Tra compagni d'arme, nemici e terrore
La guerra è già un brutto affare di suo, bombardamenti, morti, notti insonni... qualcosa di terribile. Se a tutto questo aggiungiamo anche un orrore che va oltre le armi e le bombe, cosa ne viene fuori? A provare a dare una risposta ci hanno pensato i ragazzi di
Catchweight Studio con il loro
CONSCRIPT, un survival horror dal design e dalle dinamiche affascinanti, pubblicato da
Team17 (che ringraziamo per il codice fornitoci per testare il gioco). Di survival horror ne abbiamo visto davvero in tutte le salse ma questo
CONSCRIPT cerca di fare qualcosa di diverso e, dal nostro punto di vista, ci è riuscito anche bene. Se volete seguirci in questa avventura davvero unica non dovete far altro che continuare a leggere la nostra
recensione di CONSCRIPT per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di CONSCRIPT
Iniziamo, come al solito, parlando della
trama:
CONSCRIPT è ambientato durante la
Prima Guerra Mondiale, più precisamente nel 1916, sul fronte occidentale durante la
Battaglia di Verdun. Il protagonista è un soldato francese di nome
André, che si trova a vivere l’inferno delle trincee mentre cerca disperatamente di ritrovare suo fratello disperso. La trama si sviluppa attraverso scene intermezzo brevi ma intense, che rivelano lentamente il passato di André e la brutalità della guerra. Nonostante la sua semplicità, la narrazione è uno dei punti di forza del gioco, riuscendo a trasmettere in maniera efficace l’orrore e la disperazione della guerra. Dobbiamo dire che ci ha fatto piacere notare come, seppur
CONSCRIPT sia un survival horror, il titolo riesca a distinguersi per la sua attenzione ai dettagli storici e per la rappresentazione cruda della guerra, senza indulgere in elementi soprannaturali tipici del genere.
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Il racconto di
CONSCRIPT si snoda in un crescendo di tensione, con il giocatore che viene costantemente spinto a proseguire, nonostante la desolazione e l’oppressione che permeano ogni aspetto del gioco. Le lettere, i documenti e gli oggetti sparsi per il campo di battaglia forniscono un contesto più ampio, permettendo di comprendere meglio non solo la
storia personale di
André, ma anche l’assurdità e la crudeltà del conflitto in cui è immerso. Questo approccio narrativo contribuisce a costruire un legame emotivo con il protagonista, rendendo ogni sua vittoria e ogni sua perdita un’esperienza profondamente personale (
in effetti CONSCRIPT è un titolo che prende il cuore per certi versi... ndr.).
L’atmosfera di
CONSCRIPT è un mix perfetto di orrore e tragedia. Le trincee fangose, le gallerie buie e i campi di battaglia devastati sono rappresentati in modo tale da far sentire il giocatore intrappolato in un incubo senza fine. La sensazione di isolamento è palpabile, e il gioco non esita a mostrare la brutalità della guerra in tutta la sua crudezza. Anche se la trama non si sviluppa con grandi colpi di scena, la sua forza risiede nella capacità di immergere il giocatore in un’esperienza di sopravvivenza che rispecchia fedelmente il caos e la disperazione del conflitto. Prima di passare a parlare del gameplay dobbiamo darvi una notizia non proprio fantastica:
CONSCRIPT non è localizzato in italiano e un minimo di conoscenza della lingua inglese è fondamentale per poter comprendere esattamente quello che succede a video.
Il gameplay di CONSCRIPT
Il
gameplay di CONSCRIPT è un omaggio ai classici survival horror degli anni ’90, con evidenti richiami a titoli come
Resident Evil e
Silent Hill. Il titolo di
Catchweight Studio si concentra su esplorazione, gestione delle risorse e risoluzione di enigmi ambientali. Le munizioni e i medikit sono scarsi, e il giocatore è costretto a prendere decisioni difficili su come utilizzare al meglio le poche risorse a disposizione. Questo sistema di gestione limita intenzionalmente le possibilità del giocatore, creando una
costante sensazione di vulnerabilità e pericolo. Gli scontri con i nemici sono tesi e richiedono una pianificazione attenta, poiché ogni errore può risultare fatale.
CONSCRIPT riesce a catapultare il giocatore nelle trincee della Prima Guerra Mondiale
Gli enigmi di
CONSCRIPT sono integrati in modo coerente con l’ambientazione storica del gioco. Sebbene alcuni possano sembrare forzati nel contesto di una guerra mondiale, servono a spezzare il ritmo del gioco e a offrire una variazione rispetto al combattimento e all’esplorazione. La struttura del level design promuove l’esplorazione, con numerosi segreti nascosti e ricompense per chi si prende il tempo di investigare ogni angolo delle trincee. Tuttavia, alcune sezioni del gioco possono risultare frustranti a causa di una difficoltà non sempre bilanciata e di un backtracking eccessivo, che può rallentare l’avanzamento e spezzare l’immersione.
Il
sistema di combattimento di
CONSCRIPT si allontana dai classici
tank controls tipici dei
survival horror, offrendo controlli più moderni e responsivi. Le armi a disposizione del giocatore sono tutte ispirate all’epoca, e il loro utilizzo richiede una gestione oculata delle munizioni. Le armi corpo a corpo, come pale e picchetti, hanno una durata limitata, costringendo il giocatore a dosare i colpi e a risparmiare le risorse per i momenti più critici. Sebbene la varietà di nemici sia limitata dal contesto storico, ogni incontro riesce comunque a mantenere alta la tensione, soprattutto grazie a una
IA nemica che, pur con qualche difetto, riesce a creare situazioni di pericolo autentiche.
L'arte e la tecnica di CONSCRIPT
Anche dal punto di vista artistico
CONSCRIPT non delude, anzi. Il survival horror dei ragazzi di
Catchweight Studio si distingue per uno stile pixel art che, pur essendo semplice, è estremamente efficace nel rappresentare l’orrore e la desolazione della guerra. L'art direction del titolo riesce a catturare la
brutalità dei campi di battaglia e delle trincee, con una cura per i dettagli che emerge in ogni ambientazione. I paesaggi devastati e i cieli grigi contribuiscono a creare un’atmosfera di disperazione che permea ogni aspetto del gioco. Le animazioni del protagonista e dei nemici sono fluide e ben realizzate, nonostante la grafica retrò, e il gioco riesce a trasmettere una sensazione di autenticità che è rara nei titoli indie.
Dal punto di vista tecnico
CONSCRIPT è estremamente solido, con prestazioni stabili e pochi bug o glitch. Durante le
nostre partite su Steam Deck non abbiamo riscontrato problemi particolari o bug che impedissero di proseguire nell'avventura. Il titolo si dimostra inoltre particolarmente adatto per essere giocato in portabilità e il piccolo schermo di
Steam Deck è perfetto per godersi l'avventura di Andrè in mobilità.
A voler ben guardare l'elemento che forse risulta meno curato del titolo è la sua componente audio. La
colonna sonora, pur essendo adatta al tono del gioco, tende a diventare ripetitiva nel lungo periodo, il che può ridurre l’efficacia dell’atmosfera. Buoni invece gli effetti sonori.