Castlevania è sempre Castlevania
Castlevania è una delle saghe videoludiche più antiche, pensate che il primo capitolo (Castlevania) fu pubblicato da
KONAMI nel lontano 1986. Da allora la saga ha saputo portare nel mondo videoludico oltre venti capitoli tutti, a modo loro, interessanti (
tra alti e bassi certo ndr.). Oggi siamo qui per parlarvi della
Castlevania Dominus Collection, una collection che raccoglie i tre capitoli pubblicati su
Nintendo DS giocabili, ora anche su PC e sulle altre console. Grazie ad un codice ricevuto da
KONAMI (che ringraziamo) abbiamo avuto modo di tornare nuovamente nei mondi di
Dawn of Sorrow,
Portrait of Ruin e
Order of Ecclesia (oltre ad una piccola sorpresa che arriva direttamente dal mondo arcade:
Haunted Castle Revisited) . Se siete curiosi di sapere come se la cavano questi titoli nella loro nuova forma seguiteci nella
recensione di Castlevania Dominus Collection per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Castlevania Dominus Collection
Castlevania Dominus Collection offre una selezione di tre titoli principali, ognuno con la propria narrazione unica e personaggi distintivi che si inseriscono nel vasto universo di Castlevania. Iniziamo parlando di
Dawn of Sorrow: il titolo continua le avventure di
Soma Cruz, il protagonista dai capelli bianchi che affronta creature della notte utilizzando il suo potere di dominare le anime dei nemici sconfitti. La storia si concentra sull’utilizzo dei
Magic Seals, una meccanica di gioco che richiede al giocatore di disegnare simboli sullo schermo per sconfiggere i boss, aggiungendo un elemento di interazione unico ma a volte impreciso nelle versioni rimasterizzate.
Abbiamo incorporato i contenuti di YouTube. Poiché YouTube potrebbe raccogliere dati personali e tracciare il tuo comportamento di visualizzazione, caricheremo il video solo dopo aver acconsentito all'uso dei cookie e tecnologie simili a quelle descritte nella loro
Privacy policy
Acconsento, mostra il video
Passiamo poi al secondo titolo,
Portrait of Ruin che introduce due personaggi giocabili:
Jonathan Morris e
Charlotte Aulin. Il titolo permette di alternare questi personaggi in tempo reale, consentendo combinazioni di abilità per risolvere puzzle e affrontare nemici. La storia di questo gioco ruota attorno al
Castello di Dracula, esplorato attraverso una serie di dipinti che fungono da portali per diverse ambientazioni, creando una narrativa interessante e varia che offre un’esperienza molto più dinamica rispetto ai giochi precedenti.
Infine, in
Order of Ecclesia fa la sua comparsa
Shanoa, una delle poche protagoniste femminili della serie, che si avventura per recuperare i potenti
Glyphs e distruggere Dracula. Questo gioco, sebbene sia più lineare rispetto agli altri, presenta una narrazione forte e un’eroina ben caratterizzata che offre una prospettiva fresca nell’universo di Castlevania. Tuttavia, la sua natura più lineare potrebbe risultare meno interessante per i giocatori che preferiscono l’esplorazione non lineare che caratterizza altri titoli della serie.
Prima di passare a parlare del gameplay vogliamo ricordarvi che
Castlevania Dominus Collection è localizzato in italiano e che quindi non avrete problemi nel seguire le vicende dei vari protagonisti dei singoli titoli anche se non conoscete l'inglese.
Il gameplay di Castlevania Dominus Collection
Difficile parlare di un gameplay unico in
Castlevania Dominus Collection. Il gameplay della Castlevania Dominus Collection varia notevolmente tra i diversi titoli inclusi. Anche se tutti e tre i titoli affondano le loro radici nel genere metroidvania ognuno ha caratteristiche uniche.
Dawn of Sorrow si distingue per l’utilizzo delle meccaniche touch screen del DS, che ora sono state adattate per il controller o il mouse su PC. Sebbene questi adattamenti siano funzionali, possono sembrare goffi rispetto alla precisione che si ottiene con uno schermo touch. Tuttavia, il gioco compensa con la possibilità di utilizzare comandi per completare i “Magic Seals”, rendendo l’esperienza meno frustrante per chi gioca con un controller.
L'operazione di rimasterizzazione di Castlevania Dominus Collection è decisamente un successo: ora Dawn of Sorrow, Portrait of Ruin e Order of Ecclesia sono finalmente giocabili su tutte le piattaforme!
Portrait of Ruin offre un’esperienza di
gameplay più
strategica con la possibilità di cambiare personaggi in tempo reale. Questa meccanica di cambio tra
Jonathan e
Charlotte permette di combinare le loro abilità per superare sfide specifiche e risolvere puzzle. Il sistema di combattimento e l’esplorazione rimangono fedeli allo stile classico di Castlevania, con un focus su precisione e tempismo per evitare nemici e attacchi letali. Tuttavia, alcuni potrebbero trovare che il gameplay manchi di profondità rispetto ad altri titoli del genere Metroidvania.
Order of Ecclesia introduce il sistema dei
Glyphs, che consente ai giocatori di personalizzare il loro stile di combattimento utilizzando diverse combinazioni di magie e attacchi. Questo aggiunge una dimensione tattica al gameplay, ma la sua linearità può risultare meno coinvolgente per chi preferisce la struttura più aperta e esplorativa di titoli come “Symphony of the Night”. Nonostante ciò, il gioco presenta alcune delle sfide più complesse della serie e offre modalità di gioco sbloccabili che aumentano la rigiocabilità.
L'arte e la tecnica di Castlevania Dominus Collection
Possiamo dire che, dal punto di vista artistico, la
Castlevania Dominus Collection racchiude tutte le caratteristiche che hanno reso unica e famosa la saga di
Casltevania. La trilogia (
rimessa a nuovo ndr.) brilla per la sua fedeltà all’estetica gotica e per il mantenimento della qualità visiva degli sprite dei giochi originali. La pixel art e le ambientazioni elaborate che caratterizzano ogni gioco sono state preservate con cura, permettendo ai giocatori di godere di questi titoli senza perdere il fascino delle
versioni DS. Dobbiamo però evidenziare come, mentre la grafica di
Haunted Castle Revisited è stata migliorata, con opzioni widescreen e sprite ben definiti, la versione originale del gioco arcade è spesso considerata inferiore per i suoi controlli rigidi e il design frustrante delle fasi.
Tecnicamente, la collezione offre alcune utili funzionalità di
quality of life, come la possibilità di salvare in qualsiasi punto e la funzione di rewind, che aiuta a correggere gli errori senza dover ricominciare l’intero livello. Queste funzionalità sono particolarmente apprezzate sui titoli
DS, in quanto semplificano notevolmente l’esperienza di gioco. Come in molte remastered (soprattutto se datate) mancano opzioni di configurazione avanzata ma, al netto di questo, possiamo dire che durante le nostre partite su
Steam Deck non abbiamo riscontrato problemi di sorta e, anzi, i tre titoli si dimostrano perfetti per essere giocati in portabilità.
Molto buono anche il comparto audio che troviamo riportato tale e quale rispetto alle versioni originali.