Cani e gatti
Nella cultura popolare cani e gatti non sono propriamente amici e in effetti, a meno che non siano cresciuti insieme, i due animali da compagnia più comuni difficilmente riescono ad avere dei buoni rapporti tra loro. Forse è proprio su questo fattore che i ragazzi di
The Gentlebros hanno giocato per dare seguito all'apprezzato
Cat Quest. Oggi parliamo infatti di
Cat Quest II seguito diretto del primo capitolo e piccolo gioiellino che ha saputo catturare la nostra attenzione fin dal suo annuncio. Siete pronti a gettarvi nella mischia in compagnia di due "grandi" re? Se la risposta è affermativa seguiteci nella nostra
recensione di Cat Quest II per Nintendo Switch.
La trama di Cat Quest II
Facciamo subito una piccola premessa:
Cat Quest II non è
The Witcher 3, il titolo sviluppato da
The Gentlebros non è (e non vuole) essere incentrato sulla narrazione, o meglio, non ha alle spalle una scrittura complessa e stratificata, quella che viene esposta ai giocatori (e che li seguirà per tutta la durata della loro avventura), è una trama semplice ma che riesce a tenere "il filo del discorso" fino ai titoli di coda senza avere mai punte eccessivamente alte o profonde carenze.
Cat Quest II inizia raccontando al giocatore una storia, una storia che si è svolta molto tempo prima che i due protagonisti posassero le loro zampe sulla terra. La storia di
Cat Quest II racconta di una spada leggendaria contesa tra due regni: quello dei gatti e quello dei cani: la
Spada del Re. La
Spada del Re purtroppo non fa una bella fine e viene distrutta. Passano i secoli e un antico male torna a minacciare le terre di
Lupus e
Felingard ed è qui che la profezia si rivela esatta, la profezia che annunciava il ritorno di due grandi re, gli stessi che avevano bandi il male già una volta, molto tempo fa.
E' con questa introduzione che
Cat Quest II si presenta ai giocatori e non passano molti minuti prima che troviamo a controllare un piccolo gattino e un tenero cagnolino che si svegliano lungo le "Rive Miagolanti" presto raggiunti da
Kirry, una sorta di fata-gatto che ci seguirà e darà consigli durante la partita. Come potete ben capire anche questa volta ci troviamo noi contro un grande male e contro due regni in lotta, un po' per loro natura, un po' per cause esterne e toccherà a noi rimettere le cose a posto, sconfiggere il male e ripristinare l'ordine. Niente di originale ma se non altro il mondo di gioco, la sua storia e i dettagli che abbiamo trovato lungo il percorso ci sono piaciuti e riescono a dare al titolo un tocco in più rispetto ad altre produzioni simili molto più "canoniche" sul piano narrativo.
Il gameplay di Cat Quest II
Cat Quest II è un titolo che nasconde, sotto la veste "pucciosa" e colorata un gameplay da action-GDR divertente e immediato. Gli sviluppatori, non essendo legati ad una narrativa troppo stringente, hanno proposto un open world interessante ed ampio: la mappa di
Cat Quest II si estende per diverse province e regioni e, udite udite, se dal menu di pausa accederete alla mappa vi renderete presto conto che questa non è altro che lo stesso mondo di gioco de-zoomato. Il titolo, oltre alla quest principale, offre al giocatore diverse subquest che porteranno i nostri protagonisti a conoscere nuovi personaggi e a muoversi in lungo e in largo per le lande che compongono il mondo di gioco. E sono proprio queste lande che hanno attirato da subito la nostra attenzione: i nomi dei luoghi scimiottano infatti nomi che più volte abbiamo trovato nei GDR di stampo fantasy classico ma in questo caso le declinazioni canine o gattare (si dice cos?) ci hanno strappato più di un sorriso.
Pad alla mano
Cat Quest II è divertente e immediato, grazie ad un breve tutorial è semplice prendere immediatamente confidenza con i comandi e dopo pochi minuti di gioco sarete già pronti per concatenare combo, schivate e mosse speciali senza grossi problemi e, meglio ancora, se giocate in single player passare da un protagonista all'altro immediatamente. Ovviamente questo sistema molto "elastico" e semplice ha permesso agli sviluppatori di proporre un gameplay fresco e veloce, ideale per le partite mordi e fuggi che spesso ci hanno accompagnato in questo periodo su
Nintendo Switch. A contorno di tutto ciò troviamo un sistema di crescita del personaggio e di equipaggiamento che, pur con tutti i suoi limiti, riesce a dare ulteriore spessore al gameplay.
La grande novità di questo nuovo capitolo di
Cat Quest è però sicuramente il multiplayer locale cooperativo.
Cat Quest II permette infatti un rapido drop-in e drop-out per i giocatori che possono accedere alla partita in qualsiasi momento e prendere il controllo di uno dei due personaggi e buttarsi nella mischia. Abbiamo provato
Cat Quest II su
Nintendo Switch e per giocare con un amico è stato sufficiente passargli un joycon e gettarsi a capofitto nella mischia. I comandi rispondono bene e il titolo funziona perfettamente in coop regalandoci qualche soddisfazioni extra quando magari si ruba qualche kill al nostro compagno.
Infine vi portiamo un'altra buona notizia:
Cat Quest II è localizzato in italiano: tutto possono godere quindi del titolo anche senza conoscere l'inglese.
L'arte a la tecnica di Cat Quest II
Ed eccoci arrivati a quello che, dal nostro punto di vista, è il vero punto di forza dell'intera produzione: il design e la direzione artistica del titolo. Eravamo già rimasti incantati da quanto i ragazzi di
The Gentlebros erano riusciti a proporre nel precedente capitolo (se ve la siete persa potete leggere la nostra
recensione di Cat Quest per Nintendo Switch) ma questa volta gli sviluppatori sono riusciti a fare ancora di meglio. Partiamo dal presupposto che i dev hanno mantenuto lo stesso approccio e hanno cercato un migliorare ulteriormente, piuttosto che stravolgere, quanto era già stato fatto con dei risultati che sono davvero eccellenti. Ottimo anche il character design: originale e carismatico.
Cat Quest II porta al giocatore un mondo colorato e dettagliato, con una serie di riferimenti al fantasy classico ma rivisto in chiave "animale", ogni volta che vi approccerete ad una nuova provincia o zona resterete a bocca aperta per i dettagli e l'uso delle varie palette cromatiche. Anche il tratto con cui sono stati realizzati tutti i dettagli di gioco è subito distinguibile e alcuni scorci sembrano davvero delle piccole opere d'arte. Anche la colonna sonora ben si sposa con le ambientazioni e con gli eventi che succedono a video creando un'alchimia decisamente interessante tra vista e udito.
Tecnicamente parlando il lavoro svolto è indubbiamente eccellente, il titolo gira senza problemi su
Switch e durante le nostre partite non abbiamo mai avuto a che fare con rallentamenti o problemi di sorta.
Cat Quest II è ben ottimizzato e, pur non mostrando un motore grafico che muove milioni di poligoni al secondo, riesce ad offrire un colpo d'occhio d'impatto su tutte le piattaforme su cui è stato rilasciato. Un plauso va poi alle animazioni, fluide e legate che denotano una cura certosina in fase di realizzazione delle stesse.