Capcom è tornata .
L'avevamo già detto nella nostra
recensione di Resident Evil 2 e lo confermiamo oggi, nella
recensione di Devil May Cry 5: la vera
Capcom è tornata e lo ha dimostrato un'altra volta. Il colosso nipponico è tornato a presentare titoli degni della sua storia, il ritorno di Dante ne è la dimostrazione lampante: inutile girarci intorno,
Devil May Cry 5 è un fottuto capolavoro e oggi vi spieghiamo perchè.
La trama di Devil May Cry 5
Prima di parlare della trama che fa da sfondo a questa nuova avventura di
Dante rispondiamo ad una domanda che molti di voi si saranno fatti leggendo il numerino 5 in fondo alla scritta del gioco: "Ma devo aver giocato i precedenti capitoli per poter apprezzare questo nuovo episodio?". La risposta è "No" per due motivi: primo perchè
Capcom ha avuto la brillante idea di inserire un video introduttivo che permetterà anche a chi non ha mai sentito parlare della famosa serie di
Capcom di poter avere un'idea di personaggi, trama e ambientazione.
Il secondo motivo è che la trama di questo quinto capitolo è funzionale al gameplay e la parte narrativa segue la tradizione della serie: un racconto caciarone e sfrontato portano i nostri eroi da uno scontro all'altro. Per dare un'ulteriore prova del suo grande ritorno poi
Capcom ha praticamente dedicato
Devil May Cry 5 al fan service più sfegatato. Torniamo però a bomba sulla trama, i vari capitoli che legano la narrazione di
Devil May Cry 5 portano i nostri eroi (potrete usare
Nero,
Dante e il nuovo arrivato
V), ogni capitolo vi farà vivere un momento particolare del racconto presentandovi data e luogo della vicenda in un turbine di flashback e punti di vista differenti. Ad ogni modo un enorme albero del male che si nutre di sangue umano ha reso la città di
Red Grave City un vero e proprio macello.
Nero, in compagnia della bella e folle
Nico (grandissima new entry di questo nuovo capitolo) sono intenti a mantenere sotto controllo l'attacco dei demoni e stanno cercando di salvare quanti più persone possibili. I fan della saga si saranno subito resi conto che l'eroe introdotto nel quarto capitolo della saga ha perso il suo
Devil Bringer (sostituiti dai
Devil Trigger prodotti da
Nico). L'inizio della nostra avventura è letteralmente da urlo e vede
Dante,
Trish e
Lady soccombere sotto i colpi del demone che controlla l'Albero del Male. Il nostro eroe ordina a
V di portare
Nero in salvo per poter tornare ad affrontare il nemico quando sarà pronto. Ed è quindi a pochi minuti dall'inizio del gioco che ci ritroviamo a comandare
Nero in una città devastata. Non vi sveleremo nient'altro ma dovete sapere che durante il corso dell'avventura potrete utilizzare anche
Dante e
V.
Il gameplay di Devil May Cry 5
Parlare del gameplay di
Devil May Cry è parlare del cuore pulsante della produzione, anche in questo quinto capitolo
Capcom ha mantenuto questo caposaldo e possiamo dire senza mezzi termini che
Devil May Cry 5 è puro gameplay, ma vediamo insieme i perchè. Il primo elemento che rende speciale il gameplay di
Devil May Cry 5 è da ricercare nella sua varietà: la casa giapponese è stata in grado di presentare tre stili di gameplay completamente diversi tra loro che riescono a variare l'approccio al titolo in modo unico.
Ogni protagonista che il giocatore andrà ad impersonare offre al giocatore uno stile unico nel titolo: si passa dal gameplay rapido e basato sui
Devil Trigger di Nero che consentono a chi impugna il pad di decidere come affrontare il livello in base a che
Devil Trigger si equipaggia. All'inizio di ogni livello possiamo infatti decidere che Devil Trigger equipaggiare, questa scelta sarà "definitiva" per il livello almeno fino a che non "esauriremo" tutti i
Devil Trigger di quel tipo a disposizione sostituendoli con altre "braccia robotiche" trovate sul campo. Tornando a vestire i panni di Dante invece il gameplay torna vario e danzerete da armi bianche a pistole in un tripudio di colpi, combo: un vero e proprio ballo tra proiettili e colpi di spada. Per dare una visione completamente diversa dei due stili appena citati
Capcom ha introdotto la figura dell'emblematico
V: un evocatore che sfrutta tre diversi tipi di demoni per seminare morte e distruzione sul suo cammino.
Il nuovo arrivato è in grado di evocare tre demoni:
Griffon, Shadow e Nightmare, rispettivamente un corvo, una pantera demoniaca e un enorme ghoul. Questi aiutanti saranno in grado di ridurre in fin di vita gli avversari ma spetterà al tenebroso
V dare il colpo di grazia. Ovviamente il titolo di
Capcom ha mantenuto le sue fondamenta legate al concetto di stile nel gameplay: al termine di ogni livello vi verrà attribuito un voto di stile e, inutile dirlo, lo scopo è ancora quello di ottenere il punteggio più alto possibile: più si combatte con stile usando combo e morti spettacolari e più
Devil May Cry 5 vi premierà. Non potevano mancare le gemme rosse, blu e verdi per potenziare rispettivamente le abilità, la salute massima e ripristinare la vita durante i livelli.
Inutile dire che in un titolo che fa del gameplay il proprio punto di forza non poteva lesinare risorse sui comandi e sulla loro reattività e infatti così è stato: i comandi di
Devil May Cry 5 rispondono perfettamente al tocco e in breve tempo anche i neofiti saranno in grado di concatenare le prime devastanti combo. Il titolo è infine sottotitolato in italiano e potrete scegliere se ascoltare il doppiaggio in inglese o in giapponese.
L'arte e la tecnica di Devil May Cry 5
Che
Devil May Cry 5 fosse spettacolare visivamente si era già visto nelle due demo che
Capcom ha rilasciato prima della versione completa del titolo (e l'avevamo saggiato con mano anche nella nostra prova all'XBOX Fan Fest a Milano quest'inverno). Anche per quello che riguarda la componente artistica e tecnica
Devil May Cry 5 mostra i muscoli e lo fa con tutta la tamarraggine che costituisce tutta la produzione:
Devil May Cry 5 è bello da vedere e terribilmente solido, durante le nostre prove su
XBOX One il titolo non ha mai ceduto il passo a rallentamenti o problemi di sorta e il frame rate si è sempre mantenuto stabile anche in situazioni particolarmente concitate.
Il
RE Engine di
Capcom ha dimostrato di essere decisamente malleabile e in grado di gestire titoli come
Resident Evil 2 con un gameplay più compassato e titoli come
Devil May Cry 5 con un gameplay decisamente più adrenalinico. Come non elogiare infine il comparto artistico che riporta il titolo alle origini della saga, ben distante dal
DmC di
Ninja Theory e ben più caciarone anche del
Devil May Cry 4 di
Capcom stessa. Come per il comparto visivo anche la componente audio del titolo saprà far la gioia di grandi e piccini, o meglio, dei fan più sfegatati e di quelli dell'ultima ora con una colonna sonora che spazia dal metal al rock passando dal pop con ritmi serrati e una varietà decisamente notevole.