Il ponte sullo stretto?
Qualche mese fa avevamo recensito
Bridge Constructor e avevamo apprezzato il titolo anche se non ci aveva convinto fino in fondo. Il gioco di
HeadUp Games era stato portato su console in modo molto fedele all'originale per smartphone, preservando in sostanza, pregi e difetti dell'originale.
HeadUp Games ci propone quindi una versione riveduta e corretta del titolo con l'aggiunta di un po' di adrenalina, si va nel mondo degli stuntman con
Bridge Constructor Stunts e via con la recensione!!!!
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Volare oh oh
Bridge Constructor Stunts divide il suo gameplay in due momenti distinti, una prima parte dedicata alla costruzione della mappa di gioco, dove possiamo sbizzarrirci creando rampe di lancio e strutture su cui passerà il nostro stunt man e la seconda parte in cui guideremo il mezzo attraverso il percorso. Come in
Bridge Constructor anche in questo caso abbiamo a disposizione un budget limitato e dei materiali prestabiliti per creare e modificare il percorso di gioco. La divisione dei due gameplay funziona in modo egregio. Permette di sfogare la propria creatività nella prima fase, cercando di costruirei i percorsi immaginando le reazioni fisiche del mezzo e sfogarci nella seconda dove potremo "correggere" eventuali difetti con una guida più attenta e magari prestando attenzione a tratti che sappiamo non essere perfetti. In questo modo possiamo cercare di sistemare eventuali errori in fase di progettazione durante la parte di stunt.
Mentre nel predecessore eravamo dei meri spettatori mentre i mezzi testavano i ponti, in questa nuova incarnazione del titolo il nostro ruolo diventa di primo piano per il superamento del livello (specialmente se puntiamo a recuperare tutti i bonus sparsi in giro).
Il motore del 2000
Il motore fisico e grafico che muove il titolo sembra lo stesso del predecessore, anche lo stile grafico non mostra cambiamenti radicali dimostrando continuità con quanto già proposto in passato. Questo non è un male e demarca una linea continua per la serie.
I modelli dei veicoli sono ben realizzati, così come le strutture che si vanno costruendo nei livelli, la parte da leone la svolge però il motore fisico del gioco che, seppur in alcuni caso esaspera certe situazioni, si comporta decisamente bene. Quando parliamo di "esasperare certe situazioni" intendiamo dire che, giustamente, il titolo non vuole essere un simulatore fisico perfetto (sopratutto nella parte da stuntman) quanto il più goliardico possibile pur mantenendo dei canoni fisici da dover rispettare.
Il sonore è un piacevole sottofondo che non entrerà nella playlist del vostro iPod ma che nemmeno vi farà sanguinare le orecchie.
Nella stanza dei bottoni
Anche i comandi di gioco sono rimasti pressochè invariati per quanto riguarda la parte di costruzione e modifica della mappa. Ai controlli a cui eravamo abituati in
Bridge Constructor sono stati aggiunti quelli per pilotare i veicoli nei panni dello stuntman che riprendono la mappatura di quelli di altri titoli simili come ad esempio
Trial Evolution. Niente di nuovo sotto il sole quindi,
costruire i ponti e le rampe con il pad risulta facile e intuitivo, bisogna solo prendere un po' la mano per evitare di creare delle strutture inutili o doppie (sopratutto per non intaccare il risicato budget a disposizione per la parte di progettazione).
Il gioco presenta una struttura composta da diverse ambientazioni divise in livelli. Il tutto è organizzato a difficoltà crescente e mette a disposizione del giocatore sempre nuovi materiali e sfide con cui confrontarsi. La corsa al punteggio più alto è sempre un modo furbo per farci riprovare il livello anche solo per battere i record dei nostri amici.