Recensione Destiny 2

Destiny 2

Bungie | Bungie

E’ il tuo destino

Fu uno degli annunci più roboanti che molti di noi ricordano, quando Bungie, team di sviluppo che diede i natali a Master Chef nel suo fiammeggiante Halo, annunciò l’addio a Microsoft per passare ad Activision. Microsoft si separava così dagli sviluppatori che avevano creato l’icona della loro console (ed una delle esclusive più pesanti del panorama videoludico). Cosa avrebbero fatto in Bungie era un po’ un mistero, certo con un publisher come Activision alle spalle e la loro esperienza le aspettative erano molto alte. Alla fine arrivò la presentazione di Destiny, un MMOFPS dalle grandi potenzialità ma che partì un po’ azzoppato da qualche problema di gioventù di troppo. Le cose si sistemarono poi con diverse patch e con i DLC che lo resero, di fatto, l’MMOFPS più interessante sul mercato. A distanza di qualche anno siamo qui a parlare oggi del suo seguito, Destiny 2 e dell’impatto che questo avrà sul mercato videoludico. Signore e signori, ecco la nostra recensione di Destiny 2.
 

C’era una volta un re, seduto sul sofà

Fatto tesoro degli errori commessi nel primo Destiny, Bungie questa volta arriva ai nastri di partenza con un’idea ben chiara in testa e con la voglia di sfruttare l’universo narrativo di Destiny fino in fondo. La campagna di questo seguito è infatti, a differenza di quella del suo predecessore, epica, interessante e divertente, piena di cose da fare e tra l’altro non manca nemmeno di colpi di scena.

Senza spoilerare troppo, il viaggiatore è stato imprigionato dalla Legione Rossa, capitanata da Ghaul, un cattivo carismatico e che, finalmente, riesce a farsi odiare al punto giusto. L’inizio dell’avventura ci vede decisamente svantaggiati, con le mura della città che cadono sotto i colpi dell’armata nemica e i nostri eroi che sembrano sul punto di essere distrutti dalla cieca furia degli avversari. Spetta conta una volta a noi, con l’aiuto dei nostri amici e compagni d’arme, rimettere le cose a posto, e il primo passo che dobbiamo fare è quello di scegliere la nostra classe di appartenenza, selezionabile tra tre opzioni: Titano, Cacciatore e Stregone e la nostra razza e il nostro cacciatore sarà così pronto a combattere in men che non si dica.

Dovremo inoltre dire addio ai nostri poteri perché la luce sembra aver abbandonato i Guardiani. Insomma l’incipit narrativo di Destiny 2 è decisamente esaltante, abbiamo un vero cattivo da combattere, la sensazione di distruzione intorno a noi è fortissima e dobbiamo lottare per ottenere ciò che abbiamo perso, epicità sotto tutti i punti di vista! Diciamolo subito, Destiny 2 è godibile (e parecchio) anche in solitaria, non avrete necessariamente bisogno di amici per potervi divertire con il nuovo sparatutto di Bungie, certo i raid di alto livello e in genere l’end-game per essere fruito al meglio va giocato in compagnia ma nulla vi vieta di scorrazzare liberamente per le varie mappe e partecipare agli eventi pubblici, crescere in reputazione per i vari personaggi e recuperare così dell’equipaggiamento leggendario.

Destiny 2 dal punto di vista contenutistico parte sicuramente meglio del predecessore e sopratutto Bungie ha già pianificato aggiornamenti e nuove attività per i giocatori oltre il livello 20, il level cap di questo nuovo capitolo è momentaneamente il livello 20, non esiste più il livello di luce ma abbiamo il livello di potere con cap a 350. 
 

Sono un ragazzo semplice, sparo e mi diverto

Destiny 2 rappresenta la summa di tutta l’esperienza di Bungie nel settore degli FPS, in Destiny 2 si respira una grande aria di Halo, per certi versi in misura anche maggiore rispetto al suo predecessore. Il gameplay è frenetico ma consente al giocatore di prendersi un minimo di tempo per pianificare la situazione, trovare i ripari e, per i più fortunati, magari cambiare l’equip al volo.

Approposito di equipaggiamento, Destiny 2 vi permette di avere tre slot per le armi, come accadeva nel primo, ognuno di questi ha proiettili diversi, sotto questo punto di vista le cose sono cambiate leggermente sopratutto nelle tipologie associate ai vari slot, ora nelle armi potenti sono inclusi anche i fucili a pompa e quelli di precisione ad esempio, per il resto il meccanismo è lo stesso del precedente capitolo: possiamo passare rapidamente tra le tre armi con la semplice pressione di un tasto.

Interessante il sistema di sottoclassi e di come possono essere sbloccate, ogni volta che troviamo una reliquia per sbloccarla dobbiamo eseguire particolari azioni (in genere eliminare un numero prefissato di avversari nella zona di ritrovamento), una volta raccolta abbastanza esperienza si sbloccherà una quest che ci permetterà di attivare la reliquia e sbloccare quindi la relativa sottoclasse e il suo skill tree. Possiamo avere una solo classe o sottoclasse attiva alla volta, ma possiamo decidere di investire i nostri punti esperienza in quella che preferiamo indistintamente. Anche la crescita del nostro personaggio risulta naturale, missione dopo missione e drop dopo drop il nostro equipaggiamento migliorerà, non è nemmeno necessario dedicarsi esclusivamente al pve per cercare di portarsi a casa dell’equip leggendaria, possiamo sempre optare per le sfide nel crogiolo e dedicarci anima e corpo al pvp.

Insomma Destiny 2 offre già una serie di contenuti interessanti, sono già previste delle espansioni che verranno rilasciate nei prossimi mesi e Bungie si è già impegnata a riempire un calendario fitto di appuntamenti per i giocatori, tra modalità Cala Notte, assalti e missioni pubbliche c’è di che divertirsi.
 

Anche l’occhio vuole la sua parte 

Dal punto di vista grafico e artistico Destiny 2 si presenta con un impatto visivo e scenico di tutto rispetto, la direzione artistica del titolo Bungie è di assoluto spessore. A differenza del primo Destiny il team si è dedicato maggiormente a concretizzare e a valorizzare la loro del titolo già di per se enorme e dettagliata ma un po’ “nascosta” nella precedente produzione.

Destiny 2 mette invece in chiaro sin da subito le sue intenzioni e la voglia di rendere il giocatore ancora più partecipe di un mondo pulsante, in rovina e in cui si è potenzialmente braccati in ogni luogo. E’ proprio questo senso di appartenenza ad un gruppo di sopravvissuti e la voglia di ribaltare la situazione che fa da motore emotivo a tutto il gioco.

A livello tecnico Destiny 2 si presenta come un gioco godibilissimo e il motore grafico riesce a tenere l’azione costante sui 30 fps, durante le nostre partite non abbiamo notato rallentamenti o freeze e questa è una questione importantissima vista la natura multiplayer del titolo. Anche se infatti volete affrontare Destiny 2 in single player giocherete sempre collegati sui server di Activision, tra le altre cose questo implica che non potrete mettere in pausa, o meglio, che se anche mettete il gioco il pausa tutto intorno a voi continuerà a “vivere” quindi potreste, ad esempio, essere bersaglio di avversari.

Questo concetto si estende anche durante il controllo del vostro inventario o mentre deciderete dove piazzare il punticino ottenuto col nuovo livello. La colonna sonora si attesta ancora su livelli altissimi proponendo una serie di motivi epici e fortemente emozionali che vi terranno piacevolmente compagnia durante tutta l’avventura. Sempre parlando di sonoro vi segnaliamo che Destiny 2 è completamente tradotto in italiano, compreso il doppiaggio, doppiaggio per altro di ottima fattura. Va spesa una parola in particolare per i filmati di intermezzo tra una missione e l’altra che ci raccontano la storia e l’avanzamento degli eventi in modo magistrale, le interpretazioni virtuali dei protagonisti sono di tutto rispetto e anche questo aspetto riesce a dare ulteriore epicità a tutto il pacchetto.

Essendo un titolo concentrato sul multiplayer non possiamo non parlare di netcode e di ottimizzazione delle comunicazioni e anche su questo versante i server di Activision sembrano aver retto bene ai numerosi utenti e Bungie sembra aver fatto un’ottimo lavoro anche in questo campo (anche se era abbastanza scontato visto l’enorme esperienza accumulata tra i vari Halo e il precedente Destiny).