Un fine ottocento alternativo
Uno dei titoli che più ci ha colpito lo scorso anno, se non altro per l'originalità stessa del gioco, è stato, senza ombra di dubbio
Curious Expedition. Il titolo di
Maschinen-Mensch e
Thunderful Publishing aveva attirato la nostra attenzione fin dall'inizio e leggendo la nostra
recensione di Curious Expedition scoprirete rapidamente il perchè. Ad ogni modo oggi siam qui per parlarvi del suo seguito:
Curious Expedition 2, se siete pronti a buttarvi di nuovo nel cuore dell'avventura non vi resta che continuare a leggere la nostra
recensione di Curious Expedition 2 per Nintendo Switch.
La trama di Curious Expedition 2
Curious Expedition 2 inizia mettendoci nei panni di
Victoria Malin,
la direttrice dell'Esposizione Universale nell'anno 1886. L'EXPO di Parigi è affamata di novità e il nostro compito è quello di portare la gloria al nostro paese portando oggetti bizzarri, remoti e, per certi versi, esotici. Il compito non è sicuramente dei più facili ma la fortuna sembra virare a nostro favore e l'apparizione di alcune nuove isole attira la nostra attenzione: nuove isole misteriose = nuovi tesori da scoprire.
È con questo incipit che
Curious Expedition 2 ci propone un tutorial che ci mette nei panni di un sottoposto della Malin, panni che dovremo vestire per tutta la durata dell'avventura (e anche per le run successive). I ragazzi di Maschinen-Mensch hanno sfruttato il prologo a mo' di tutorial ed infatti ci troviamo rapidamente nel pieno dell'azione a cercare tesori per Victoria e per l'Esposizione Universale. Vi diciamo subito che per apprezzare a fondo Curious Expedition 2 dovrete portarlo a termine più volte (e anche in questo caso la natura roguelike del titolo affiora senza timore), con un arco narrativo che, purtroppo, sembrerà seguire un proprio binario piuttosto che mettervi realmente al centro dell'azione.
Non andremo oltre raccontandovi la storia vera e propria per non rovinarvi la sorpresa ma sappiate che vi troverete davanti a colpi di scena e a situazioni decisamente interessanti. Purtroppo non abbiamo buone notizie sul fronte della traduzione visto che
Curious Expedition 2 non è localizzato in italiano e quindi dovrete vedervela con l'inglese.
Il gameplay di Curious Expedition 2
Se avete già giocato a
Curious Expedition saprete più o meno che cosa vi aspetta (se non l'avete fatto invece portatevi avanti leggendo la nostra
recensione di Curious Expedition per Nintendo Switch), ma se siete dei novizi preparatevi perchè probabilmente il gameplay del titolo vi lascerà di stucco. In Curious Expedition 2 il vostro compito sarà quello di organizzare e gestire spedizioni in posti remoti del mondo con l'obiettivo di portare a casa i più straordinari tesori mai esistiti (oltre la vita, sia chiaro).
La casualità gioca un ruolo fondamentale in Curious Expedition 2, un lancio di dadi maldestro potrebbe costarvi molto caro
In Curious Expedition 2 vi troverete a dover gestire sia le missioni che vi consentiranno di guadagnare punti fama e biglietti per l'esposizione di Parigi con i quali potremo potenziare la nostra città e renderle così un grande onore. La trama è divisa in quattro atti, ognuno assimilabile ad un anno di gioco e in quest'anno dovremo organizzare le missioni necessarie ad ottenere fama e prestigio. Parigi fa da hub di gioco e qui avrete modo di gestire la parte più "manageriale" del titolo, organizzando i padiglioni e recuperando personaggi che vi torneranno molto utili nel corso dell'avventura. Come ogni
roguelike che si rispetti, anche
Curious Expedition 2 andrà rigiocato più volte per poter esser apprezzato a fondo, anche perchè lo sblocco di alcune perk e di alcuni elementi arricchisce le run successive.
All'inizio dell'avventura potremo scegliere tra solo due tipologie di avventurieri ma proseguendo nel gioco il numero di perk utilizzabili sale a otto regalando una varietà considerevole al gameplay. In
Curious Expedition 2 ogni missione viene generata casualmente e allo stesso caso è demandato il grosso di quello che succede a video, potrebbe infatti capitarvi di vedere fallita una missione che stava andando a gonfie vele per una ventata di sfortuna improvvisa. Forse a questo punto di vista il titolo poteva essere bilanciato un po' meglio perchè se è vero che in alcuni casi i colpi di fortuna ci hanno (letteralmente) salvato il fondoschiena, in altri le cose sono andate decisamente peggio.
Ciò che plasmerà la vostra partita saranno però le scelte che farete: tornerete a Parigi a mani vuote portando rispetto per gli abitanti dell'isola che stavate esplorando oppure sarete disposti a sacrificare gli indigeni del posto per la vostra fama e gloria personale? Ogni scelta, in qualche modo, influenzerà la missione e quelle successive. Saper prevedere le conseguenze non è sempre facile e proprio per questo, l'unico modo per poter portare a casa la vittoria è quello di provare e riprovare con un trial and error che diventa una parte importante del
gameplay di Curious Expedition 2.
L'arte e la tecnica di Curious Expedition 2
Il balzo tecnico e artistico dal primo Curious Expedition a questo secondo capitolo è notevole e sotto gli occhi di tutti. Curious Expedition 2 mostra un'anima da graphic novel di fine 800 con un tocco di steam punk che ci ha letteralmente rubato il cuore. I ragazzi di
Maschinen-Mensch hanno dimostrato un'altra volta una sensibilità importante sul fronte artistico. La vecchia pixel art di Curious Expedition ha lasciato il posto ad una grafica quasi da fumetto curata e definita, ricca di originalità e unica nel suo genere.
Anche dal punto di vista tecnico non abbiamo molte remore da fare:
Curious Expedition 2 gira senza problemi su Nintendo Switch e nelle nostre partite (giocate rigorosamente in modalità portatile) non abbiamo riscontrato problemi o bug che ci impedissero di portare a termine la partita. Molto buono anche il sistema di controllo; la resa grafica sul piccolo schermo di Switch è notevole e la definizione generale ci ha lasciato piacevolmente colpiti: se l'intento degli sviluppatori era quello di far notare il passo compiuto in avanti possiamo dire che hanno centrato completamente il bersaglio.
Non abbiamo molto da aggiungere sul fronte del comparto audio: la colonna sonora fa il suo lavoro così come gli effetti sonori.