Un piccolo sogno: nani spaziali
I nani sono una delle razze più amate e controverse degli universi fantasy.
Barbuti, grandi bevitori di birra, solitamente scontrosi e chiusi questa razza ha, da sempre, costruito la sua fortuna sui metalli preziosi all'interno delle loro fortezze dentro le montagne. Sarebbe spettacolare vederli all'opera nello spazio vero? Ed ecco arrivare i ragazzi di
Ghost Ship Games ad esaudire i vostri desideri: seguiteci nella
recensione di Deep Rock Galactic per XBOX One.
La trama di Deep Rock Galactic
Deep Rock Galactic è un titolo che non fa della trama una colonna portate della produzione, anzi, ad onor del vero il gioco sviluppato dai ragazzi di
Ghost Ship Games utilizza la trama come un pretesto più che come una vera e propria opportunità. Non c'è niente di male in questo, sia chiaro, soprattutto quando si parla di un titolo sviluppato prevalentemente per essere giocato in cooperativa. Al netto di questa nostra breve introduzione, un incipit che motiva la nostra presenza sul pianeta
Hoxxes IV c'è e noi siamo qui per raccontarvela.
L'oro, i minerali preziosi e tutte quelle cose che luccicano hanno, da sempre, suscitato un grandissimo interesse per l'umanità tutta: pensate alla corsa all'oro del selvaggio west o ai fantastici gioielli che venivano prodotti alla corte dei re francesi e via di questo passo. Bene,
Deep Rock Galactic non è però un libro di storia e ci catapulta, anzi, in un universo decisamente diverso da quello in cui abitiamo oggi e ci mette nei panni di un nano, un nano spaziale. Anche nel futuro immaginato dai ragazzi di
Ghost Ship Games i metalli preziosi sono una merce di scambio sempre ben voluta e la scoperta di un nuovo pianeta letteralmente ricolmante di tali bellezze ha destato l'interesse di diversi personaggi nel cosmo.
Ed è qui che entriamo in gioco noi, avidi nani chiamati a scendere nelle profondità di
Hoxxes IV e fare quello che sappiamo fare meglio: scavare ed eliminare mostri senza farci troppi scrupoli. Ecco che, in compagnia di altri impavidi, bassi, eroi ci lanciamo in questo sporco lavoro tra birra, mostri da eliminare e pietre preziose da recuperare. Le varie missioni in single player risultano abbastanza noiose, un po' tutte uguali fra loro, ma il discorso cambia radicalmente quando affrontiamo le
missioni in cooperativa in compagnia di uno o più amici.
Il gameplay di Deep Rock Galactic
Le
meccaniche di gameplay di Deep Rock Galactic sono molto semplici, e forse proprio per questo, così efficaci. All'inizio di ogni partita siamo chiamati a scegliere il nostro nano tra una delle classi presenti nel gioco.
Deep Rock Galactic offre al giocatore la possibilità di scegliere tra
Trivellatore,
Ingegnere,
Artigliere ed
Esploratore. Ognuna di queste classi è pensata per apportare un elemento indispensabile alla buona riuscita della missione. Grazie all'Esploratore potremo esplorare ed illuminare le gallerie e le grotte, l'Ingegnere aiuterà il gruppo nella costruzione di torrette difensive ed altre strutture, il Trivellatore sarà in grado di perforare anche la roccia più resistente e l'Artigliere potrà coprire le spalle ai propri compagni in modo decisamente degno di tale nome.
Ogni missione che ci viene affidata ha un grado di difficoltà e proprio da questo grado di difficoltà dipenderà il bottino finale. Le missioni solitamente ci chiedono di recuperare determinati oggetti, oppure (più spesso) di raccogliere una determinata quantità di un determinato materiale e via di questo passo. Una volta che ci troviamo sul campo di battaglia (se così si può chiamare), armati della nostra piccozza futuristica possiamo letteralmente sfasciare ogni singolo centimetro di roccia che blocca il nostro cammino. Si avete letto bene: possiamo spaccare tutto quello che vediamo,
i livelli sono completamente distrittuttibili. E' proprio sulla distruttibilità ambientale che
Deep Rock Galactic si distanzia dalle altre produzioni "cooperative", qui la strada ve la dovete fare da soli e cosa si annida dietro quella parete rocciosa lo scoprirete solo buttandola giù.
Ovviamente non poteva mancare tutta la
componente di crescita e personalizzazione del personaggio e Deep Rock Galactic da questo punto di vista lascia ampie possibilità di manovra alla vostra fantasia. Potrete equipaggiare il vostro nano con elementi sempre più potenti e lo vedrete crescere a suon di boccali di birra ed esperienza guadagnata. Pad alla mano,
Deep Rock Galactic si è dimostrato sempre reattivo e nelle nostre partite su
XBOX One X il sistema di controllo ci è sembrato decisamente eccellente.
L'arte e la tecnica di Deep Rock Galactic
Anche sotto il profilo artistico e tecnico i ragazzi di
Ghost Ship Games hanno svolto un ottimo lavoro:
Deep Rock Galactic è bello da vedere e, al contempo leggero e riconoscibile. Sotto il profilo artistico
Deep Rock Galactic è un titolo che fa largo uso della grafica low poly (almeno all'apparenza) e riesce a rendere le profondità del pianeta
Hoxxes IV decisamente bene. Per certi versi scavare la nuda roccia ci ha ricordato
Astroneer anche se qui la "fisicità" della piccozza fa sentire molto di più il contraccolpo.
Se vi aspettate scenari fantastici o scorci paradisiaci non siete propriamente sul titolo giusto, le varie grotte di Hoxxes IV e i suoi biomi sono si particolari ma non propriamente esaltanti da vedere, anche perchè, diciamocela tutta, il bello del titolo e la componente principale della parte tecnica sta nella
distruttibilità ambientale. Poter distruggere praticamente ogni singola parete che vedrete, o scavare delle buche sotto di voi (o sopra!) vi renderà una sensazione di libertà che difficilmente troverete in altri titoli: insomma un po' come succede in
Minecraft.
Buona anche la componente sonora e, sotto il profilo tecnico possiamo solo aggiungere che durante le nostre partite sia il netcode che la solidità generale dell'engine ci hanno saputo regalare esperienze interessanti e stress-free.