Blasphemous 2 per farvi un'idea del titolo). Il titolo riprende tutto ciò che ha reso unico il capitolo principale e lo arricchisce con contenuti studiati per i fan più appassionati, garantendo un’esperienza tanto gratificante quanto impegnativa. Grazie ad un codice fornitoci dal publisher ci siamo addentrati nelle profondità di questo nuovo contenuto per scoprire quanto
Mea Culpa riesca a valorizzare l’esperienza complessiva di
Blasphemous 2. Curiosi? Seguiteci nella
recensione del DLC Mea Culpa per PC.
La trama di Blasphemous 2
Mea Culpa non si limita a espandere il
mondo narrativo di Blasphemous 2; ne intensifica l’atmosfera, introducendo nuovi personaggi, quest e retroscena. Il Penitente è chiamato ad affrontare una nuova prova, che lo conduce nei recessi più oscuri di Cvstodia. Una misteriosa figura nota come
L’Asceta della Penitenza sembra conoscere il destino del protagonista più di quanto lui stesso immagini. Il viaggio è scandito da frammenti di lore nascosti, che rivelano il legame tra il Mea Culpa e gli antichi peccati del Penitente, esplorando temi di redenzione e sacrificio.
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La
narrazione ambientale, elemento distintivo della serie, si intensifica nel DLC grazie a nuove aree che raccontano storie attraverso dettagli visivi e reliquie trovate lungo il cammino. Ogni nuovo personaggio, da enigmatici asceti a creature disperate, aggiunge uno strato di mistero che spinge il giocatore a esplorare ogni angolo di questo mondo dannato. È un peccato che alcuni dialoghi risultino eccessivamente criptici, richiedendo un impegno notevole per decifrare il loro significato.
Infine, va sottolineato che
Mea Culpa mantiene la tradizione del titolo base: il
DLC è localizzato in italiano, un aspetto che permette di godere appieno delle sfumature narrative senza barriere linguistiche.
Il gameplay di Blasphemous 2
Dal punto di vista del
gameplay,
Mea Culpa introduce alcune novità che arricchiscono ulteriormente l’esperienza metroidvania di Blasphemous 2. La nuova arma, il Flagello della Redenzione, aggiunge un livello di profondità agli scontri, permettendo attacchi a distanza ravvicinata con una velocità sorprendente. Quest’arma si adatta particolarmente bene a chi predilige uno stile di gioco aggressivo, ma richiede precisione per sfruttarne appieno il potenziale.
Mea Culpa espande ulteriormente l'affascinante universo di Blasphemous 2 regalando ai fan quello che cercavano: ancora Blasphemous!
Le
nuove aree sono un vero banco di prova per i veterani: le piattaforme mobili, trappole mortali e nemici con pattern complessi elevano ulteriormente la difficoltà, rendendo ogni errore una punizione severa. Tuttavia, il bilanciamento non è sempre perfetto: alcune sezioni risultano frustranti per via di checkpoint lontani, un problema che avrebbe potuto essere mitigato con una maggiore attenzione ai dettagli del level design.
Tra le aggiunte più interessanti troviamo anche nuove abilità per il Penitente, legate ai potenziamenti dell’arma. Queste meccaniche incentivano un’esplorazione più attenta, poiché molte di esse si sbloccano solo trovando reliquie ben nascoste. “Mea Culpa” riesce così a integrare le novità senza tradire lo spirito hardcore del titolo principale, regalando un’esperienza impegnativa ma appagante. Peccato per il backtracking, forse un po' troppo accentuato questa volta.
L'arte e la tecnica di Blasphemous 2
La
direzione artistica di
Mea Culpa rimane fedele allo stile barocco e decadente che ha reso
iconico Blasphemous 2. Le nuove aree sono uno spettacolo visivo che mescola tonalità cupe a dettagli intricati. Le animazioni delle nuove creature, spesso ispirate a simbologie religiose e mitologiche, arricchiscono ulteriormente il panorama visivo del gioco.
Sul fronte tecnico, il DLC si comporta bene, con una fluidità solida su PC anche nelle situazioni più concitate. Abbiamo notato però qualche glitch grafico in specifiche aree, come texture mancanti o collisioni poco precise, che potrebbero distrarre dall’immersione complessiva. Speriamo che
The Game Kitchen risolva queste piccole pecche con futuri aggiornamenti.
Abbiamo giocato le nostre partite su Steam Deck e possiamo dire che, anche questa volta, il titolo si dimostra perfetto per la portatile di casa Valve.
La colonna sonora, infine, è un altro trionfo per il DLC. Le nuove tracce musicali accompagnano perfettamente le atmosfere tetre delle aree inedite, mentre gli effetti sonori mantengono la stessa qualità elevata del gioco base, sottolineando ogni momento di tensione e combattimento.