L'ultima speranza per la Terra
Oggi parliamo di un titolo sviluppato dagli italianissimi
Stormind Games, già noti per
Remothered Tormented Fathers e
Remothered: Broken Porcelain (di cui potete leggere la nostra
recensione), gli sviluppatori catanesi hanno abbandonato le tinte horror dei due precedenti titoli per dedicarsi ad un genere completamente diverso: stiamo parlando di
Batora: Lost Haven. Abbiamo avuto modo di poter provare il titolo sia su
Nintendo Switch che su
Steam Deck e siamo qui per raccontarvi come è andata la nostra prova. Se siete curiosi non vi resta che seguirci nella
recensione di Batora: Lost Haven per Nintendo Switch.
La trama di Batora: Lost Haven
Batora: Lost Haven è un titolo che attinge, per quanto concerne lore, ambientazione e background da due libri di
Annika Morris e, più precisamente da
Batora Il Risveglio e
Batora Il Marchio di Terra. Non vi preoccupate però se non avete mai aperto i due libri, la storia narrata in
Batora: Lost Haven presenta un racconto originale e può essere vissuta senza che si conosca nulla dei due libri sopra citati. Ovviamente se avete avuto modo di leggere i due libri vi troverete dei richiami tra libro e videogioco ma la conoscenza delle storie narrate nei libri non è condizione obbligatoria per potersi godere il videogioco.
Fatta la doverosa premessa possiamo tranquillamente raccontarvi l'
incipit narrativo di Batora: Lost Haven (senza cadere, come di consueto, in spoiler). In Batora: Lost Haven prendiamo il controllo di
Avril, una dei pochi sopravvissuti del pianeta Terra che, dopo l'incontro con
Sole e
Luna (due figure che potremo accumunare ad una sorta di divinità) ottiene dei poteri soprannaturali. Ovviamente le due divinità non hanno dotato Avril di poteri senza chiedere nulla in cambio: la nostra eroina dovrà infatti aiutarli a riportare l'equilibrio nell'universo, un equilibrio che sembra sempre più precario.
È così che la Avril si mette in viaggio, pianeta dopo pianeta, per risollevare le sorti del creato e salvare, al contempo, anche il pianeta Terra. Se vi aspettate un intreccio narrativo particolarmente complesso potreste restare delusi:
Batora: Lost Haven non si focalizza sulla trama ma riesce comunque a tenere il giocatore incollato allo schermo fino ai titoli di coda e lo fa con una trama che pone spesso l'accento su quanto sia labile il confine tra giusto e sbagliato, tra bene e male, tra luce e oscurità. Dobbiamo inoltre sottolineare che
Batora: Lost Haven è localizzato in italiano ma che per quanto riguarda il doppiaggio dovrete accontentarvi della lingua inglese.
Il gameplay di Batora: Lost Haven
Parlando del
gameplay di Batora: Lost Haven possiamo dire che il titolo di
Stormind Games propone al giocatore due principali meccaniche di gameplay: una più action ed una più legata alla trama e al vissuto della storia. La seconda, come potete ben immaginare, si articola nelle scelte che la nostra giovane protagonista dovrà prendere lungo il percorso. Come scrivevamo sopra Avril dovrà prendere decisioni che modificheranno il destino dell'universo e non potrà farlo a cuor leggero. È interessante notare come gli sviluppatori siano riusciti a rendere le varie scelte mai "granitiche": non c'è modo di sapere a priori quale scelta sia giusta e quale sbagliata (e il gioco non vuole nemmeno che questa classificazione sia possibile). Ogni decisione che prenderemo cambierà l'universo ma non potremo mai sapere se è la decisione migliore: solo guardando indietro saremo in grado di unire i puntini e giudicare il nostro operato.
Batora: Lost Haven mette continuamente il giocatore davanti a bivi ma il confine tra chiaro e scuro è sempre molto labile
Messi da parte i momenti più legati alla narrazione e scendendo in campo (nel vero senso della parola) vediamo come
Batora: Lost Haven sia, di fatto, un
hack 'n slash basato su un sistema di combattimento in puro stile
twin stick shooter. Avril dovrà infatti affrontare (e sconfiggere) un numero enorme di avversari e potrà farlo basandosi sulla sua prontezza di riflessi e sui suoi poteri. Abbiamo quindi la possibilità di sfruttare due diverse forme: la
forma Fisica che consente ad Avril di sfruttare la sua spada e fare piazza pulita degli avversari a suon di colpi all'arma bianca e la
forma Mentale che invece concentra il suo potere sulle armi ranged. Ogni avversario che ci si parerà dinanzi inoltre sarà colorato da un'aurea che ne decreta la debolezza (o meno) rispetto ad una particolare forma: se quindi cercherete di colpire un avversario fisico con un attacco mentale il danno inflitto sarà di molto inferiore rispetto alla controparte.
Il sistema di gioco è decisamente frenetico e prima imparerete a saltare ad una forma all'altra prima riuscirete a sterminare avversari senza alcuna pietà. Se da una parte il combat system risulta divertente e vario è altrettanto vero che la leggibilità a schermo non è sempre perfettamente ottimizzata. Sia su
Nintendo Switch che su
Steam Deck abbiamo infatti un po' sofferto la
confusione che si viene spesso a creare negli scontri trasformando le varie arene in arcobaleni di colori che risultano di difficile lettura per il giocatore. Abbiamo invece apprezzato il sistema di controllo, sia sulla console di casa Nintendo che sulla piattaforma di Valve. Non manca, ovviamente, un sistema di crescita del personaggio che ci aiuta ad affrontare avversari sempre più tosti pianeta dopo pianeta. Bene anche il tutorial iniziale che permette a chiunque di prendere rapidamente confidenza col sistema di gioco del titolo.
L'arte e la tecnica di Batora: Lost Haven
Ottime notizie arrivano sul piano artistico e tecnico della produzione. Abbiamo apprezzato molto lo stile dato al titolo che riesce a ricreare ambientazioni e personaggi coerenti col mondo di gioco. Bene anche la scelta di "dividere" il mondo nei due colori che rispecchiano le due anime di Avril. Abbiamo inoltre trovato la protagonista, Avril, carismatica al punto giusto: un personaggio forte che sicuramente rende il titolo molto riconoscibile tra la miriade di produzioni simili presenti su PC e console.
Bene anche il comparto tecnico della produzione:
Batora: Lost Haven gira molto bene sia su Nintendo Switch che su Steam Deck (è classificato come Deck Verified). Al netto di qualche combattimento particolarmente confusionario e in cui il motore di gioco ha prestato il fianco a qualche rallentamento non abbiamo trovato particolari problemi nella produzione di
Stormind Games.
Anche la colonna sonora si difende molto bene e risulta sempre in linea con il mood della produzione e delle ambientazioni proposte.