È un mondo brutto, la fuori
Oggi parliamo di un titolo che, dopo un periodo di
Early Access abbastanza lungo ha finalmente pubblicato la sua versione 1.0: stiamo parlando di
Beyond Contact. Sviluppato dai ragazzi di
Playcorp e pubblicato da
Deep Silver (che ringraziamo per averci fornito un codice per testare il gioco) il titolo è un survival sci-fi che ci mette al comando di un'operazione volta a salvare il pianeta Ketern. Se non vedete l'ora di fare un salto nel futuro non vi reta che indossare la vostra tuta spaziale e seguirci nella
recensione di Beyond Contact per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Beyond Contact
Beyond Contact è ambientato nel futuro, il titolo di
Playcorp ci proietta in avanti di oltre settecento anni: è il 2766 (a confronto
Cyberpunk 2077 è preistoria) e la razza umana, che evidentemente non si è estinta a causa dei cambiamenti climatici o di una guerra nucleare (
visione ottimistica quella degli sviluppatori vero? ndr.) è riuscita a trovare una tecnologia che ha reso possibile i viaggi nello spazio e quindi, ora che abbiamo tutto il cosmo davanti a noi, perchè non andare la dove nessun umano è giunto prima? È così che ci troviamo a parlare del pianeta Ketern che riveste quasi un ruolo da protagonista nel titolo.
Nei panni di
Quinn Hicks, un agente dei Corpi Spaziali facente parte del
Congresso dei Mondi Uniti, ci troviamo per le mani una bella gatta da pelare: siamo infatti stati mandati sul pianeta Ketern per fare in modo che i coloni, gli abitanti del pianeta e il pianeta stesso possano avere una speranza di sopravvivenza. Dal punto di vista narrativo non dovete aspettarvi grandi cose, il titolo di Playcorp cerca di concentrarsi più sul gameplay che non sulla trama.
Anche se la trama non è certamente il punto centrale della produzione possiamo rassicurarvi su quello che riguarda la localizzazione del titolo visto che
Beyond Contact è localizzato in italiano. Questo vuol dire che, oltre alle cut-scene anche tutti gli elementi che vedrete a video sono tradotti nella nostra lingua (ed è decisamente importante visto che parte del gameplay si basa proprio sul comprendere a fondo come funzionano determinati oggetti o strumenti).
Il gameplay di Beyond Contact
Partiamo da due concetti fondamentali:
Beyond Contact è un titolo survival con lievi contaminazioni di altri generi e, secondo concetto da tenere sempre a mente, che come titolo survival deve (e vuole) incutere una certa ansia nel giocatore. Tra le contaminazione di genere troviamo una spruzzata di roguelike visto che Ketern viene generato proceduralmente e risorse, alieni e struttura del terreno stesso vengono generate in modo randomico ad ogni partita. Ecco, qui
troviamo il primo problema di Beyond Contact: la sua routine di generazione procedurale.
Sapete molto bene che se da una parte poter genere livelli ogni volta diversi può essere un grande asso nella manica ma dall'altra se la routine che li genera non è ben bilanciata il disastro è dietro l'angolo. Per capirci meglio facciamo un esempio pratico: ricordate
Dead Cells? (Se non sapete di cosa stiamo parlando conviene che rimediate leggendo la
recensione di Dead Cells). Ecco, in quell'occasione i ragazzi di
Motion Twin sono saliti in cattedra e hanno spiegato al mondo videoludico come si costruiscono dei livelli generati casualmente in maniera impeccabile. Purtroppo in Beyond Contact non è così: il titolo di Playcorp presta il fianco ad ambienti alle volte troppo affollati, altre volte con le risorse sbilanciate e via di questo passo.
Beyond Contact riesce sicuramente a mettere ansia al giocatore, ma è un'ansia "sana"?
Il secondo punto importante riguarda il senso di ansia che il titolo trasmette e che, in genere, ogni titolo survival dovrebbe fare. Anche qui però abbiamo riscontrato un problema di bilanciamento di questa meccanica: cerchiamo di spiegarvi bene. Se, ad esempio, state giocando a
Valheim e vi trovate sanguinante a dover fuggire da un branco di famelici lupi è chiaro che il senso di ansietà cresca in voi ma è anche altrettanto vero che, in altre situazioni in game, avete tutto il tempo per "prendervi i vostri tempi" e quindi procacciarvi il cibo, costruire la vostra abitazione e via di questo passo. Ecco, in Beyond Contact invece vi troverete ad avere a che fare con meccanismi (come quello della gestione dell'ossigeno della tuta) che rischiano di limitare notevolmente il gameplay visto che man a mano che avanzerete nell'esplorazione il rischio di morire soffocati aumenterà e con esso la vostra ansia. Certo, potete sempre sperare di trovare delle bolle di ossigeno sparse qua e la ma non è sempre detto che siano a portata di mano.
Al netto delle fasi esplorative (fondamentali per progredire nella storia e per sbloccare nuove funzioni o abilità), Beyond Contact vi mette anche di fronte ad un numero modesto di nemici, avversari che potrete far fuori sfruttando le armi che Quinn potrà costruirsi. Il combat sytem è molto basilare e non rappresenta il fiore all'occhiello della produzione. Buona invece la parte dedicata al crafting che permette al giocatore di ricercare e costruire sempre nuovi edifici o strumenti che gli consentono, piano piano, di sopravvivere con più facilità sul pianeta.
L'arte e la tecnica di Beyond Contact
Dobbiamo essere sinceri, il gameplay di Beyond Contact non ci ha propriamente convinto: non è tutto da buttare ma la poca cura nel bilanciamento dei vari elementi ha portato il titolo verso un livello di sfida artificialmente più alto di quanto sarebbe dovuto essere. Discorso invece diverso per la componente artistica: Beyond Contact ha un sapore retrò pur essendo ambientato nel lontano futuro. I grafici di Playcorp hanno saputo dare un sapore demodè alla produzione che riesce a distanziarlo da tante altre produzioni simili.
Bene anche il comparto tecnico:
abbiamo giocato Beyond Contact su Steam Deck e, seppur il titolo risulti non compatibile con la console di casa Valve non abbiamo avuto grossi problemi durante le nostre partite. Certo, le dimensioni dei testi non sono propriamente adatte al piccolo schermo della Deck e qualche glitch è apparso qua e la ma il titolo risulta comunque giocabile.
Bene anche il comparto audio, sia per quanto concerne gli effetti ambientali che la colonna sonora.