Nuova classe, nuova terra e non solo
Con
Vessel of Hatred,
Blizzard ci riporta nel mondo oscuro di
Diablo IV con la prima espansione del gioco, lanciata nel 2024. Dopo il successo della campagna principale, questa nuova avventura cerca di espandere il mondo di Sanctuarium, introducendo una serie di novità che vanno oltre i semplici contenuti stagionali. Se siete amanti delle atmosfere cupe, dei dungeon intricati e delle sfide sempre più ardue,
Vessel of Hatred promette di soddisfare appieno. Ma è all’altezza delle aspettative? Abbiamo ricevuto un codice da
Blizzard per poterlo testare ed oggi siamo qui per raccontarvi l'esito della nostra prova. Seguiteci nella nostra
recensione di Diablo IV: Vessel of Hatred per scoprire se l’espansione è davvero all’altezza delle aspettative dei fan della saga.
La trama di Diablo IV: Vessel of Hatred
La
trama di Vessel of Hatred prosegue direttamente dagli eventi finali di
Diablo IV. I giocatori vengono catapultati nella terra di
Nahantu, un luogo devastato dall’odio di
Mephisto e pieno di creature corrotte. Il viaggio ruota intorno alla ricerca di Neyrelle, un personaggio già introdotto nella campagna principale, la quale è ora alla ricerca di un modo per distruggere definitivamente il demone che ha rinchiuso. La storia non si limita a semplici missioni di caccia: si tratta di un racconto oscuro e avvincente, che mantiene vivo l’interesse grazie a colpi di scena e un’atmosfera sempre più tetra man mano che si procede nell’espansione.
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Acconsento, mostra il video
Nonostante la trama sia accattivante, la sua durata è piuttosto breve.
Blizzard ha compensato però con un endgame ricco di contenuti, che offre ai giocatori l’opportunità di continuare a esplorare e sfidarsi anche dopo aver concluso la storia principale. L’espansione è localizzata in italiano, consentendo una fruizione ottimale anche per i giocatori che preferiscono immergersi completamente nella narrazione.
Prima di passare a parlare del gameplay (
cuore pulsante della produzione ndr.) ci teniamo a rassicurarvi sul fatto che
Vessel of Hatred è localizzato in italiano, sia per quanto concerne i sottotitoli che per il doppiaggio, così come già successo col gioco base.
Il gameplay di Diablo IV: Vessel of Hatred
Una delle aggiunte più importanti di
Vessel of Hatred è la nuova classe dello
Spiritista. Questa classe offre una combinazione di combattimenti ravvicinati e evocazioni di spiriti animali, rendendola estremamente versatile e unica rispetto alle classi precedenti. Lo
Spiritista non solo è visivamente spettacolare, ma anche molto complesso da padroneggiare, richiedendo una buona conoscenza delle dinamiche di gioco per sfruttare al meglio le sue abilità. Le evocazioni di animali come il giaguaro e il gorilla permettono di personalizzare le build del personaggio in modo approfondito, combinando attacchi veloci e potenti abilità difensive.
Vessel of Hatred non introduce solo una nuova classe e un nuovo territorio ma va a potenziare ulteriormente le meccaniche di gameplay del gioco
Il ritorno delle rune e delle parole runiche, già iconiche in
Diablo II (approposito, avete letto la nostra
recensione di Diablo II: Resurrected?), aggiunge un ulteriore livello di profondità alla personalizzazione. Le combinazioni tra Rune del Rituale e Rune dell’Invocazione offrono ai giocatori la possibilità di creare build estremamente varie, adattabili alle diverse situazioni di combattimento. Inoltre, l’introduzione dei
mercenari offre un nuovo elemento strategico, permettendo di selezionare compagni che forniscono abilità supplementari durante i combattimenti.
Infine, il nuovo endgame introduce livelli di difficoltà aggiuntivi, come i
quattro livelli Tormento, pensati per i giocatori più esperti che vogliono mettere alla prova le loro build. La
Città Sotterranea di Kurast rappresenta una sfida a tempo dove, oltre a sconfiggere orde di nemici, bisogna farlo nel minor tempo possibile per ottenere le migliori ricompense.
L'arte e la tecnica di Diablo IV: Vessel of Hatred
Dal punto di vista visivo,
Vessel of Hatred è un’espansione che mantiene gli elevati standard estetici di
Diablo IV. Le ambientazioni della nuova regione di
Nahantu sono splendide nella loro tetra desolazione, piene di dettagli gotici e surreali. L’attenzione di Blizzard alla costruzione di ambienti immersivi è evidente in ogni angolo del mondo di gioco, con texture dettagliate e giochi di luci e ombre che rendono l’esplorazione visivamente stimolante.
Dal punto di vista tecnico, l’espansione funziona bene su
PC, offrendo un’esperienza stabile anche nelle situazioni più frenetiche.
Blizzard ha continuato a migliorare l’ottimizzazione del gioco, garantendo frame rate solidi e caricamenti veloci, anche se l’esperienza potrebbe variare in base alla configurazione del sistema. Abbiamo giocato a
Diablo IV: Vessel of Hatred su Steam Deck e possiamo dire che l'esperienza ludica è assolutamente piacevole sulla portatile di casa Valve.
Il comparto sonoro, infine, è all’altezza delle aspettative. Le musiche cupe e le atmosfere sonore si adattano perfettamente all’esperienza di gioco, amplificando la tensione e l’immersione nelle nuove sfide.