Viaggio al centro della Oldest House
Parafrasiamo il nome di una nota opera di
Jules Verne per iniziare a parlare del primo DLC di
CONTROL. Si, lo sappiamo, abbiamo recensito prima il secondo DLC ed ora il primo, ma non è un problema visto che i due contenuti aggiuntivi seguono vicende non strettamente legate tra loro (e comunque se non l'avete ancora fatto correte a leggere la nostra
recensione di CONTROL: AWE per XBOX One). Ad ogni modo, in questo primo DLC accompagniamo Jesse nella location più remota della
Oldest House: le sue fondamenta. Se siete curiosi di sapere cosa ha da offrire questo DLC seguiteci nella
recensione di CONTROL: The Foundation per XBOX One.
La trama di CONTROL: The Foundation
E' inutile ripetere quanto sia importante la componente narrativa in un titolo come
CONTROL (o più in generale nei titoli prodotti da
Remedy), e ovviamente
The Foundation non fa alcuna differenza a riguardo. Proprio in virtù di questo motivo non andremo a spoilerare assolutamente nulla delle avventure che vedranno protagonista la bella
Jesse Faden anche in questo DLC (primo di due, del secondo trovate la
nostra recensione qui). Altra piccola (ma doverosa) precisazione: per giocare i contenuti di
The Foundation dovrete aver completato il gioco base, se quindi non avete ancora terminato CONTROL correte a finirlo!
The Foundation è ambientato nel luogo più remoto e antico della
Oldest House, un luogo che avete avuto modo di vedere di sfuggita nell'evolversi della trama principale: le fondamenta. Ebbene, sembra che la scomparsa di
Helen Marshall non sia propriamente casuale e la pista che porta alla sua sparizione mira dritta proprio verso le fondamenta. Il nostro compito, in questo DLC, è quello di trovare e sbloccare quattro potenti sigilli i quali tengono sotto scacco un enorme oggetto del potere:
il Chido. Pur con un nome estremamente comune questo oggetto del potere ha una potenza davvero impressionante visto che ha modo di controllare lo stesso
Piano Astrale.
Non andremo oltre nel raccontarvi quello che è il fulcro narrativo di
The Foundation perchè non vogliamo assolutamente rovinarvi anche la più piccola sorpresa. Inoltre la durata del DLC non è eccelsa: questo da una parte ha messo al riparo i ragazzi di Remedy dal dover allungare eccessivamente il brodo con missioni magari poco incisive ma dall'altro lato ci ha lasciato quella "voglia di CONTROL" (solo in parte ripagata col secondo DLC). Infine vi ricordiamo che
CONTROL è tradotto in italiano (solo i testi a video e i sottotitoli).
Il gameplay di CONTROL: The Foundation
Se
in AWE avevamo lamentato un gameplay praticamente invariato rispetto al capitolo originale,
The Foundation va in una direzione diametralmente opposta: Jesse ha infatti la possibilità di apprendere due nuove abilità:
Creazione e
Rottura e il loro apprendimento non è solo un orpello narrativo o una coppia di funzionalità extra in possesso di Jesse ma una vera e propria necessità per poter avanzare nella missione proposta dal DLC. Queste due nuove abilità non vanno a sostituire nulla dell'
ottimo gameplay che CONTROL aveva saputo mettere in campo ma ne esplode anzi le potenzialità.
La prima nuova abilità è
Creazione: grazie ad essa potremo usare i poteri telecinetici di Jesse per far sbucare dalle superfici dei cristalli (che incontrerete più volte all'interno delle grotte delle fondamenta). Potete usare
l'abilità Creazione sia come strumento per risolvere enigmi e puzzle ambientali (visto che potrete utilizzarli come vere e proprie scale alla bisogna) che come arma di distruzione: potrete infatti farli apparire sotto gli avversari per trafiggerli con dei terribili gruppi di cristalli. Capite bene che grazie a questa nuova abilità la varietà degli scontri ne esce potenziata così come l'approccio ai livelli.
La seconda abilità:
Rottura è invece quella che permette a Jesse di distruggere gli stessi cristalli che, grazie a Creazione, è in grado di generare. Meno incisiva dell'abilità Creazione, Rottura si mostra comunque fondamentale sia per poter progredire nell'esplorazione che per essere usata a fini strategici. In alcuni casi potrete distruggere ponti dove gli avversari sono posizionati oppure distruggere i cristalli che questi ultimi usano come copertura.
Inutile dire che
il gameplay di CONTROL ne esce arricchito, ora il giocatore ha un'arma in più per affrontare gli avversari e per esplorare gli ambienti di gioco. Ovviamente il DLC pone davanti al giocatore punti dove sarà costretto ad utilizzare le due nuove armi in suo possesso ma, di fatto, sarete in grado di sfruttarli ovunque voi vogliate nelle fondamenta. La ricerca e il recupero dei quattro sigilli vi metteranno di fronte a situazioni dove la componente platform ritrova un rinnovato vigore rispetto al titolo originale anche (e soprattutto) grazie a
Rottura e
Creazione. Niente di nuovo sul fronte gunplay ne sulle basi dell'ottimo gameplay che abbiamo già avuto modo di lodare nella nostra
recensione di CONTROL.
L'arte e la tecnica di CONTROL: The Foundation
Il
DLC The Foundation riesce a regalare degli scorci sicuramente emozionanti e la direzione artistica generale del titolo viaggia sempre su livelli molto alti. Certo le grotte che fanno da protagonista del DLC non hanno molto da dire ma i momenti in cui il
Piano Astrale si mostra siamo sicuri vi resteranno in testa per diverso tempo. Inutile dire che anche in questo DLC i ragazzi di
Remedy hanno saputo metterci del loro raccordando perfettamente la narrazione con le atmosfere uniche che
CONTROL ha saputo portare al giocatore.
Sotto il profilo tecnico non abbiamo particolari note,
CONTROL è assolutamente bello da vedere e durante le nostre prove su
XBOX One X non abbiamo notato rallentamenti o problemi di alcun tipo. Certo, non vediamo l'ora di poterlo provare su
XBOX Series X (anche se le funzioni avanzate per la nuova ammiraglia di casa Microsoft sarà disponibile solo per i possessori della
CONTROL Ultimate Edition). Ad ogni modo avrete modo di scattare diversi screenshot durante le vostre partite, screenshot che potranno facilmente diventare wallpaper del vostro desktop.
Ottimo anche il comparto audio che si sposa perfettamente con tutto il ben di Dio che si muove a video, comparto audio che sottolinea un'altra volta la magistrale interpretazione dei doppiatori (solo in inglese, come nel gioco base del resto).