Dead Rising... sono passati quasi vent'anni
Sembra l'altro ieri quando, nel lontano 2006,
CAPCOM presentava uno dei titoli di lancio della nuova console di casa Microsoft (
XBOX 360 ndr.):
Dead Rising. L'action dello sviluppatore giapponese si era dimostrato il classico titolo spartiacque tra la passata e la "nuova" generazione di console. Il numero degli zombie a schermo aveva lasciato a bocca aperta ben più di un videogiocatore e la struttura di gioco rendeva necessaria e imprescindibile la potenza dell'allora nuova console di Seattle. Dead Rising vide poi seguiti e porting su altre piattaforme ma, almeno dal nostro punto di vista, nessuna produzione successiva riuscì a riproporre quel particolare mix di gameplay, tensione e raffinatezza tecnica che presentava il primo
Dead Rising.
Oggi però non siamo qui per parlarvi del capitolo originale ma della sua versione rimasterizzata (
o forse sarebbe meglio dire remake? ndr.) uscita da pochi giorni su PC e console:
Dead Rising Deluxe Remaster. Grazie ad un codice review gentilmente messoci a disposizione da CAPCOM abbiamo avuto modo di tornare a Willamette e vogliamo raccontarci come è andata la nostra nuova avventura nei panni di Frank West. Se siete curiosi di sapere il nostro parare continuate a leggere la nostra
recensione di Dead Rising Deluxe Remaster per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Dead Rising Deluxe Remaster
Nel 2006,
Dead Rising si fece subito notare per il suo approccio eccentrico e frenetico al genere degli zombie. La trama segue
Frank West, un fotoreporter freelance, che si trova intrappolato in un centro commerciale infestato da zombie. Mentre cerca di scoprire le origini dell’epidemia, Frank deve affrontare una serie di psicopatici, sopravvissuti squilibrati e un esercito di non morti che occupano ogni angolo del
Willamette Mall.
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Il punto di forza di
Dead Rising non è tanto la profondità della sua narrativa, quanto piuttosto l’eccentricità delle situazioni in cui si trova Frank. Le interazioni con i personaggi secondari e i boss, spesso caricature di archetipi americani, aggiungono un tocco comico e tragico che ben si sposa con l’atmosfera grottesca del gioco. Nel remaster, queste dinamiche narrative sono rimaste intatte, permettendo ai nuovi giocatori di vivere l’assurdità della storia con il giusto mix di serietà e humor.
Nonostante l’approccio ironico e la varietà di eventi che si svolgono nel centro commerciale, la storia principale non offre colpi di scena sorprendenti. Anche in questa nuova versione rimasterizzata, chi ha già giocato al Dead Rising originale potrebbe trovare la trama piuttosto lineare, soprattutto se confrontata con i titoli moderni che offrono narrazioni più complesse e ramificate. Ma è proprio nella sua semplicità che Dead Rising trova il suo fascino: è un gioco che non si prende mai troppo sul serio. Prima di passare a parlare del gameplay vogliamo ricordarvi che
Dead Rising Deluxe Remaster è completamente localizzato in italiano, sia per quanto riguarda i testi a video che per il doppiaggio.
Il gameplay di Dead Rising Deluxe Remaster
Ok, abbiamo visto che la componente narrativa, seppur atipica, non è certamente la chiave di volta della produzione, Dead Rising (
sia nella sua versione originale che in questa remaster ndr.) si fa notare più per il suo folle gameplay che non per la storia e in se e per se. Il
gameplay di Dead Rising Deluxe Remaster rappresenta il cuore pulsante dell’esperienza, ed è qui che
CAPCOM ha fatto i miglioramenti più evidenti rispetto all’originale. Il combattimento rimane fedele alla formula di base, ma l’introduzione di controlli modernizzati ha reso il movimento di Frank più fluido e intuitivo, permettendo ai giocatori di muoversi mentre mirano, una feature assente nell’originale e molto richiesta dai fan. Questo semplice aggiornamento rende il combattimento con le armi da fuoco molto più godibile, senza compromettere l’esperienza classica del gioco.
Dead Rising Deluxe Remaster dimostra come piccole migliorie e qualità della vita apportate al gameplay possano rendere un gioco con quasi vent'anni sulle spalle godibilissimo anche oggi.
Un’altra gradita novità è l’introduzione dell’
autosalvataggio, che
elimina la frustrazione legata al vecchio sistema di salvataggio manuale nei bagni del centro commerciale. Anche il sistema di durabilità delle armi è stato migliorato: ora gli oggetti come mazze da baseball e mazze da golf durano di più, riducendo il bisogno di cercare continuamente nuove armi durante le battaglie. Ciò offre ai giocatori una maggiore libertà di godersi l’azione senza interruzioni costanti.
Anche l’intelligenza artificiale dei
sopravvissuti, pur migliorata, rimane ancora problematica. I personaggi secondari che Frank deve salvare spesso si comportano in modo irrazionale, mettendosi in pericolo inutilmente e rendendo alcune missioni di salvataggio frustranti. Questo è un problema che affliggeva l’originale e che, sebbene attenuato, non è stato completamente risolto nel remaster. Ottimo anche il feedback su Frank, i controlli sono reattivi e durante le nostre partite su
Steam Deck abbiamo trovato il titolo perfetto per essere giocato in mobilità.
L'arte e la tecnica di Dead Rising Deluxe Remaster
Grazie all’uso del motore grafico
RE Engine, lo stesso utilizzato nei remake di
Resident Evil 2 e
Resident Evil 4, Dead Rising Deluxe Remaster ha subito un notevole aggiornamento visivo. Le texture, l’illuminazione e le animazioni sono stati tutti migliorati, conferendo al centro commerciale di
Willamette un aspetto più dettagliato e realistico. Questo aggiornamento grafico non solo rende il gioco più moderno, ma esalta anche la quantità incredibile di zombie su schermo, creando un senso di caos ancora più immersivo.
Dal punto di vista tecnico, il gioco si mantiene stabile con un frame rate solido. Abbiamo giocato a
Dead Rising Deluxe Remaster su Steam Deck e possiamo dire che già con le impostazioni consigliate dal gioco la resa estetica è assolutamente di livello, soprattutto se si considera che si sta giocando su un handheld. Ovviamente su PC più performanti la grafica riesce ad essere ancora più impressionante e la resa generale del titolo aumenta ulteriormente.
Molto buona la componente sonora che riesce ad immergere perfettamente il giocatore nel centro di commerciale di Willamette in modo decisamente convincente. Bene anche la colonna sonora che fa il suo sporco dovere, così come il doppiaggio che arricchisce notevolmente l'esperienza complessiva.