Che diletto, sparo e affetto, sparo e affetto!
Inutile girarci tanto intorno, gli action game 2D sono un genere che fa sempre breccia nel cuore degli appassionati di videogiochi. Che si parli dei grandi classici come
Captain Commando o di titoli più recenti come
Super Crush KO è sempre facile divertirsi con questo gameplay evergreen. Oggi parliamo di una produzione indipendente che ha saputo attirare la nostra attenzione e, seppur non scevra da difetti ha saputo divertirci: stiamo parlando di
Dead or School. Se volete saperne di più seguiteci nella recensione dell'ultimo titolo sviluppato dai ragazzi di
Studio Nanafushi.
La trama di Dead Or School
Gli umani hanno perso, la guerra, la propria casa e la libertà. Sono passati quasi ottant'anni dalla guerra tra uomini e mutanti che vide i primi dover cedere di fronte alla prorompente potenza dei secondi.
Hisako non ha mai visto la superficie, la sua casa e quella delle sue amiche, dei suoi familiari è sotto il suolo, all'interno della rete metropolitana di Tokyo, una vita completamente diversa da quella che i suoi nonni avevano vissuto. Sono tre le generazioni obbligate a stare sotto terra e ormai sembra impossibile tenere i più giovani nella metropolitana, un po' per il rischio di sovraffollamento e un po' perchè la voglia di libertà e di conoscenza che alberga nell'uomo chiede a gran voce di poter avere di più.
Hisako, la protagonista della
trama di Dead Or School è una ragazzina come tante altre, una ragazza che vuole vedere la luce del sole, che vuole la libertà che la sua giovane età esige. La nonna, che ha vissuto i tempi in cui la razza umana era padrona del mondo di superficie, pur non ricordando completamente com'era quella vita, non vuole che sua nipote viva la sua esistenza in cattività sotto terra così decide di assecondare le insistenti richieste della nipote. Il regalo per Hisako da parte dell'anziana donna è una divisa scolastica e una vecchia katana, le uniche due armi in grado di proteggere la piccola nipote pronta a salire verso la superficie a costo di incrociare le armi con migliaia e migliaia di mutanti.
E' questo l'incipit che attende i giocatori di
Dead Or School,
una trama non certo originale ma ben raccontata che riesce a regalare anche interessanti colpi di scena, scelte morali e personali al giocatore. La presenza di diverse fazioni rende il mondo di gioco profondo e credibile (soprattutto se ci ricordiamo che stiamo parlando di action 2D completamente votato all'azione più che alla narrativa).
Peccato per la mancanza della lingua italiana che obbliga i meno anglofoni a tenere a portata di mano un dizionario.
Il gameplay di Dead Or School
Sotto il profilo narrativo, tutto sommato, l'
opera dei ragazzi di Studio Nanafushi è riuscita a convincerci e dando un occhio al gameplay invece? Gli sviluppatori sono riusciti a creare qualcosa di interessante? Beh decisamente si,
Dead Or School è un action game in 2D dalle meccaniche solide e che creano anche una certa dipendenza. Si perchè una volta che impugnerete tra le mani il vostro
Nintendo Switch e comincerete a farvi largo tra gli avversari vi renderete conto che Dead Or School non è solo un loop continuo di spara e affetta ma tra quest, esplorazione e segreti il titolo saprà conquistarvi.
Le meccaniche legate al combattimento sono implementate molto bene,
Hisako risponde perfettamente ai vostri comandi e, al netto di qualche rallentamento di troppo, il gameplay scorre fluido tra un livello e l'altro. Il design dei livelli è studiato bene, così come la loro interconnessione e anche il dover tornare in ambienti già visti non è mai noioso perchè avremo sempre del loot da recuperare per far crescere ulteriormente la nostra super eroina.
Il sistema di quest (diviso per fazioni) vi obbligherà a prendere delle scelta, ma questo non fa che aumentare la già ottima longevità e la voglia di scoprire parti di storia e di lore che altrimenti rimarrebbero nascoste. Non mancano i potenziamenti alle vostre armi e il numero e la posizione dei checkpoint ci è sembrata ben studiata e questo è un elemento fondamentale per una produzione di questo tipo. Insomma
Dead Or School è giocabilissimo, il gameplay pad alla mano è immediato e il titolo si presta bene anche a sessioni "mordi e fuggi".
L'arte e la tecnica di Dead Or School
E anche sotto il profilo artistico il titolo pubblicato da
Marvellous ci ha conquistato, il tratto dei personaggi è di ottima fattura (forse gli sviluppatori hanno spinto un po' troppo sul design e sulle curve di protagonista e comprimari, ma senza mai scendere eccessivamente nel volgare).
Dead or School è un gioco dal design ispirato seppur l'ambientazione non sia decisamente nuova o originale.
Sotto il profilo tecnico invece
Dead or School presta il fianco ad un'ottimizzazione non propriamente eccellente. Se giocate in mobilità infatti noterete spesso dei rallentamenti (soprattutto quando lo schermo si riempi di avversari), di contro però il titolo ne guadagna in pulizia grafica.
La nostra prova della versione Switch tutto sommato si è dimostrata priva di grossi bug o incidenti, certo i rallentamenti rischiano di spezzare un po' il ritmo ma, alla fine, ci siamo anche un po' abituati. Collegando invece la console al dock le cose migliorano sotto il profilo prestazionale ma il titolo perde in qualità visiva.
Buona la colonna sonora e gli effetti audio, niente che possa aspirare ad un disco d'oro ma va bene così.