Scorribande in un mondo medievale
Oggi parliamo di un
GRD tattico a turni che fa capolino su
Nintendo Switch dopo un'uscita quasi in sordina su PC oltre quattro anni fa. Dire uscita in sordina in effetti è un po' riduttivo,
Battle Brothers è uscito in esclusiva su PC nel 2017 senza una campagna di marketing assordante ma è riuscito, nel tempo, a costruirsi una sua affiatata cerchia di fan. Gli sviluppatori, i ragazzi di
Overhype Studios hanno però dato un continuo supporto al proprio titolo e infatti, in questi quattro anni che separano la release PC da quella Switch sono diversi i DLC che sono stati pubblicati, DLC che potete acquistare anche per la console di casa
Nintendo. Bando alle ciance e torniamo a noi, se siete desiderosi di affrontare un brutale mondo medievale seguiteci nella nostra
recensione di Battle Brothers per Nintendo Switch.
La trama di Battle Brothers
Sulla trama di Battle Brothers abbiamo davvero poco da dire, non perchè non ne abbiamo voglia ma perchè in effetti, il titolo di
Overhype Studios e
UKIYO Publishing non presenta una vera e propria trama, anzi non presenta proprio una linea narrativa predefinita. Battle Brothers può essere considerato come un grande sandbox dove il giocatore, come fosse davanti ad una mappa tattica, muove le sue pedine e segna le sorti di un mondo medievale.
La natura procedurale di
Battle Brothers lo ha reso poco adatto ad ospitare una storia, pensate che l'intera mappa di gioco viene generata nuovamente ad ogni partita, questo vuol dire che anche le città, le persone e tutto quello che vedrete a video cambia in continuazione. Con un contesto di questo tipo capite che era davvero complesso mettere in piedi un comparto narrativo che potesse essere interessante e che potesse realmente fare leva sui giocatori. Forse è per questo motivo che gli sviluppatori hanno preferito
concentrarsi sul gameplay e sui contenuti aggiuntivi (che abbiamo prova anche su Nintendo Switch).
Chiudiamo quindi il paragrafo dedicato alla trama ricordandovi che, anche se non c'è una storia da raccontare, il titolo è ricco di
testi e questi, purtroppo,
sono disponibili solo in inglese.
Battle Brothers infatti è disponibile solo in lingua inglese.
Il gameplay di Battle Brothers
Abbiamo potuto parlare davvero poco della
trama di Battle Brothers (anche perchè, in effetti, è inesistente) ma invece c'è molto da dire sul fronte del gameplay, si perchè il titolo dei ragazzi di Overhype Studios ha molte frecce al proprio arco. Partiamo col fatto che il team tedesco ha saputo prendere una serie di decisioni chiare e ha mantenuto la linea scelta fino alla fine: gli sviluppatori non hanno infatti cercato di fare i classici minestroni che spesso si vedono in alcune produzioni indie dove, per cercare di accontentare tutti, non si riesce ad accontentare nessuno. Battle Brothers non è un titolo adatto a tutti ma gli appassionati di
GDR strategici si troveranno per le mani un titolo che non potranno che amare.
Battle Brothers è equamente diviso tra strategia e gioco di ruolo
Battle Brothers è un titolo che può essere diviso in due parti, uguali e contrarie: la parte legata alla strategia e quella legata all'interpretazione ruolistica del giocatore. In Battle Brothers ci troviamo al comando di un gruppetto di mercenari dalle grandi mire espansionistiche. Di fronte a noi abbiamo tutta la mappa tattica del regno e possiamo pianificare proprio su questa mappa le nostre mosse e decidere le sorti del nostro gruppo e non solo. Il mondo di gioco non è statico, il mondo di gioco alterna giorno e notte, passano i giorni e le stagioni, si alternano le condizioni atmosferiche ed eventi casuali possono creare opportunità o nuovi problemi. La componente tattica del gioco si esprime al meglio sulla mappa del mondo di gioco dove possiamo, turno dopo turno, muovere il nostro piccolo gruppo di soldati (gruppo che potrà essere rimpolpato rapidamente) e prendere decisioni su che villaggi attaccare, come (e se) affrontare altri gruppi e via di questo passo. Anche la modalità combattimento è ben strutturata e permette al giocatore di affrontare gli avversari sfruttando le caratteristiche uniche di ogni personaggio.
Molta importanza è data anche alla componente ruolistica del titolo, in
Battle Brothers infatti ogni soldato fa storia a se: possiamo decidere che equipaggiamento fornirgli, se farlo avanzare di livello o personalizzarlo e via di questo passo. Conoscere il proprio party è fondamentale per sfruttarne al meglio le potenzialità, leggere la storia di ogni singolo personaggio aiuta (spesso) a capire meglio che ruolo affidargli all'interno del gruppo, così come scegliere i nuovi combattenti dai vari villaggi è un'operazione va ponderata molto bene.
Abbiamo giocato la
versione Nintendo Switch di Battle Brothers e dobbiamo dire di non essere stati completamente soddisfatti del sistema di controllo. Ora, se è vero che per giocare ad un GDR tattico l'accoppiata mouse + tastiera è sicuramente la soluzione migliore, è altrettanto vero che ci siamo trovati davanti a porting su Switch decisamente ben riusciti sul fronte dell'ottimizzazione dei comandi;
Battle Brothers purtroppo non rientra in questo gruppo. Certo se vi appassionate al mondo di gioco e al suo mix tra medievale e fantasy potrete facilmente soprassedere a questo problema ma è giusto comunque evidenziarlo in questa sede.
L'arte e la tecnica di Battle Brothers
Possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che la direzione artistica non è certo l'elemento cardine del titolo.
Il comparto artistico è stato adattato alle esigenze di gameplay: Battle Brothers risulta infatti sempre ben leggibile e non abbiamo mai riscontrato problemi di lettura del campo di battaglia ma la veste grafica non fa certo gridare al miracolo. I dettagli relativi ai villaggi e ai centri abitati poi sono praticamente solo simbolici e il comparto grafico non è, in generale, molto curato. Siamo invece rimasti colpiti dalla lore di
Battle Brothers che, pur senza essere troppo approfondita risulta affascinante e ricca di spunti per un vero e proprio giocare di ruolo.
Sotto il profilo tecnico Battle Brothers si difende bene, d'altra parte il motore di gioco non è certo uno di quelli in grado di mettere a ferro e fuoco un processore. Nelle nostre partite su Nintendo Switch non abbiamo notato particolari rallentamenti o problemi che potessero inficiare il gameplay. Peccato per il porting dei comandi che è stato eseguito, dal nostro punto di vista, un po' di fretta, senza ottimizzazioni pensate per migliorare l'esperienza su
Nintendo Switch.
Niente da segnalare sul fronte audio: Battle Brothers ha una colonna sonora adatta ad un GDR tattico che non infastidisce il giocatore durante le sue partite.