Eravamo quattro amici al bar, no di più!
Se dovessimo pensare ad un gruppo di sviluppatori folli che è stato in grado di produrre titoli divertenti e dal design unico e accattivante, il primo nome che ci passa per la testa è
The Behemoth. Qualche anno fa abbiamo analizzato il loro ultimo lavoro
Pit People. Oggi invece parliamo di quello che forse è stato il loro più grande successo: stiamo parlando di
Castle Crashers e, più nello specifico, della sua ultima incarnazione:
Castle Crashers Remastered per
Nintendo Switch. Ebbene si i simpatici cavalieri arrivano finalmente anche sull'ibrida di casa Nintendo e se volete sapere come è invecchiato continuate a leggere la nostra
recensione di Castle Crashers Remastered per Nintendo Switch.
La trama di Castle Crashers Remastered
Partiamo come di consueto dalla trama:
Castle Crashers Remastered non offre grandi cambiamenti o modifiche rispetto all'edizione originale (che così, per dovere di cronaca, vi ricordiamo risale all'ormai lontano
2008) uscito per
XBOX 360. Al netto delle modalità alternative, il grosso dell'esperienza offerta dal titolo di
The Behemoth è da ricercarsi nella modalità storia: la prima scelta che ci viene chiesto di compiere è quella relativa al protagonista. Il titolo originale proponeva all'utente quattro cavalieri tra cui scegliere (più altri sbloccabili lungo il percorso o alla fine del gioco), ognuno di un colore diverso. In questa versione Remastered del titolo ci troviamo invece una scelta più ampia con una serie di new entry che vedono oltre ai classici anche un cavaliere rosa e uno viola.
Fatta la nostra scelta il titolo ci porta all'interno del castello dove si sta tenendo una festa, tutto sembra andare per il meglio quando il malvagio mago irrompe con le sue truppe e ruba il preziosissimo cristallo al Re. Quest'ultimo non la prende proprio bene anche perchè, insieme al cristallo i cattivoni di turno hanno rapito anche tutte le principesse del regno, e chi meglio di un eroe può ergersi come ultima difesa del regno e paladino dei deboli e degli oppressi? Ma noi che domande! Eccoci quindi pronti ad imbracciare le armi per inseguire i malviventi livello dopo livello e, proprio da questo punto di vista, non possiamo lamentarci:
Castle Crashers offre infatti un'ottima varietà di ambientazioni: si passa dai deserti alle lande ghiacciate, dalle foreste ai castelli infestati, insomma ne vedrete delle belle!
Ma quindi, ad undici anni di distanza la trama di
Castle Crashers Remastered tiene ancora il passo? Beh la risposta è decisamente si, e questo per un semplice motivo: la trama del titolo
The Behemoth è semplice, lineare e quasi un mero pretesto per portarci fino al cospetto del boss finale. Il gioco non offre tempi morti e il giocatore è sempre invogliato a proseguire proprio per vedere "cosa c'è dopo" e non per chissà che plot twist.
Il gameplay di Castle Crashers Remastered
Abbiamo visto che il titolo, dal punto di vista narrativo è invecchiato molto bene, ma come se la passa invece sul fronte del gameplay? Questi undici anni di distanza si fanno sentire oppure no? Bene, anche da questo punto di vista le cose vanno decisamente bene: se dovessimo riassumere questo paragrafo in una singola frase questa sarebbe:
"il gameplay di Castle Crashers Remastered è rimasto fresco, divertente e immediato ed è godibilissimo anche ai giorni nostri"
Ed in effetti è proprio così, e anche in questo caso l'ingrediente segreto della formula magica di
The Behemoth è la
semplicità: per giocare (e divertirvi) con
Castle Crashers non dovrete leggere lunghi manuali, ne affrontare interminabili tutorial oppure seguire ore e ore di streaming online: non dovrete fare nulla di tutto questo, ma solo impugnare il pad (o la console come in questo caso) e giocare. Il sistema di comando è strutturato per permettere al giocatore di inanellare in rapida sequenza colpi leggeri e pesanti, intervallati (volendo) dal colpo magico che si ricarica col tempo. Un
sistema immediato vi permette (tramite i dorsali) di selezionare i consumabili o l'arma ranged e di usarli all'istante, siano essi pozioni di salute o archi per attaccare gli avversari a distanza.
A livello di gameplay il titolo può essere assimilato ai classici picchiaduro a scorrimento che riempivano le sale giochi di un quarto di secolo fa (ammazza come passa in fretta il tempo!), ci muoviamo infatti in un ambiente in tre dimensioni con sprite in 2D ed è forse qui che troviamo l'unico vero difetto del gioco ovvero il sistema di controllo delle collisioni. Avendo infatti la possibilità di spaziare liberamente in lungo e in largo, in alto e in basso non è sempre chiaro se il nostro personaggio (sopra tutto quando i livelli si fanno molto affollati, e capita spesso) è allineato con l'avversario che vogliamo colpire col rischio di mandare a vuoto qualche colpo. Niente di trascendentale sia chiaro ma abbastanza fastidioso a livelli maggiori dove la morte per aver sbagliato qualche colpo può diventare pesante.
E cosa succede se il nostro eroe lascia le penne sul campo di battaglia? Si rialza più forte e motivato di prima, che domande, ma con un aiuto in più! Un sistema di crescita del personaggio ci consente infatti di "expare" le varie caratteristiche del nostro eroe suddivise in
forza,
magia,
difesa e
agilità e ovviamente ognuna di queste influenza il nostro modo di approcciare il gioco migliorando i danni inflitti, la nostra velocità, la nostra resistenza e via discorrendo.
A fare da contorno a tutto questo ben di dio ci sono gli animaletti da trovare e da portare con noi durante le nostre battaglie che ci aiuteranno a trovare tesori nascosti e non solo (oltre ad essere bellissimi da vedere!), abbiamo poi la possibilità di affrontare l'arena con un sacco di avversari, una specie di modalità party e, ovviamente, la storia principale più e più volte visto che possiamo utilizzare diversi cavalieri, expati in modo diverso. Come se non bastasse
Castle Crashers Remastered (ma anche la sua versione originale) offre una modalità cooperativa che è la fine del mondo (in fatto di divertimento) e che consente, nel caso della versione
Nintendo Switch che abbiamo provato, di giocare in compagnia di un amico usando ognuno un joycon, altrimenti con altri tre amici dotati però di controller pro.
Vi ricordiamo poi che
Castle Crashers Remastered è localizzato in italiano.
L'arte e la tecnica di Castle Crashers Remastered
E quindi anche il gameplay è risultato al passo con i tempi: ora non manca altro che la componente artistica e tecnica dell'opera. Riuscirà
Castle Crashers Remastered a cavarsela anche sotto questo aspetto o il peso degli anni incombe sulla creatura di
The Behemoth?
Ebbene, grazie alla sua grafica cartoonesca, ai suoi tratti semplici e completamente slegati dall'avanzamento tecnologico
Castle Crashers Remastered risulta ancora incredibilmente attuale. Un titolo con questa direzione artistica e questa realizzazione tecnica è difficile che risenta del peso degli anni: fosse uscito l'altro giorno avrebbe offerto comunque al giocatore un colpo d'occhio d'impatto pur non muovendo milioni di poligoni sullo schermo. Anche in questo caso la
semplicità è stata la chiave di volta che ha permesso a
Castle Crashers Remastered di passare indenne il test dell'età.
Ma su
Nintendo Switch come gira? Alla grande e non solo, il piccolo schermo di
Switch riesce a gestire egregiamente tutto quello che si muove a schermo offrendo, per altro, una leggibilità degli scontri invidiabile e che non abbiamo riscontrato anche in prodotti più recenti. Durante la nostra prova su
Nintendo Switch abbiamo giocato al titolo in
modalità handled (come sempre facciamo per i titoli recensiti su Switch) e non abbiamo mai riscontrato rallentamenti o problemi di sorta. A chiudere il cerchio ci pensa un netcode granitico (se vorrete giocare online vi servirà un abbonamento a
Nintendo Switch Online) con un matchmaking decisamente eccellente.
Ottimo anche il comparto sonoro che regala ai giocatori le stesse musichette allegre che spezzano il ritmo e stemperano (di molto) gli arti amputati o le teste mozzate dei nostri avversari durante le varie battaglie.