A volte ritornano... E meno male!
Ci sono titoli che passano in sordina e che meriterebbero più attenzione, poi ci sono titoli che ritornano con un sequel e che hanno tutta la voglia del mondo di spaccare. Oggi ci troviamo di fronte proprio ad uno di questi casi: stiamo parlando di
Bleed 2!
La trama di Bleed 2
Seguendo le orme del suo predecessore, anche
Bleed 2 non fa della trama il suo punto forte. Lo sviluppatore
Ian Campbell l’ha ribadito più e più volte: quello che per lui è fondamentale è il gameplay, il resto è contorno.
Bleed 2 sposa in pieno questa filosofia e si concentra quasi unicamente sul suo gameplay con dei risultati decisamente eccezionali.
Per farla breve la trama di Bleed 2 vede la nostra protagonista Wryn combatter un’invasione aliena, un’altra volta.
Dopo aver coronato il suo sogno ed essere diventate una super eroina nel precedente capitolo (potete leggere la nostra
recensione di Bleed se volete sapere cosa era successo nel primo episodio) la nostra protagonista si ritrova un’altra volta il destino del mondo sulle spalle. La trama finisce letteralmente qui, per dare un’infarinatura sul carattere della protagonista possiamo ricordarvi quanto quest’ultima sia molto sicura di se stessa e di come approcci la vita in modo tranquillo e “alla giornata”.
L’abbiamo scritto anche poco sopra, la trama non è un elemento fondamentale per valutare l’esperienza offerta da Bleed 2 e risulterà sicuramente più interessante il prossimo paragrafo della
recensione, quello dedicato al
gameplay perché li le cose si fanno davvero interessanti.
Il gameplay di Bleed 2
È proprio sul gameplay che Bleed 2 gioca le sue carte e dove può, senza ombra di dubbio, mostrare i muscoli. Ian Campbell ha concentrato tutti i suoi sforzi nella realizzazione di tua titolo immediato e frenetico dove la velocità di esecuzione e la prontezza di riflessi sono due elementi cardine dell’esperienza.
Bleed 2, come il suo predecessore, è uno sparatutto in due dimensioni con scorrimento da sinistra verso destra dotato di un approccio tipicamente platform.
Apprendere i comandi di gioco può risultare ostico i primi minuti, per via di una disposizione dei tasti sul pad un po’ atipica (abbiamo provato la versione XBOX One del titolo), ma possiamo garantirvi che una volta presa la mano con i comandi tutto risulterà automatico e naturale.
Wryn ha a disposizione una serie di opzioni per eliminare i nemici che faranno la gioia di tantissimi di voi la fuori. La nostra eroina può sparare con l’arma in dotazione raffiche e
raffiche di proiettili e non solo, ha la possibilità di effettuare salti (anche tripli) che incorporano automaticamente la schivata e può utilizzare una sorta di bullet time per uscire indenne dalle situazioni più difficili e intricate. Come dite? Non vi basta? Bene, sappiate che allora potrete fare ancora affidamento sulla fidata
katana che, con singola pressione del tasto di fuoco, può fendere l’aria e rispedire al mittente i proiettili che arrivano nella nostra direzione.
Dal quadro che vi stiamo disegnano potete immediatamente intuire le possibilità che
Ian Campbell vi ha messo di fronte, se aggiungete a tutto ciò un design dei livelli sopraffino e una discreta varietà di avversari e situazioni vi renderete subito conto del peso specifico della produzione. Bleed 2 sa essere immediato e frenetico, veloce e giocabilissimo come pochi altri prodotti simili sul mercato. Il titolo si divide in sette livelli e
conta la presenza di oltre venti boss fight, proprio su questo ultime conviene spendere due parole aggiuntive. Le boss fight sono un altro pezzo “dell’esperienza” che Bleed 2 propone al giocatore, varie, divertenti e mai banali, le boss fight sono una die fiori all’occhiello della produzione.
L’arte e la tecnica di Bleed 2
Per quanto riguarda la parte tecnica vale un po’ lo stesso discorso fatto per la storia. L’art direction e sopratutto la componente tecnica del titolo sono strettamente funzionali al gameplay.
Bleed 2 presenta una pixel art ben realizzata ma senza fronzoli che riesce ad essere piacevole sin dal primo sguardo.
Per il resto cosa possiamo dire, Bleed 2 presenta una grafica cartoonesca, ispirata e mai derivativa, carica di personalità e colpi di genio, ottime le animazioni che rendono tutto quello che si muove a schermo fluido e sinuoso.
Nota d’onore va infine alla produzione sonora deputata a due figure di sicuro spessore, stiamo parlando di Jukio Kallio e Joonas Turner, capaci di portare sulle nostre console e PC una colonna sonora ispirata e perfettamente adatta al gameplay e allo stile di Bleed 2.
Per chi fosse preoccupato per la longevità possiamo dirvi che arriverete tranquillamente ai titoli di coda in poco meno di due ore, ma questo è solo l’inizio di quello che vi attende:
Bleed 2 conta infatti di quattro livelli di difficoltà che cambiano i pattern dei nemici e che vi obbligano, di conseguenza, a modificare il vostro approccio al livello a seconda della difficoltà selezionata.