L'Oscurità è arrivata
Bungie, preso il pieno controllo della sua creatura prosegue per la sua strada:
Destiny 2 si presenta con la seconda grande espansione dopo che gli sviluppatori di Bellevue hanno ripreso le redine del brand. Questa nuova espansione si propone come un vero e proprio punto di svolta: cambiano le ambientazioni e meccaniche a cui siamo abituate da tanto tempo nonostate stravolte o sono del tutto scomparse. Scoprite insieme a noi cosa ha portato questa nuova espansione nella nostra
recensione di Destiny 2: Oltre la Luce per XBOX One.
La trama di Destiny 2: Oltre la Luce
Parlare della trama di
Destiny 2: Oltre la Luce è complesso, è complesso perchè complesso è il mondo di gioco, la sua lore, le sue radici. Destiny è un progetto che nasce nel
2014, sei anni fa, nasce come un
game as a service presentando un mondo interessante e profondo dove si intravedevano delle grandi potenzialità ma l'espressione delle stesse non era completamente compiuta. Nel 2017 è poi arrivato il secondo capitolo (qui potete leggere la nostra
recensione di Destiny 2 per XBOX One), il racconto continuava e i ragazzi di
Bungie hanno cercato di approfondire ulteriormente la lore e il racconto alla base del titolo.
Oltre la Luce porta l'
Oscurità vicino ai Guardiani e lo fa sconvolgendo il mondo di Destiny come mai prima d'ora. La trama di Destiny 2: Oltre la Luce accompagna i giocatori in una serie di missioni che li vedono fronteggiare la potente e sibillina
Eramis. E' interessante notare come, soprattutto questa volta, Destiny cerchi di mettere i giocatori davanti ad una serie di scelte, scelte che non hanno mai contorni definiti, dove scegliere tra "bene e male" non è così facile e chiaro. Lo stesso villain di questa nuova espansione ha delle motivazioni che la spingono ad essere quello che è ed a fare quello che fa. Il conto aperto che Eramis ha col viaggiatore è comprensibile, quasi "umano" per certi punti di vista.
Al netto delle vicende e delle missioni che portano il giocatore in giro per il Sistema Solare a mettere piede su posti conosciuti (come il mitico Cosmodromo) a luoghi inediti come Europa e i suoi freddi ghiacci, Destiny 2 riesce ancora a dimostrare la forza del suo mondo e della sua epica, la potenza di una lore e di un background da Space Opera davvero raro (non solo nel mondo videoludico). Se vi state chiedendo quante ore vi terrà impegnati Oltre La Luce, sappiate che la durata è molto simile alla campagna dei
Rinnegati. Esattamente come le precedenti espansioni anche
Destiny 2: Oltre la Luce è localizzato in italiano (e la localizzazione è davvero di ottimo livello).
Il gameplay di Destiny 2: Oltre la Luce
Destiny 2 è un titolo che, in fondo, ha sempre avuto due cuori: da una parte una componente narrativa quasi da titolo single player dove la lore del mondo di gioco veste un ruolo di primaria importanza e dall'altra un gameplay che deve sapere tenere incollati i giocatori a questo mondo ben oltre la conclusione della campagna. I contenuti in end-game sono spesso un problema dei
games as a service (anche il recente
Marvel's Avengers soffre proprio di problemi all'end-game) e i ragazzi di
Bungie hanno dovuto affrontare una situazione davvero critica per il loro titolo: le sue dimensioni. Oltre la Luce porta in dote una drastica diminuzione delle "cose da fare", di alcune location e di alcuni raid che hanno fatto la storia stessa del titolo: gli sviluppatori hanno dovuto compiere una scelta coraggiosa e l'hanno fatto.
I ragazzi di Bungie hanno dovuto scegliere se sacrificare il numero dei contenuti e "raggruppare" la community o se rischiare di frammentarla ulteriormente
L'Oscurità ha portato nel sistema solare non solo la Stasi e tutte le sue sfumature di gameplay, la nuova classe una serie di armamentari nuovi, ma ha anche portato via tanto: quattro location sono state completamente spazzate via, ed erano location a cui i giocatori erano affezionati, parliamo di Marte, Titano, Mercurio e Io. Insieme a loro se ne sono andati interi pezzi della componente PvP del gioco, raid e vere e proprie mappe e che
Destiny 2: Oltre la Luce soffra di queste mancanze è evidente. La scelta degli sviluppatori è stata quella di fare una sorta di tabula rasa (scelta molto rischiosa) ma che se darà i suoi frutti offrirà un mondo di gioco più denso e più attivo, sicuramente meno dispersivo. Di questa scelta
non saranno felici neppure i giocatori che hanno pagato per avere quei contenuti e che ora non sono più disponibili, così di punto in bianco, ma di fatto anche questo fa parte del gioco (non stiamo difendendo Bungie per le sue scelte ma nei titoli a mondi persistenti le scelte degli sviluppatori influenzano completamente il mondo di gioco).
La Stasi, primo potere dell'Oscurità che i Guardiani potranno finalmente possedere e padroneggiare permette di approfondire ulteriormente le build esistenti arricchendoli e crearne di nuove. La possibilità di bloccare gli avversari col nuovo potere offre un grosso vantaggio nel PvE ma di contro tende a rompere un po' gli equilibri (già piuttosto delicati) del PvP ed è lampante come la luce del Sole che
Bungie debba lavorare molto per bilanciare il tutto. Destiny 2: Oltre la Luce è una sorta di trampolino di lancio per il futuro di Destiny e scopriremo solo tra qualche mese se le scelte di Bungie sono state vincenti o meno.
L'arte e la tecnica di Destiny 2: Oltre la Luce
Cosa si può dire della componente artistica e stilistica di
Destiny 2 che non sia già stato detto? Beh davvero poco, l'ultima espansione dell'universo di Destiny si incastra perfettamente in un universo estremamente caratterizzato, ricco di lore e dettagli. La direzione artistica non stravolge il mondo di gioco ma lo declina nella nuova situazione del mondo di gioco, l'introduzione di Europa porta i giocatori in una inedita luna ghiacciata dando un'altra volta risalto alle capacità artistiche del team di sviluppo.
Se
artisticamente Destiny 2: Oltre la Luce non soffre minimamente il peso dell'età sotto il profilo tecnico il titolo di Bungie comincia a mostrare i primi segni di invecchiamento. Anche senza scomodare i titoli in sviluppo per
Playstation 5 e
XBOX Series X che mostrano il vero e proprio salto generazionale in corso, il motore grafico di Destiny 2 risultata a tratti inadeguato. Dobbiamo dire di non aver riscontrato rallentamenti o problemi durante le nostre partite su
XBOX One X e l'aspetto generale del titolo è sempre ottimo ma qualche dettaglio in più non avrebbe guastato, alcuni ambienti ci sono sembrati anche un po' piatti e spogli.
Molto buono il comparto sonoro che accompagna il giocatore con una colonna sonora perfettamente adatta al contesto e mai invadente. Buone anche le campionature e gli effetti sonori.