Recensione Attack On Titan 2 - Migliora ancora l'action di KOEI Tecmo

Attack On Titan 2

Omega Force | KOEI Tecmo

La cima della piramide alimentare

Son passati poco meno di due anni da quando, KOEI Tecmo presentò al pubblico Attack On Titan: Wings of Freedom, tie-in dedicato al famoso anime e che riscosse un ottimo successo di pubblico e critica. Oggi, ci troviamo a parlare del suo seguito, Attack On Titan 2, sempre ad opera di Omega Force, mettiamoci comodi e tuffiamoci in questa nuova entusiasmante avventura perché di cose da raccontare ne abbiamo davvero parecchie.

La trama di Attack On Titan 2

Attack On Titan 2 riprende le fila della narrazione da dove le avevamo lasciate cioè al termine della prima stagione dell’anime. Per rendere questo capitolo il più autonomo possibile, Omega Force ha scelto la strada del lungo tutorial dove possiamo apprendere le basi del gameplay e fare la conoscenza sia dei personaggi principali (nel caso non fossero conosciuti) e del background che fa da sfondo a questo fantastico anime.

Ci ritroviamo così nei panni non di uno dei protagonisti ma di un nuovo cadetto, uno “qualunque” che, grazie alle numerose perdite che la 104esima ha subito e alla nostra determinazione, si trova spalla a spalla con Eren, Mikasa e Armin.

Per chi fosse completamente a digiuno di Attack On Titan e della sua storia vi raccontiamo, in due righe, il background che fa da sfondo alla storia e all’anime stesso. Nell’universo di Attack On Titan l’uomo non è più in cima alla piramide alimentare, sono infatti apparsi nel mondo degli esseri giganti che si nutrono di esseri umani e che stanno mettendo a rischio l’esistenza stessa della nostra razza.

Per cercare di tenere il più lontano possibile questi essere l’uomo ha organizzato dei corpi speciali dotati di attrezzature pensate appositamente per eliminare i pachidermi e “combattere” ad armi pari con i giganti. Oltre alle squadre di coraggiosi guerrieri gli umani hanno eretto tre enormi mura per fermare l’avanzata dei giganti: il Wall Maria, il Wall Rose e il Wall Sina. Noi assisteremo, nell’introduzione al momento in cui i giganti fanno breccia nel Wall Maria dando vita a quello che risulta l’incipit narrativo per Attack On Titan 2. Senza volervi spoilerare troppo sulla trama e senza rovinarvi nessuna sorpresa nella narrazione, possiamo dirvi che il titolo di KOEI Tecmo riesce a portare sui nostri schermi una storia avvincente e ben narrata.

Il gameplay di Attack On Titan 2

Il titolo di Omega Force si presenta come un action 3D frenetico e ben strutturato che fa della responsività dei comandi il suo punto forte. Esplorare le vaste aree che Attack On Titan 2 mette a disposizione è ancora più piacevole che in passato, merito soprattutto degli sforzi che il team di sviluppatori ha riposto nella gestione del movimento tridimensionale del nostro alter ego. Se prendere la mano col sistema di controllo risulta infatti abbastanza ostico nelle prime partite, una volta padroneggiato vi ritroverete a danzare letteralmente per lo schermo come un novello Spiderman in pieno centro di New York.

La possibilità di utilizzare i rampini e lanciarvi da un edificio all’altro o di solcare canyon e dirupi offre una sensazione di libertà pressoché totale. Migliora anche, rispetto al primo episodio, il combat system che non vede modifiche strutturali a quanto già proposto ma che cerca invece di raffinare l’approccio ai vari giganti. Prendere sotto gamba un combattimento ci porterà ad una morte precoce e senza troppe alternative ma pianificare lo scontro, sfruttare l’ambiente e combattere col giusto tempismo ci consentirà di divertirci come è successo in poche altre occasioni in titoli simili.

Il combat system di Attack On Titan 2 risulta quasi una melodia, una danza di lame e attacchi, contrattacchi e parate, salti e acrobazie fino alla caduta degli enormi avversari. Tra una missione e l’altra, a differenza della prima incarnazione del titolo, possiamo dedicarci alla vita quotidiana e all’instaurazione di rapporti sociali con i vari membri della 104esima e approfondire la conoscenza con i personaggi del fumetto.

Oltre a questo svolgere delle mini quest ci consente di sbloccare nuove armi e nuove basi sul campo aiutando ulteriormente a diversificare il gameplay del titolo in fase di combattimento. Omega Force ha deciso di dedicarsi al miglioramento della struttura di gioco piuttosto che ad una vera e propria rivoluzione e, visti i risultati, la scelta si è rivelata azzeccata: Attack On Titan 2 riesce infatti a limare i difetti del predecessore e a spedirlo letteralmente su un altro livello garantendo anche ai non fan del fumetto un’esperienza ludica di spessore ed estremamente divertente. 

L’arte e la tecnica di Attack On Titan 2

E finalmente eccoci arrivati a parlare del comparto artistico e tecnico dell’ultima fatica di KOEI Tecmo. Attack On Titan 2 offre un colpo d’occhio fedele al manga, cosa che renderà felicissimi gli appassionati del fumetto. Il lavoro svolto dal team di Omega Force è curato in ogni dettaglio e sopratutto offre un rispetto quasi religioso verso le fondamenta artistiche del titolo. Realizzato con una grafica in cell-shading di tutto rispetto, Attack On Titan 2 riesce a ricreare le ambientazioni del manga in modo fedele, così come sono riprodotti fedelmente i protagonisti della serie originale.

Come già successo per Sword Art Online Fatal Bullet (di cui potete leggere qui la nostra recensione) il cell-shading ben si sposa con la realizzazione di titoli dedicati ai manga. Tecnicamente parlando non abbiamo riscontrato nessun problema di prestazioni nella nostra prova (avvenuta su XBOX One) e il titolo scorre fluido senza problemi di sorta, questo elemento risulta per altro determinante nell’esplosivo mix di precisione e frenesia che il gameplay di Attack On Titan 2 porta sui nostri monitor.

Nota estremamente positiva va fatta al doppiaggio giapponese e alla colonna sonora che si adattano perfettamente al titolo e alle sue atmosfere. Per chi si stesse chiedendo se Attack On Titan 2 è localizzato in italiano possiamo rassicurarlo sin d’ora visto che il titolo di Omega Force arriva sui nostri schermi sottotitolato nella nostra lingua. La qualità della traduzione è però altalenante, o meglio, manca della cura che ci saremo aspettati da un titolo di questo calibro visto che, seppur i testi risultano sempre comprensibili siamo incappati in errori grossolani che un semplice controllo a posteriori avrebbe tranquillamente evitato.