Galaxy, Galaxy, Galaxy
Nello spazio profondo nessuno ti può sentire urlare, deve essere questo quello che hanno pensato gli sviluppatori di
Dead Effect 2, il nuovo FPS di
BadFly Interactive ci porta nelle profondità del cosmo, in un viaggio da cui potremo non fare più ritorno.
Il nome del gioco ricorda due grandi brand che hanno dato molto alla storia del videogioco degli ultimi anni
Dead Space e
Mass Effect, dai due titolo sopracitati il gioco prende però solo spunto per il nome, c'è infatti un abisso tra i tre titoli, ma andiamo con ordine e vediamo di capire cosa è andato bene e cosa no nella nostra recensione di
Dead Effect 2.
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Zombie, astronavi ed esperimenti
L'anno appena trascorso è stato importante per il genere degli FPS, nei passati 365 giorni sono infatti usciti titoloni del calibro di
Doom,
Overwatch,
Battlefield 1,
Titanfall 2 e
Call Of Duty Infinite Warfare, solo per citare i primi giochi che mi vengono in mente. Insomma un anno decisamente florido per il genere.
Ecco
Dead Effect 2 non ha molto da spartire con i titoli appena citati, i due mondi non sono paragonabili e, al netto delle polemiche di qualche tempo fa (se guardate il video spiego bene a cosa mi riferisco), dobbiamo analizzare il gioco per quello che è.
Cominciamo subito col dire che
Dead Effect 2 è un FPS onesto, discreto che diverte ma che non eccelle, è un titolo indie prodotto da un piccolo studio di sviluppo e paragonarlo ad un tripla A è inutile oltre che insensato.
A inizio gioco ci viene chiesto di scegliere che personaggio impersonare, la scelta influenza in parte il gameplay del gioco senza stravolgerne le basi. La storia è abbastanza lineare e semplice, degli scienziati presenti sull'ESS Meridian (l'astronave che fa da background all'avventura) esagerano con gli esperimenti e riportano in vita zombie e mostri di varia natura e genere. Tocca quindi a noi (con l'aiuto di altri compagni presenti sul posto), fare gli eroi della situazione e sistemare le cose una volta per tutte con necessaria violenza.
Gli spari sopra
Dead Effect 2 è un FPS che mostra un gameplay molto classico, la struttura di gioco è organizzata a livelli e ci viene chiesto di proseguire livello dopo livello fino allo scontro finale.
La scelta iniziale del protagonista, che mette a disposizione tre tipi di protagonisti, permette al giocatore di variare il suo gameplay e il suo approccio al gioco anche se non completamente. Selezionare una tipologia o l'altra cambia il mondo in cui possiamo affrontare un avversario, ma non il modo in cui affronteremo l'intero livello visto che il design degli stessi è abbastanza lineare e che non ci sono possibilità di modificare il percorso che porta dal punto A al punto B.
L'intelligenza artificiale degli avversari è nella media per i giochi del genere, i nemici sono sufficientemente agguerriti ma
Dead Effect 2 non verrà certo ricordato per l'IA dei suoi bot.
Interessante invece il sistema di crescita del personaggio che è stato introdotto nel gioco. Anche il sistema di loot è ben strutturato e permette di trovare vari equipaggiamenti differenziati in livelli di rarità. L'introduzione di questi elementi "simil-RPG" rende il gameplay più profondo e permette una buona evoluzione del protagonista
Hey, Doom 3, esci da li!
Graficamente parlando il lavoro svolto da
BadFly Interactive è buono, l'utilizzo del motore grafico
Unity ha permesso al team di sviluppo di proporre una resa grafica accettabile senza dover scrivere un motore grafico da zero, inoltre uno dei punti forti di Unity è la sua portabilità,
Dead Effect 2 è infatti disponibile per praticamene tutte le piattaforme, lo troviamo sia su
PC che su
XBOX One (versione da noi provata) e
Playstation 4 oltre che su
Android e
iOS.
L'impatto del titolo sulle diverse piattaforme è, ovviamente, molto diverso, il sentore che il gioco non sfrutti tutte le potenzialità delle console dell'attuale generazione o del PC c'è ed è confermato, ma su mobile le cose cambiano radicalmente. Vedere girare
Dead Effect 2 sul vostro smartphone e sulla vostra tv di casa crea reazioni decisamente diverse.
Buoni i modelli poligonali utilizzati così come le animazioni, riassumendo possiamo dire che l'aspetto grafico di
Dead Effect 2 non sarà ricordato come una pietra miliare ma si difende bene, anche dal punto di vista di illuminazione ed effetti particellari.
L'art direction del titolo non è particolarmente ispirata e presenta svariati clichè, il design dei livelli è spesso abbastanza lineare e il livello di dettaglio degli stessi è nella media.
Dal punto di vista del sonoro e degli effetti il titolo non verrà probabilmente nominato ai Game of The Year ma svolge il suo compito onestamente.