Carni putrescenti ovunque
Difficile non pensare a
Left 4 Dead quando si parla di
Back 4 Blood, in effetti i due titoli non condividono solo gli sviluppatori (i talentuosi ragazzi di
Turtle Rock Studios) ma anche il main theme della produzione, e cioè gli zombie. Esattamente come i precedenti lavori (svolti sotto l'ala protettrice di
Valve) gli sviluppatori californiani sono qui per presentarci la loro ultima fatica: uno sparatutto cooperativo a tema zombie che da il meglio di se giocato in compagnia di un nutrito gruppo di amici. Se siete curiosi di sapere come se la cava pad alla mano continuate a leggere la nostra
recensione di Back 4 Blood per XBOX One.
La trama di Back 4 Blood
Solitamente è abbastanza difficile parlare di trama quando si parla di sparatutto in prima persona, e ancora più difficile quando questi sparatutto sono anche cooperativi. Diciamo che, solitamente, gli sviluppatori tendono a concentrarsi più sul gameplay, le sue meccaniche e il motore di gioco piuttosto che sulla narrazione spiccia. Da questo punto di vista anche Back 4 Blood non fa molta differenza e infatti il titolo di
Turtle Rock Studios non costruisce un impianto narrativo particolarmente intricato e complesso.
In
Back 4 Blood fate parte di uno sparuto gruppo di sopravvissuti a quella che possiamo definire senza troppi giri di parole una vera e propria apocalisse zombie. La Terra è ridotta in rovina, un parassita, il
Verme del Diavolo ha preso il controllo della maggior parte della popolazione della terra. Fortunatamente alcuni individui sono risultati immuni al parassita e noi facciamo parte proprio di una di queste persone (o meglio, possiamo impersonarne una). Nella fattispecie il nostro gruppo, composto da otto membri, è comandato da un ex militare che ha radunato intorno a se vari sopravvissuti di tutti i generi. Con l'altisonante nome di
Sterminatori i nostri eroi si vedono quindi impegnati in una serie di missioni che li condurranno sempre più vicino alla scoperta di un'arma in grado di cambiare le sorti dell'intero pianeta.
Dobbiamo dire che, anche se dal punto di vista narrativo tutto sa un po' di già visto, gli sviluppatori sono stati decisamente in gamba nel presentare un gruppo molto eterogeneo di personaggi, ognuno dotato di caratteristiche uniche che lo rendono un elemento insostituibile all'interno della squadra. Non faticherete di certo ad affezionarvi a
Ma', piuttosto che a
Evangelo o
Hoffman. Parleremo dei vari personaggi nel paragrafo dedicato al gameplay perchè la loro caratterizzazione non è solo un mero pretesto narrativo ma ognuno di loro ha caratteristiche uniche a livello di gameplay. Infine vi ricordiamo che
Back 4 Blood è completamente localizzato in italiano sia nei sottotitoli che nell'eccellente doppiaggio.
Il gameplay di Back 4 Blood
Eccoci a parlare del vero cuore di
Back 4 Blood: il
gameplay. Come avrete ben capito
Back 4 Blood è uno sparatutto cooperativo pensato e strutturato per dare il meglio di se giocato in compagnia di amici e non diciamo "amici" a caso. Come tutti i titoli pensati per essere giocati in cooperativa, anche in Back 4 Blood comporre un gruppo unito e corretto vi permetterà di vivere decisamente meglio le vostre sessioni online. Giocando senza un gruppo predefinito ci è capitato infatti di scontrarci con personaggi poco propensi al lavoro di squadra, gente che i scollegava dopo aver completato un personale obiettivo e via di questo passo rovinando, di fatto, l'esperienza di tutti. Al netto di questo il titolo di
Turtle Rock Studios è un FPS estremamente solido che ha un sacco di frecce al proprio arco.
Back 4 Blood è un titolo che per essere gustato a dovere va giocato in compagnia di fidati amici
Torniamo un secondo sugli otto protagonisti del gioco, quelle che vedrete a schermo non sono solo delle semplici skin, ogni personaggio ha delle caratteristiche che lo rendono unico e fondamentale per la sopravvivenza stessa del gruppo. Pensate ad esempio a
Doc, il classico personaggio di supporto che permetterà al gruppo di restare il più a lungo possibile in vita, diametralmente diverso l'utilizzo di
Jim un cacciatore rapido e precisissimo che sarà in grado di difendere la vostra avanzata anche dalle retrovie. Se siete poi appassionati di corpo a corpo un tank come
Holly vi permetterà di dare il meglio di voi a suon di colpi di mazza da baseball in faccia gli zombie. Questi sono sono alcuni dei personaggi che potrete impersonare ma non preoccupatevi, avrete modo di conoscere ognuno di essi partita dopo partita e, visto che per ottenere veramente tutto da Back 4 Blood
dovrete giocare la campagna principale più volte, avrete modo di diversificare il vostro gameplay con gran facilità.
La campagna è composta da
quattro atti suddivisi poi in vari livelli, considerate che l'ultimo atto è, in buona sostanza, una gigantesca boss fight ma non preoccupatevi i contenuti sono decisamente corposi.
Back 4 Blood, per venire incontro alle esigenze di ogni tipo di giocatore, vi consente di scegliere poi tra tre livelli di difficoltà:
Incubo,
Veterano e
Recluta. Se è vero che dovrete rigiocare i livelli più volte per poter progredire nel gioco è altrettanto vero che gli sviluppatori hanno introdotto una serie di modificatori all'interno delle mappe che le rendono differenti ad ogni giro. Non possiamo dimenticare poi l'introduzione delle
Carte Corruzione. Grazie ad esse potrete ulteriormente modificare il gameplay del titolo sbloccando diverse strutture nella base militare che fa da hub per la nostra squadra. Le opzioni disponibili in Back 4 Blood sono decisamente numerose e permettono al gameplay di essere il più vario possibile, si va dalla classe del vostro personaggio alle armi che gli darete in dotazione fino alle variabili della mappa di gioco e quelle offerte dalle Carte Corruzione: insomma difficilmente vi capiterà di rigiocare la stessa identica partita anche se state giocando la medesima missione.
Ci teniamo a fare un altro paio di appunti e poi passiamo alla componente artistica e infine al giudizio finale. Avrete ben capito che
Back 4 Blood è un titolo pensato e sviluppato per essere giocato in compagnia ma nulla vi vieta di giocarlo in
single player. Certo, in modalità giocatore singolo perdete molto del mordente generale e siamo sicuri che giocare di fianco a bot non è la stessa cosa che avere delle persone in carne ed ossa dall'altro capo della console. Inoltre i bot non hanno proprio un'intelligenza artificiale molto spiccata e il rischio di perdere una missione perchè facciano qualcosa di azzardato è sempre molto alto. Parliamo infine del gunplay vero e proprio: da questo punto di vista il lavoro svolto dagli sviluppatori è eccellente, il feedback delle armi è piacevole e ogni arma offre delle sensazioni diverse per l'utilizzatore.
Abbiamo parlato fino ad ora di cooperativa e sappiamo già che molti di voi si staranno chiedendo "ma troverò dei giocatori nel caso non avessi amici con cui condividere l'esperienza?" beh la risposta è abbastanza semplice: "molto probabilmente si". I ragazzi di
Turtle Rock Studios ben sapendo che il successo di un titolo di questo tipo si misura (anche) con il numero di giocatori presenti hanno pensato di rendere
Back 4 Blood giocabile da tutti i possessori di
XBOX Game Pass senza dover sborsare una lira e inoltre il gioco offre il crossplay aumentando a dismisura il numero di giocatori a disposizione a prescindere dalla vostra piattaforma preferita.
L'arte e la tecnica di Back 4 Blood
Parliamo un po' della
direzione artistica di Back 4 Blood, il lavoro svolto dai designer ci è sembrato decisamente soddisfacente, la caratterizzazione dei personaggi è ben fatta così come abbiamo trovato adatti al contesto le tipologie di avversari e il mondo di gioco. Tutto sembra sempre tetro e l'
atmosfera da apocalisse è decisamente palpabile in ogni palmo di livello. Buona anche la realizzazione dei vari ambienti. Certo, essendo un titolo a tema zombie non ci si può aspettare chissà che innovazione ma il tutto ha un suo senso.
Abbiamo giocato a
Back 4 Blood su XBOX One X e siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle prestazioni sulla macchina Microsoft della precedente generazione. Certo,
Back 4 Blood giocato su XBOX One non ha lo stesso impatto grafico della versione XBOX Series X ma il colpo d'occhio è comunque eccellente. Abbiamo trovato molto buono anche il netcode e, in generale, il motore di gioco che non ha prestato il fianco a rallentamenti o problemi di sorta.
Buona anche la colonna sonora, adatta al contesto e mai troppo invasiva. Due parole vanno invece spese per l'eccellente doppiaggio in italiano che aiutano molto a creare la giusta atmosfera.