Nulla si crea tutto si trasforma
"Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" è forse con questa celebre frase che i ragazzi di
Butterscotch Shenanigans hanno iniziato a sviluppare
Crashlands. Il titolo del team indie non è certo una novità per chi segue il mercato videoludico (sopra tutto dei titoli indipendenti) ma oggi siamo qui a parlare del suo arrivo su
Nintendo Switch. Saranno riusciti i ragazzi del piccolo team a sfruttare le potenzialità dell'ultima nata di casa Nintendo? Seguiteci per sapere come se la cava questo interessante action/rpg/survival ecc ecc nella nostra
recensione di Crashlands per Nintendo Switch.
La trama di Crashlands per Nintendo Switch
Facciamo una piccola premessa: stiamo parlando sempre di
Crashlands, di un suo porting, non è una nuova versione ne un seguito o un prequel quindi la trama di questa nuova incarnazione per
Nintendo Switch non varia di una virgola rispetto a quello che avete già potuto provare sulle altre piattaforme. Detto questo la storia alla base di
Crashlands è abbastanza semplice: nel gioco di
Butterscotch Shenanigans impersoniamo
Flux Dabes una sorta di corriere intergalattico. La vita della nostra protagonista fila liscia come l'olio: o almeno ha una sua certa routine, passa da una consegna all'altra senza grossi problemi.
Tutto questo fino a quando non si trova a navigare nei pressi del pianeta Woanope, qui la sua astronave viene colpita (e fatta a pezzi) da un colpo partito da un mega cattivo di nome
Hewgodooko. E' così che ci ritroviamo su questo pianeta alieno soli e sperduti, o meglio in compagnia del nostro robotico amico
JuiceBox: un piccolo robot dal carattere decisamente particolare. Infuriati per la perdita del carico e furiosi per il danno subito non abbiamo possiamo fare altro che cercare di riorganizzarci e cercare il nostro nuovo acerrimo nemico:
Hewgodooko, sconfiggerlo e lasciare per sempre il pianeta di
Woanope.
Questo è l'incipit narrativo che ci avvia verso una lunga campagna costellata di incontri con personaggi fuori di test e con quest che vanno dal folle al fuso andante.
Il gameplay di Crashlands per Nintendo Switch
Bene, descrivere
Crashlands a chi non l'ha mai giocato è abbastanza complesso: il titolo dei ragazzi di
Butterscotch Shenanigans infatti è un vero e proprio mix di generi, si passa dalla componente
rpg a quella di
esplorazione, a quella di
creazione dei propri oggetti a quelle relative al
combat system in pochissimi istanti. Crashlands ci mette davanti un mondo aperto che possiamo decidere di esplorare, fin da subito, in ogni sua parte e possiamo garantirvi che la mappa è davvero enorme. Anche se il mondo di gioco non pone delle barriere fisiche che ci impediscono di addentrarci ovunque vogliamo è vero che le vere e proprie barriere sono definite dagli avversari che incontreremo lungo il nostro cammino. A conti fatti sono proprio loro infatti che ci potrebbero bloccare, se infatti decidessimo, per esempio, di addentrarci verso nord prima o poi verremmo oneshottati da un mostro di diversi livelli sopra il nostro. Proprio per questo motivo dobbiamo far crescere la nostra protagonista passo dopo passo, missione dopo missione.
Il gioco ci mette davanti, oltre alla main quest, a quest facoltative che ci consentiranno di
expare più velocemente o di apprendere nuove ricette o progetti di costruzione. E' proprio sui progetti e sul crafting che si basa una bella fetta dell'esperienza ludica offerta da
Crashlands: è infatti grazie al crafting che possiamo procurarci le armi e le armature che ci consentiranno di essere più competitivi durante le nostre esplorazioni. Man a mano che riusciamo ad esplorare nuove aree verremo a contatto con nuovi materiali (e nuovi avversari) grazie ai quali possiamo costruire armi più potenti e armature più efficienti. Una delle prima cose che dobbiamo fare è costruire la nostra base operativa: esattamente come in
Minecraft possiamo costruire praticamente qualsiasi cosa: dal pavimento a tasselli da mettere sull'acqua per costruire ponti di fortuna, fino a creare dei piccoli tavoli da lavoro che ci consentono di costruire elementi e armi sempre più potenti.
Crashlands ci consente anche (attraverso particolari quest) di allevare dei cuccioli di alieni che ci seguiranno nella nostra avventura e ci aiuteranno a combattere i vari avversari. Il combat system è immediato e semplice da apprendere, è facile prendere confidenza con i comandi e trovarsi a menar fendenti a destra e a manca facendosi largo tra orde e orde di alieni. In caso di morte il nostro personaggio perderà gli oggetti che ha trovato lungo il suo percorso e verremo rispediti all'ultimo punto di salvataggio che abbiamo visitato (questi
punti di salvataggio sono gli stessi che ci consentono di viaggiare rapidamente tra un punto e l'altro della mappa). Insomma
Crashlands è davvero vario e fuori di testa e inoltre ha un grande vantaggio: se avete già giocato il titolo su altre piattaforme (e vi siete registrati alla community di
Butterscotch Shenanigans) potrete importare i salvataggi e continuare la vostra avventura esattamente da dove l'avete lasciata. Due parole sui controlli della versione
Nintendo Switch:
Crashlands sfrutta molto bene i controller (risulta decisamente più comodo rispetto a giocarlo su smartphone), ma non utilizza altre caratteristiche uniche della console della casa di
Kyoto. Dulcis in fundo in questa versione è stata aggiunta la modalità coop che da una marcia in più al titolo (e che nel momento in cui scriviamo dovrebbe essere arrivata anche sulle altre versioni).
L'arte e la tecnica di Crashlands per Nintendo Switch
Dal punto di vista artistico
Crashlands ha qualcosa che riesce, senza ombra di dubbio, a destare interesse, sarà il design dei personaggi e dell'ambiente, sarà l'atmosfera che gli sviluppatori sono riusciti a creare ma sta di fatto che è uno di quei titoli che attira l'attenzione pur non mostrando chissà che muscoli in termini tecnici. Il design dei personaggi è al limite del super-deformed e le scelte cromatiche sono sicuramente azzeccate,
Crashlands riesce ad unire elementi "puccettosi" a scene violente mascherate con una buona dose di umorismo.
Ma parliamo di questo porting su
Nintendo Switch che ci ha soddisfatto sotto tutti i punti di vista, tecnicamente il gioco gira senza problemi e il framerate è rimasto granitico durante tutte le nostre partite. Possiamo dire che giocare a
Crashlands su
Nintendo Switch in modalità handled è come giocarselo su un (bel) tablet, i testi a schermo e gli oggetti sono sempre ben visibili e definiti. Una menzione d'onore va alle animazioni, perfette e ben legate tra loro. Ottima anche la colonna sonora (ma d'altra parte lo era anche nelle versioni PC e mobile).