Un tuffo indietro nella storia
Eccoci oggi a parlare di
Darksiders Genesis (e nella fattispecie della versione console del titolo
THQ Nordic e
Airship Syndacate) e dell'avventura che vede co-protagonista l'ultimo cavaliere che tanto volevamo conoscere:
Conflitto.
Darksiders Genesis mette infatti al centro della scena
Guerra e
Conflitto mettendo in pausa (se così si può dire)
Morte e
Furia e facendo ripartire il brand dal principio. La trama del titolo infatti narra di vicende antecedenti il primo Darksiders e questo ha dato, con tutta probabilità, molta più libertà decisionale a
Joe Madureira e ai ragazzi di
Airship Syndacate. Ma ora bando alle ciance, se siete pronti a tuffarvi nell'eterno scontro tra inferno e paradiso in compagnia dei Quattro Cavalieri seguiteci nella nostra
recensione di Darksiders Genesis per XBOX One.
La trama di Darksiders Genesis
Prima di parlare della trama di
Darksiders Genesis conviene fare subito un appunto: la componente narrativa del titolo
Airship Syndacate è la parte più debole di tutta la struttura, con questo non vogliamo dire che ci siamo annoiati seguendo le vicende di Guerra e Conflitto (tutt'altro) ma che ci aspettavamo qualcosa di più su questo piano. Se è vero che
Darksiders Genesis è un prequel e che quindi non avrebbe potuto, già per sua definizione, "tirare avanti" la narrazione (ferma praticamente dal primo
Darksiders), è altrettanto vero che ci sarebbe piaciuto avere a che fare con una trama più articolata e magari più ricca di colpi di scena.
Fatta la doverosa premessa buttiamoci a capofitto nella narrazione:
Darksiders Genesis è ambientato parecchio tempo prima del primo capitolo e ci mette nei panni di
Guerra e
Confitto (Conflitto che, per altro, era l'ultimo Cavaliere che mancava all'appello). I due sono stati convocati dal consiglio a fronte di un "piccolo" problema che riguarda (guarda che caso) l'eterno conflitto tra
Inferno e
Paradiso. Sembra infatti che
Lucifero stia architettando l'ennesimo piano per sbilanciare le sorti del creato a suo favore. I nostri eroi dovranno quindi stringere una scomodo alleanza col demone
Samael ed esaudire i desideri di equilibrio del
Consiglio.
La trama viene raccontata ai giocatori grazie a tavole animate (ottimamente realizzate, ma di questo ne parleremo più avanti) in cui vengono spiegate ai giocatori le dinamiche e gli avanzamenti di trama durante l'avventura. In buona sostanza la trama del titolo serve più da collante tra un livello e l'altro del titolo piuttosto che una struttura portante per la produzione.
Il gameplay di Darksiders Genesis
Se la parte narrativa della produzione
Airship Syndacate e
THQ Nordic non ci ha colpito in maniera particolare, lo stesso non si può dire per il gameplay.
Darksiders Genesis taglia i ponti col passato e presenta una formula ludica completamente differente da quelle dei capitolo precedenti. Non possiamo negarvi che questo repentino cambio di rotta ci aveva lasciato abbastanza perplessi alla presentazione del titolo ma oggi possiamo garantirvi che la scelta fatta dagli sviluppatori si è dimostrata (coraggiosa ma) estremamente azzeccata!
Darksiders Genesis abbandona le meccaniche tipiche degli action in terza persona e si presenta con un gameplay che, a prima vista, ricorda molto da vicino quello di
Diablo III anche se, andando ad analizzare a fondo il gameplay, le similitudini col titolo Blizzard non sono poi così tante, ma andiamo con ordine.
Darksiders Genesis si presenta coma una sorta di hack n' slash a visuale isometrica con una serie di meccaniche da RPG che riescono a donare al titolo una profondità non indifferente. Prima di tutto considerate il fatto che potete giocare il titolo sia in solitaria che in compagnia di un amico (in modalità offline o online), che scegliate l'uno o l'altro approccio non avrete però modifiche nella storia o nel gioco in generale (se non un comune ribilanciamento della difficoltà in coop). Se optate per giocare al titolo in single player potrete passare immediatamente da
Guerra a
Conflitto (e viceversa) tramite la pressione di un tasto e forse è proprio qui il primo ingrediente che rende
Darksiders Genesis così divertente e immediato da giocare. Essendo che i due protagonisti offrono un approccio al combattimento diametralmente opposto (Guerra è particolarmente adatto agli scontri corpo a corpo mentre Conflitto risulta molto più efficace dalla lunga distanza) capite bene che "danzare" tra un personaggio e l'altro si dimostra una scelta necessaria e non meramente stilistica.
I comandi di gioco ci sono sembrati fin da subito ben organizzati e l'utilizzo del pad ben si sposa con questo genere di titoli. I nostri eroi hanno a disposizione, oltre al solito attacco leggero e pesante, anche un attacco speciale e un albero di abilità da potenziare per rendere il combat system più vicino alle esigenze del giocatore. Ma potremmo mai definire "cavalieri" dei combattenti senza cavallo? Certo che no e infatti in
Darksiders Genesis possiamo evocare anche i
due destrieri di Guerra e Conflitto per percorrere più rapidamente le vaste mappe messe a disposizione dal titolo. Parlando di mappe dobbiamo fare i complimenti agli sviluppatori perchè il level design del titolo ci è parso particolarmente ispirato e, soprattutto, ben bilanciato, ricco di fasi platform e fasi più action. Pad alla mano
Darksiders Genesis si presenta come un gioco frenetico e ben bilanciato che strizza l'occhio agli hack 'n slash ma approfondendo il tutto con una componente ruolistica interessante. Dobbiamo anche ricordare che
Darksiders Genesis è completamente localizzato in italiano e, sia per quanto riguarda il doppiaggio che per la traduzione in se, è stato fatto un ottimo lavoro.
L'arte e la tecnica di Darksiders Genesis
Eccoci finalmente a parlare della componente artistica e tecnica del nuovo titolo
Airship Syndacate e
THQ Nordic. Possiamo dire subito una cosa: il ritorno di
Joe Madureira alla guida di un titolo legato a
Darksiders si fa sentire e molto anche. Prima di parlare del titolo in generale dobbiamo fare due considerazioni legate al nuovo co-protagonista della storia:
Conflitto, l'ultimo cavaliere che mancava all'appello è un vero colpo di classe.
Confitto è carismatico, ironico e geniale: il "perfetto" compagno d'avventure per il silenzioso e iracondo
Guerra, è interessante notare come la scrittura che lega i due cavalieri sia stata pensata e strutturata per dare risalto al loro rapporto e alla differenza tra i due caratteri.
Bene, anzi benissimo, dal punto di vista artistico:
Darksiders Genesis riesce a proporre degli ambienti carismatici e perfettamente adatti al contesto in cui si svolgono le avventure di
Guerra e Conflitto. Il design dei protagonisti, dei comprimari e degli avversari è curato tanto quanto il resto della produzione e rivedere
Vulgrim ci ha fatto piacere (per quanto possa far piacere rivedere Vulgrim sia chiaro!). Molto bene anche la scelta delle palette cromatiche così come la realizzazione degli effetti visivi:
Darksiders Genesis è davvero bello da vedere e riesce a regalare colpi d'occhio incantevoli a tratti.
Chiudiamo infine con la componente sonora e prettamente tecnica: anche da questo punto di vista il lavoro svolto da
Airship Syndacate e
Joe Madureira è eccellente: pur con qualche problema di troppo legato alla visuale isometrica a telecamera fissa (in alcuni casi l'azione è risultata coperta da elementi scenici). Durante la nostra prova su
XBOX One X non abbiamo riscontrato problemi di sorta e il titolo è risultato solido anche dal punto di vista del netcode. La modalità cooperativa è stata ben implementata e il titolo è risultato perfettamente giocabile sia in cooperativa offline che online. Chiudiamo con la componente sonora che ben si adatta al contesto e alle atmosfere generali del titolo.