Recensione Crash Bandicoot 4: It's About Time per Nintendo Switch - Crash Bandicoot sempre con noi
Dopo essere arrivato su PS4 e XBOX One, Crash è pronto per PC, Switch, PS5 e Series X, ecco la nostra recensione di Crash Bandicoot 4: It's About Time per Nintendo Switch
Dopo aver fatto furore su Playstation 4 e XBOX One, Crash è pronto a fare capolino sulle piattaforme di nuova generazione e su Nintendo Switch. Activision ha infatti appena rilasciato Crash Bandicoot 4: It's About Time per PC, Playstation 5, XBOX Series X e Nintendo Switch. Potevamo esimerci dal darvi la nostra opinione della nuova versione per l'ibrida di casa Nintendo? Certo che no, e infatti oggi siam qui a parlare di come gira Crash Bandicoot 4 su Nintendo Switch! Come già capitato potete leggere, paragrafo per paragrafo i nostri pareri riguardo la trama, il gameplay e l'aspetto tecnico del titolo in generale, mentre qui, in apertura, discuteremo un po' di questa nuova release su Switch.
Togliamo subito l'elefante dalla stanza e chiariamo un punto semplice ma fondamentale: non ha alcun senso paragonare Crash Bandicoot 4 su Nintendo Switch con le altre versioni, è ovvio che dal punto di vista tecnico l'ultima fatica di Toys for Bob non può competere con XBOX Series X o Playstation 5, l'operazione di porting su Switch va vista sotto un'altra luce: la possibilità di giocare l'ennesimo tripla A fuori casa senza dover scendere a compromessi sul fronte del gameplay. Ed è proprio qui che Crash Bandicoot 4: It's About Time tiene il punto: il gameplay e il divertimento che genera, sia che sia giocato su Switch piuttosto che su una console più "corazzata". Partiamo quindi dall'analisi del profilo tecnico, ovviamente siamo ben lontani dai 60 fps e dai 4K che riesce a sfoggiare la versione PS 5 (o XBOX Series X), le texture non brillano certo per definizione ma, nel suo piccolo, Crash Bandicoot riesce a mantenere un look interessante e godibile (soprattutto se giocato in portabilità). Certo, la risoluzione si attesta intorno a 540p che non fanno certo gridare al miracolo ma si è spesso distratti dalla frenesia dell'azione e l'aspetto estetico passa in secondo piano.
Dove invece va alla grande è nella giocabilità, pad alla mano (o meglio console alla mano in questo caso), Crash Bandicoot 4: It's About Time si dimostra giocabile, godibile e dannatamente divertente. Solo in poche occasioni ci siamo trovati un po' impacciati con i comandi (soprattutto a causa degli analogici non sempre perfetti come nella versione XBOX One). L'esperienza di gioco è però immutata, Crash è sempre divertente e ricco di momenti che riescono a catturare il giocatore come pochi altri platform riescono a fare.
La trama di Crash Bandicoot 4: It's About Time
Partiamo dal presupposto che stiamo parlando di un seguito che arriva esattamente ventidue anni dopo l'ultimo capitolo (al netto dell'ottimo remake già recensito sulle nostre pagine). Prima di parlare della trama di Crash Bandicoot 4: It's About Time dobbiamo precisare che il nuovo capitolo del marsupiale più amato del mondo videoludico non è uno spin off o un racconto "parallelo" alla saga originale ma un vero e proprio capitolo canonico che racconta una nuova avventura di Crash.
Sono passati ventidue anni dalle avventure vissute in Crash Bandicoot 3: Warped e, anche nel mondo di Crash il tempo ha continuato a correre come nel mondo reale. Il dottor Neo Cortex, Nefarious Tropy e la malvagia maschera Uka Uka sono sperduti su un pianeta dopo che il paramele li ha sistemati per le feste. Gli anni passano lievi e felici per i nostri eroi, le cose vanno invece decisamente peggio per i cattivi di turno. Ormai stremati da questo forzato esilio i tre cercano un modo per fuggire e la maschera Uka Uka da fondo a tutti i suoi poteri e riesce ad aprire uno squarcio spazio-temporale che permette al dannato trio di tornare a far danni.
Ovviamente il gruppo di cattivi non si accontenta di aver ritrovato la liberà ma anzi si rimette subito al lavoro per vendicarsi del tempo passato in esilio a causa di Crash. Il trio di farabutti scopre quindi, tra le pieghe dello spazio tempo, la presenza di tre maschere quantiche, maschere dai poteri incredibili che permettono di cambiare il corso del tempo e non solo. Inutile dire che potrebbero diventare lo strumento di vendetta per eccellenza. E' così che Crash e Coco si ritrovano a dover affrontare nuovamente gli avversari di una vita. Non proseguiremo oltre per non rovinarvi la sorpresa ma possiamo dire che nella dozzina d'ore che vi serviranno per affrontare le varie missioni del titolo ne vedrete delle belle e non solo! Ne sentirete anche delle belle visto che Crash Bandicoot 4: It's About Time è completamente localizzato in italiano.
Il gameplay di Crash Bandicoot 4: It's About Time
Iniziamo a parlare di gameplay citando un elemento che, fin dai primi secondi, è in grado di esporre con forza quanto Toys for Bob e Activitision abbiano voluto tenere un filo fortissimo con i precedenti capitoli. Stiamo parlando del fatto che la prima cosa che vi verrà chiesta è quella di scegliere che tipo di gameplay avere nel gioco: potrete scegliere tra la modalità retrò e quella moderna. La prima è regolata dalle stesse leggi che governavano i precedenti capitoli: tre vite a disposizione, finite quelle si ricomincia il livello, mentre la seconda vi consente di ricominciare dal checkpoint. Sappiamo bene quanto il mondo videoludico sia evoluto (o involuto) negli ultimi decenni e anche il remake dei tre precedenti capitoli di Crash Bandicoot (se non l'avete ancora fatto leggete la nostra recensione di Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy per XBOX One) ha sollevato un problema sulla difficoltà che (pur non essendo proibitiva) risultava sicuramente differente rispetto agli standard moderni. Questa è quindi la prima buona notizia: Crash Bandicoot 4: It's About Time può essere affrontato sia con un piglio più retrò che con uno più tranquillo e moderno.
Un altro elemento che, senza ombra di dubbio, influenza la giocabilità del titolo è legato ai suoi livelli e alla loro altissima rigiocabilità. Crash Bandicoot 4: It's About Time ci ricorda ancora una volta quanto sia possibile creare e costruire livelli pensati per essere affrontati più volte, mondi di giochi ragionati e che funzionano proprio perchè possono essere giocati a "diversi livelli". Esattamente come per l'analisi di alcuni testi letterari, adatti a più fasce d'età ma dove ognuna può trovare significati e significanti sotto traccia. Ecco affrontare i livelli di Crash Bandicoot 4 può essere un "mero esercizio" e si può affrontare livello dopo livello con il semplice obiettivo di raggiungere i titoli di coda. Il modo più corretto (se così vogliamo chiamarlo) è però quello di analizzare ogni anfratto, ogni piccolo elemento del livello perchè li si potrebbe nascondere proprio la gemma nascosta che tanto stavamo cercando e il tutto per un senso di completezza di raggiungimento dell'obiettivo che si è un po' perso nel gaming contemporaneo.
Cosa possiamo poi dire del gameplay pad alla mano? Beh Crash è ancora una volta una certezza, il marsupiale si muove perfettamente (a suo agio) tra i livelli, i comandi sono sempre responsivi e poco conta se delle volte morirete solo per aver preso sotto gamba quel singolo salto o se quel tempismo non perfetto vi ha causato una morte accidentale: Crash Bandicoot è così, preciso e volubile. I ragazzi di Toys for Bob però non si sono fermati qui, hanno voluto rendere davvero Crash Bandicoot un titolo adatto a tutti, non temete quindi se le vostre morti diventeranno troppo numerose: se state giocando in modalità moderna il titolo introdurrà automaticamente dei check point intermedi tra quelli originali, così da aiutarvi. Eh no, pro player, non gridate allo scandalo: Crash Bandicoot 4: It's About Time ha anche una serie di chicche anche per voi, partiamo ovviamente dalla modalità retrò di cui abbiamo già parlato poco più sopra, ma non solo, nel gioco sono presenti infatti anche quattro Maschere Quantiche che, una volta trovate e sbloccate vi permetteranno di affrontare nuovamente i livelli con regole nuove e nuovi modificatori. E ancora, non affronterete tutto il gioco con il solo Crash, potrete infatti utilizzare anche la compagna Coco, oppure Dingodile e anche Neo Cortex, insomma anche sul piano della varietà non c'è proprio niente di cui lamentarsi.
Si potrebbe parlare per ore della qualità del level design, della mole di contenuti (e di varianti sul tema) presenti nel gioco, si potrebbero citare le varie ricompense che otterrete al vero completamento del livello (al 100% per intenderci) piuttosto che della varietà visiva (e non solo) che ogni mondo ha da offrire. Forse il modo migliore per capire e apprezzare il nuovo capitolo di Crash Bandicoot è quello di impugnare il pad e dedicarsi al gioco, come avreste fatto per uno dei suoi predecessori.
L'arte e la tecnica di Crash Bandicoot 4: It's About Time
I ragazzi di Toys for Bob ci avevano già convinti della loro bravura e competenza con l'eccellente remake di Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy e hanno dato riprova delle loro qualità artistiche e tecniche anche stavolta. Crash Bandicoot 4: It's About Time è un tripudio di colori, una sorta di piccolo cartone in 3D interattivo che è in grado di lanciare il giocatore nel mondo del marsupiale più amato dei videogiochi. Crash Bandicoot 4 riesce ad essere fedele alla tradizione e, al contempo, ad essere perfettamente al passo coi tempi.
Ottima anche la componente sonora, la soundtrack è perfettamente adatta al gioco e gli effetti sonori ci hanno fatto piacevolmente tornare ai primi capitoli del brand (ovviamente declinati in chiave moderna).
Fatto salvo che il lavoro svolto dai ragazzi di Toys for Bob è eccellente anche su Nintendo Switch questo porting deve fare, necessariamente, i conti con un hardware che è ben lontano dalla forza bruta di quello di Playstation 5 e XBOX Series X (ma anche da XBOX One e Playstation 4). Ci aspettavamo che Crash Bandicoot 4: It's About Time sarebbe dovuto scendere a compromessi ed in effetti così è stato, se da una parte il titolo guadagna la possibilità di essere giocato in portabilità, dall'altra parte è altrettanto vero che perde (molto) sotto il profilo tecnico. Se avete la possibilità di giocarlo su XBOX o Playstation e non vi interessa di poterlo giocare in portabilità allora rivolgetevi a queste versioni, viceversa, se contate di giocare a Crash soprattutto fuori casa allora la versione per Nintendo Switch riuscirà a trasmettervi le stesse emozioni pagando il prezzo di un comparto tecnico non propriamente all'avanguardia.