Il destino di ogni eroe
Abbiamo discusso più volte di come innovare, anche nel mondo del gaming, sia sempre difficile, di come tirare fuori idee e meccaniche di gameplay nuove sia un'operazione estremamente complessa. Oggi parliamo di un titolo per molti versi abbastanza classico ma che è riuscito ad attirare la nostra attenzione grazie ad una sua particolarità davvero unica. Stiamo parlando di
Chronos: Before the Ashes, prequel di
Remnant: From the Ashes,
titolo che abbiamo particolarmente apprezzato (se ve la siete persi leggete la nostra
recensione di Remnant: From the Ashes per XBOX One). Siete curiosi di conoscere questa meccanica unica introdotta dai ragazzi di
Gunfire Games? Scopritela nella nostra
recensione di Chronos: Before the Ashes per XBOX One.
La trama di Chronos: Before the Ashes
Come avete letto nell'introduzione,
Chronos: Before the Ashes è il prequel ufficiale di
Remnant: From the Ashes, eravamo rimasti molto colpiti dalle ambientazioni e dalla lore di Remnant e tornare nelle stesse lande piagate da un male terrificante ci ha fatto molto piacere. La storia narrata in Chronos non narra di vicende vecchie di secoli o di millenni, è molto più recente e vede protagonisti avvenimenti molto più vicini a quelli narrati in Remnant.
Chronos: Before the Ashes si apre con un filmato che mostra un'anziana signora che racconta di come il mondo sia mutato e come questa mutazione sia dovuta ad un antico male: un Drago che ha portato il caos nel mondo. Con l'arrivo del drago nel mondo la razza umana è stata costretta a nascondersi, a lasciare il controllo del mondo alla terribile creatura e a vivere in costante terrore. Per porre fine a questa situazione il mondo ha bisogno di un eroe, un uomo che possa immolarsi per la causa e dare la sua stessa vita per la salvezza dell'umanità. Ovviamente l'eroe in questione siamo proprio noi e proprio noi dovremo infatti prendere in carico il pesante fardello e spostarci attraverso varchi dimensionali per eliminare il male alla radice.
Con questo incipit e muovendoci attraverso i portali come nel precedente titolo,
Chronos: Before the Ashes porta il giocatore a vivere una storia che, seppur non eccelsa dal punto di vista della scrittura riesce a tenere alto l'interesse del giocatore con un background e delle ambientazioni originali e interessanti. La grande pecca è invece la
totale assenza della lingua italiana, essi che tra le lingue selezionabili ne troviamo davvero molte ma l'italiano purtroppo non è presente. L'assenza della traduzione in italiano purtroppo precluderà, a chi non ha dimestichezza con l'inglese, la comprensione di tante piccole sfaccettature e di parti interessanti del background del titolo.
Il gameplay di Chronos: Before the Ashes
Pollice alto per lore ed ambientazione dunque, andiamo ora a scoprire insieme quella particolare meccanica di cui accennavamo ad inizio
recensione. La caratteristica unica e particolare di
Chronos: Before the Ashes, risiede nella meccanica con cui il nostro protagonista invecchia durante il gioco e a modificarsi non è solo il suo aspetto fisico ma anche il suo approccio al gameplay. Ogni volta che il nostro personaggio muore infatti invecchierà di un anno, vedrete pian piano i lineamenti del vostro alter ego (sia esso uomo o donna) invecchiare morte dopo morte. Passati i vent'anni (quindi due morti dopo l'inizio dell'avventura) avremo modo di sbloccare delle rune che potenzieranno delle caratteristiche del nostro alter ego. Non saranno solo le rughe a preoccuparci, infatti invecchiando il nostro personaggio avrà più difficoltà ad aumentare le caratteristiche di
Forza e
Agilità ma sarà molto più performante aumentare la caratteristica legata alla
Magia Arcana. La vecchiaia aiuterà quindi la saggezza del nostro eroe a discapito delle sue performance fisiche. Capite bene che questa progressione obbliga il giocatore a cambiare la sua strategia di approccio durante la partita.
Ogni morte invecchia il nostro protagonista e questo obbliga il giocatore ad approcciare la partita diversamente
Questa meccanica è indubbiamente unica e interessante ed in effetti differenzia
Chronos: Before the Ashes dal mare di produzioni sul mercato (anche di stampo
souls-like). Al netto di questo guizzo creativo il resto delle meccaniche è molto classico e anche la gestione del personaggio della sua crescita e delle statistiche ad esso collegate è molto lineare e semplice. Partiamo dall'editor del nostro protagonista, potete scegliere solo il sesso e l'arma che vi porterete appresso tra una spada (legata alla caratteristica dell'agilità) o un'ascia (legata invece alla forza). Ad ogni aumento di livello (che avverrà guadagnando esperienza dall'eliminazione degli avversari) avrete modo di investire dei punti in quattro parametri:
Forza,
Salute,
Agilità e
Magia Arcana, questi parametri influenzeranno il gameplay e l'approccio che avrete verso il gioco. Giocando vi renderete conto che altri due elementi saranno dei veri e propri salva vita: i
cuori di drago e l'utilizzo della
Magia Arcana. I primi vi permetteranno di recuperare la vostra salute (sono delle sorta di fiaschette Estus) che si ricaricano ad ogni morte, mentre la seconda vi permetterà di sferrare attacchi molto potenti. Avanzando nel corso del gioco noterete come la barra della magia sale in modo abbasta rapida e che l'utilizzo della stessa non è da centellinare quanto da usare all'occorrenza. Avrete anche modo di evitare gli attacchi dei nemici o di usare lo scudo per pararli, gli attacchi che il nostro eroe può sfoderare sono divisi in attacchi rapidi e attacchi potenti un po' come nella tradizione di ogni souls-like che si rispetti.
Pad alla mano
Chronos: Before the Ashes presenta dei controlli un po' legnosi, non ci metterete molto a prendere confidenza con i comandi ma, tanto per farla breve, non ci troviamo di certo di fronte al combat system di
Assassin's Creed Valhalla (a proposito avete letto la
nostra recensione dell'ultimo arrivato in casa Assassin's Creed?). Abbiamo avuto modo di provare sia la versione
XBOX One che quella
Nintendo Switch e dobbiamo dire che il pad di XBOX si è rivelato superiore nei controlli rispetto alla controparte Nintendo, di contro
giocare Chronos: Before the Ashes in modalità portatile è decisamente godurioso. Il titolo propone anche un sistema molto semplice di crafting che vi permetterà di potenziare le vostre armi, nulla di particolarmente profondo ma utile per la causa. Infine dobbiamo fare una piccola parentesi sul level design che abbiamo trovato lineare ma ben strutturato: avanzando nei livelli avrete modo di aprire delle scorciatoie (si, come in
Dark Souls) per accelerare l'esplorazione dei livelli una volta che avanzerete all'interno degli stessi.
L'arte e la tecnica di Chronos: Before the Ashes
Prima di parlare della componente artistica e tecnica del titolo vogliamo attenzionarvi sulle connessioni che ci sono tra il mondo di gioco di
Chronos: Before the Ashes e quello di
Remnant: From the Ashes. I due titoli sono molto collegati e chi ha giocato il precedente titolo di
Gunfire Games ritroverà molti elementi familiari tra i due, ambienti condivisi ecc. Artisticamente dobbiamo dire di essere rimasti colpiti da
Chronos: Before the Ashes, questo mix tra ambientazioni dark fantasy e quelle "quasi contemporanee" ci ha colpito molto positivamente (come positivamente ci aveva colpito
Remnant: From the Ashes). Le scelte cromatiche, il design di ambientazioni e avversari ci è piaciuto molto e denota la voglia da parte del team di sviluppo di creare un universo diverso unico.
Tecnicamente parlando invece
Chronos: Before the Ashes non fa certo gridare al miracolo, se è vero infatti che il titolo adotta un approccio molto minimale è altrettanto vero che sotto il profilo prestazionale ci saremo aspettati qualcosa di più. Su
Nintendo Switch abbiamo assistito a qualche rallentamento qua e la mentre su
XBOX One X il gioco gira fluido e senza intoppi ma in entrambi i casi il frame rate è bloccato a 30fps. Un titolo di questo tipo avrebbe sicuramente giovato dei 60 fps.
Buona anche la componente sonora del titolo che si accompagna perfettamente al mood del gioco, sia sotto il profilo della colonna sonora che di quello relativo all'effettistica.