Sfasciamo tutto!
Caratteristica tipica dei twin stick shooter è quella di offrire al giocare un gameplay frenetico che, senza troppi fronzoli, gli consenta di creare una grande distruzione a video. Ecco diciamo che i ragazzi di
The Quantum Astrophysicists Guild hanno raggiunto in pieno l'obiettivo con il loro ultimo titolo:
Breakpoint. Dimenticate quindi trama e alti tecnicismi, il titolo è fatto e pensato per farvi divertire. Scopriamo insieme pregi e difetti nella nostra
recensione di Breakpoint per Nintendo Switch.
La trama di Breakpoint
Arriviamo subito al dunque senza troppi giri di parole:
Breakpoint non ha una trama. L'ultima fatica dei ragazzi di
The Quantum Astrophysicists Guild non prende nemmeno in considerazione di portare al giocatore un impianto narrativo, semplicemente vi butta direttamente nel centro dell'azione e li, armi alla mano si gioca la partita. Essi che con
The Ambassador: Fractured Timelines avevano dimostrato di sapere imbastire una trama (anche senza meritare un Premio Strega), se vi siete persi la nostra opinione sul titolo vi invitiamo a leggere la nostra
recensione di The Ambassador: Fractured Timelines.
Dicevamo quindi che non c'è nessuna modalità avventura, rincariamo la dose: non c'è nemmeno nessun tutorial e nessuna modalità di gioco alternativa.
In Breakpoint non dovrete far altro che distruggere, distruggere, e distruggere ogni singolo nemico che vi si para dinanzi. Imparerete sulla vostra pelle le meccaniche di gioco e le regole, ma di questo ne parliamo nel prossimo paragrafo, quello dedicato al gameplay che è in effetti il cuore pulsante dell'esperienza di gioco.
Anche se non c'è una trama vi farà piacere sapere che
Breakpoint è tradotto in italiano, quindi tutti i menu di gioco che troverete saranno completamente comprensibili anche se non conoscete l'inglese.
Il gameplay di Breakpoint
Partiamo dal concetto (semplice) che è anche il motore pulsante di
Breakpoint: per sopravvivere il più a lungo possibile nell'arena dovete avere riflessi pronti, abilità col pad e anche un po' di fortuna. Il mix di questi tre elementi vi porterà ad ottenere punteggi molto alti (gli High Scores di una volta!) ma di contro dovete anche mettere in conto che non vedrete mai la fine del gioco perchè questa, di fatto, non esiste.
Breakpoint torna alle origini del videogioco dove il gioco era una vera e propria sfida tra giocatori, con sé stessi e con la macchina: dovete ottenere il punteggio più alto e cercare di migliorare in ogni, singola, partita.
Furbescamente i ragazzi di
The Quantum Astrophysicists Guild hanno utilizzato il twin stick shooter (in questo caso più un
twin stick slasher visto che abbiamo a che fare con armi melee) perchè è un genere che ben si sposa con l'immediatezza e con la ricerca del perfect score. In
Breakpoint impersoniamo un'astronave bianca (anche abbastanza anonima dal punto di vista artistico) che deve cercare di sopravvivere il più possibile in livelli ricolmi di avversari rappresentati da figure geometriche (
Geometry Wars vi dice nulla?). In Breakpoint, a differenza del titolo di
Bizarre Creations non elimineremo gli avversari a colpi di cannone ma utilizzeremo delle armi bianche (si avete capito bene, delle spade o delle asce che escono da un'astronave). Vi sembra assurdo? Anche a noi, eppure funziona alla grande: Breakpoint è terribilmente divertente.
I comandi su
Nintendo Switch (la versione da noi provata) rispondono perfettamente e pilotare la nostra astronave per il livello è fortemente addictive. Giocando vi troverete in situazioni al limite in cui magari ne uscirete per il rotto della cuffia e proprio per quel singolo colpo che è in grado di salvarvi la partita, altre volte invece morirete a causa di un insignificante triangolo che vi spunterà dietro la schiena (in Breakpoint imparerete che ogni singolo avversario può diventare mortale). Le regole quindi sono chiare: tre vite a disposizione, varie armi bianche su cui fare affidamento, comandi reattivi e tanti riflessi, questi sono gli ingredienti che vi terranno incollati allo schermo per diverse ore.
L'arte e la tecnica di Breakpoint
Beakpoint è minimalista, e lo è per una scelta precisa legata al gameplay: a schermo vedrete muoversi centinaia di elementi e il vostro occhio dovrà prestare attenzione a moltissime cose. Il modo migliore per dare la giusta importanza al gameplay era rendere tutte le distrazioni nulle: i ragazzi di
The Quantum Astrophysicists Guild hanno seguito (giustamente) la strada già percorsa da
Bizarre Creations con
Geometry Wars anni prima. Il design minimalistico non è però sinonimo di mancato studio, anzi esattamente il contrario, Breakpoint è pensato fino all'ultimo dettaglio.
Graficamente il titolo è psichedelico al punto giusto, veloce e immediato e la colonna sonora tecno è perfettamente adatta al contesto: giocando a Breakpoint vi troverete in un turbine di effetti speciali, avversari , lampi e flash colorati che vi ipnotizzeranno. Bello da vedere e ancora di più da guardare da spettatore (perchè li non dovete concentrarvi sul gioco) vi renderete presto conto di quante piccole chicche grafiche gli sviluppatori hanno messo nel gioco. Peccato per qualche rallentamento che rischia di rovinare l'immersione e magari farvi perdere quel singolo frame che avrebbe potuto salvare o ribaltare la partita.
Ottima la colonna sonora (come accennavamo poco sopra), psichedelica e ritmica al punto giusto: il nostro consiglio è quello di
giocare a Breakpoint con le cuffie per godersi il trittico gameplay / grafica / musica al massimo.