Arriva anche su Switch la piccola perla indie che ha saputo unire rougelike e rhythm game
Abbiamo già parlato di Crypt of the Necrodancer tempo fa, e ne avevamo parlato anche molto bene (potete leggere la recensione della versione XBOX One), oggi torniamo a parlare della piccola perla di Brace Yourself e della sua trasposizione su Nintendo Switch: Crypt of the Necrodancer Nintendo Switch Edition.
Esattamente come nelle precedenti incarnazioni la trama di Crypt of the Necrodancer non cambia di una virgola anche in questa sua trasposizione per Nintendo Switch. Impersoniamo ancora una volta Cadence che, privata del suo cuore dal malvagio Necrodancer si ritrova ad affrontare livello dopo livello, stage dopo stage una serie di dungeon che metteranno a dura prova il nostro senso del ritmo e la nostra capacità tattica.
Crypt of the Necrodancer non offre però solo Cadence come protagonista ma potremo affrontare il titolo con tutti i personaggi che riusciremo a liberare e sbloccare nei vari livelli di gioco. Possiamo dire che la narrazione e la trama non sono certo il punto forte del titolo di Brace Yourself (vi ricordiamo, formata unicamente da Ryan Clark), ma più che altro un bel pretesto per farci divertire in una serie di dungeon creati proceduralmente di difficoltà crescente.
Ad intervallare i vari livelli arrivano a corredo delle tavole in pixel art ottimamente realizzate che ci aiutano a seguire le vicende di Cadence e della sua battaglia contro il NecroDancer.
Ed è nel gameplay che tutte le potenzialità di Crypt of the Necrodancer: Nintendo Switch Edition affiorano con quel mix incredibile (ed originale) di rhythm game e dungeon crawler, un mix esplosivo, profondo e immediato nello stesso tempo, facile da imparare ma assolutamente complesso da “masterare”.
Cominciamo col dire che la nuove versione per Nintendo Switch porta in dote un nuovo personaggio, oltre a trovare tutti i contenuti già presenti nelle precedenti versioni, questo fa di Crypt of the Necrodancer: Nintendo Switch Edition la miglior versione possibile (manca all’appello l’unica feature presente solo sulla versione PC: cioè l’utilizzo di propri mp3 da usare come base durante le partite, modificando radicalmente l’approccio al gioco).
D’altro canto la possibilità di giocare in mobilità Crypt of the Necrodancer è una feature decisamente non ignorabile così come non lo è la possibilità di affrontare il titolo di Brace Yourself in modalità cooperativa locale. Per quanto riguarda il gameplay vero e proprio, niente è cambiato rispetto a quanto già visto e detto per la versione XBOX One (o PC), in Crypt of the Necrodancer impersoniamo Cadence (o un altro personaggio sbloccato a nostra scelta) e dobbiamo muoverci al ritmo della soundtrack del livello.
Più manteniamo il ritmo maggiore sarà il moltiplicatore d’oro che andremo ad aumentare e questo ci garantirà una probabilità maggiore di sopravvivenza (visto che potremo comprare equipaggiamenti migliori dai mercanti). I livelli sono generati proceduralmente e tutto all’interno dei livelli cambia partita dopo partita, dalla posizione dei nemici a quella dei look, dalla disposizione delle stanze alle trappole in esse contenute.
Nei livelli abbiamo poi la possibilità di raccogliere tre tipi di drop: i diamanti, l’oro e l’equipaggiamento. I diamanti ci consento di far crescere il nostro personaggio partita dopo partita, aumentando per esempio la vita a nostra disposizione piuttosto che sbloccare nuovi drop. L’oro ci consentirà di acquistare equipaggiamento e bonus all’interno dei livelli dal mercante di turno e l’equipaggiamento e i consumabili potranno essere utilizzati nelle nostre run. Se dovessimo morire l’unica cosa che ci porteremo nell’hub centrale saranno i diamanti, oro e oggetti verranno invece persi con la nostra morte.
Ovviamente i livelli hanno una difficoltà crescente e dovremo fare un po’ di pratica prima di riuscire ad affrontare con serenità i livelli più complessi ma una cosa è certa: Crypt of the Necrodancer non regala nulla ma non risulta nemmeno eccessivamente punitivo, ogni volta che moriamo la colpa è da attribuire solo a noi stessi.
Dal punto di vista artistico la versione per Nintendo Switch di Crypt of the Necrodancer non si discosta di una virgola da quella presentata su console e PC.
La grafica in pixel art svolge egregiamente il suo lavoro e mostra un lavoro certosino fatto di dettagli curati e vero e proprio amore. Ottime anche le animazioni, così come gli sprite dei protagonisti e degli avversari, il lavoro svolto da Ryan Clark è eccellente sotto tutti i punti di vista.
Una nota a parte va, ovviamente, alla colonna sonora del titolo che si attesta su livelli eccellenti. Il mix di suoni elettronici e elettro-pop riesce a dare il giusto ritmo e traino all’azione, d’altra parte questo aspetto della produzione doveva essere necessariamente tenuto in altissima considerazione vista la tipologia di gioco. Vedere girare Crypt of the Necrodancer sul piccolo schermo di Switch è appagante e sopratutto il titolo si gioca benissimo in modalità handled sia in solitaria che in cooperativa.
Ancora una volta Nintendo Switch riesce a dare il colpo di reni e a distinguersi dalle altre produzioni sfruttando le particolarità che la sola console della casa di Kyoto riesce ad offrire.
Crypt of the Necrodancer è un ottimo titolo per Nintendo Switch. Per chi non avesse ancora giocato la piccola perla di Brace Yourself, e ha possibilità di scelta, il nostro consiglio è di giocarlo proprio su Nintendo Switch. La possibilità di essere giocato in mobilità e in cooperativa locale stacca completamente la produzione dalle sue versioni precedenti.
Trama 7.50
Gameplay 9.00
Arte e tecnica 8.00
divertentissimo
originale
non adatto a tutti