La battaglia tra umani e giganti infuria ancora
E' passato più di un anno dalla nostra
recensione di Attack on Titan 2 quasi un anno fa ed oggi eccoci qui a parlare dell'ultimo episodio della trasposizione videoludica di
TECMO KOEI. Ma siamo di fronte ad un capitolo tutto nuovo? No,
Attack On Titan 2: Final Battle infatti rappresenta una sorta di definitive edition (con qualche limitazione come approfondiremo più avanti) che include il classico Attack On Titan 2 con aggiunta il nuovo filone narrativo dedicato alla terza stagione di
Attack On Titan e ad alcune novità. Se volete saperne di più continuate a leggere la nostra
recensione di Attack On Titan 2: Final Battle per sapere pregi e difetti dell'ultima fatica di
Omega Force.
La trama di Attack on Titan 2: Final Battle
Facciamo subito chiarezza riguardo
Attack On Titan 2 e
Attack On Titan 2: Final Battle, il titolo uscito quest'anno non è un vero e proprio nuovo capitolo ma è la riproposizione del gioco uscito nel 2017 con aggiunta una nuova campagna che va a riprendere le avventure narrate nella terza serie del famoso anime giapponese. Eccoci quindi a poter mettere le mani su due nuovi archi narrativi:
Rivolta e Ritorno a
Shiganshina. A differenza di quanto visto in
Attack On Titan 2 dove vestivamo i panni di una new entry, un personaggio nuovo creato da zero che si affiancava ai protagonisti dell'anime, in questa nuova espansione torniamo invece a vestire i panni dei personaggi principali e rientriamo a capofitto nella trama.
Ma questa nuova espansione vale i soldi da spendere (considerate che potrete acquistare la "Final Battle" anche come espansione del titolo precedete)? La risposta è "ni": da una parte questa nuova
Final Battle ci permette di vivere i momenti salienti della terza serie, ma dall'altra la qualità realizzativa lascia un po' a desiderare con delle cut-scene poco curate (o almeno meno curate rispetto a quelle del gioco base) ad eccezione di veri e propri momenti cardine della produzione (come il combattimento tra il
Gigante Bestia e il
Capitano Levi).
Non vi abbiamo parlato della trama in senso stretto per non rovinare a nessuno (sopra tutto a chi non segue la serie con costanza) cosa gli attende nel gioco, di contro vogliamo ricordarvi (un'altra volta) che grazie a questa nuova versione potete giocare dalla prima alla terza serie (con la seconda vista dagli occhi di un personaggio non presente nella produzione originale).
Il gameplay di Attack On Titan 2: Final Battle
Sotto il profilo del gameplay non possiamo aspettarci chissà che stravolgimenti di fronte visto che, lo ricordiamo,
Attack On Titan 2: Final Battle è a tutti gli effetti un'espansione del capitolo uscito quasi due anni fa e che non va a stravolgere in alcuno modo quanto di buono (e meno buono) fatto dalla precedente produzione. Il titolo va comunque ad aggiungere nuovi elementi alla produzione inserendo nuove armi che, anche se meno evocative, riescono almeno in parte a variare il gameplay. Eccoci quindi ad impugnare, oltre le micidiali lame, anche delle armi da fuoco che spostano l'assetto di combattimento da sistema all'arma bianca dove riflessi e velocità d'azione la facevano da padrona a meccaniche di gameplay più simili ad un action più tradizionale.
Sia ben chiaro, le novità introdotte non snaturano il gameplay della serie ma ne vanno anzi ad impreziosire la varietà regalando al titolo un approccio diverso e più facile da padroneggiare. Come nel precedente capitolo, anche in
Attack On Titan 2: Final Battle ci siamo scontrati contro qualche problema di troppo nella gestione della telecamera e negli spostamenti con la manovra tridimensionale: la telecamera ci ha dato più di qualche grattacapo negli spazi più stretti e la manovrabilità della nostra strumentazione ha contribuito a farci cacciare qualche imprecazione di troppo. Non sono difetti epocali e con un minimo di pratica si impara a padroneggiare i nostri eroi in tempi relativamente brevi esplodendo successivamente tutto il potenziale del titolo. I controlli ci sono sembrati reattivi e facili da apprendere, un po' meno da padroneggiare ma questo è parte dell'esperienza stessa di gioco.
Anche con l'introduzione delle nuove armi a distanza continuiamo però a preferire il vecchio approccio che rende
Attack On Titan 2 effettivamente una piccola perla rara nel panorama dei titoli action presenti sul mercato. Non mancano anche in
Attack On Titan 2: Final Battle una serie di missioni principali e di quest secondarie che ci terranno impegnati per diverso tempo, proprio sul discorso longevità dobbiamo però aprire una spinosa parentesi: il titolo
KOEI Tecmo soffre abbastanza la mancanza di contenuti di spessore che riescano a tenere il giocatore attaccato al monitor sopra tutto se si considera il rapporto contenuti/prezzo.
L'arte e la tecnica di Attack On Titan 2: Final Battle
Ed eccoci infine a parlare della produzione di
Omega Force dal punto di vista artistico e tecnico. Possiamo dire, senza grossi timori di smentita, che
Attack On Titan 2: Final Battle fa la sua bella figura sui nostri monitor e che, durante le nostre prove su
XBOX One, non abbiamo riscontrato grossi problemi dal punto di vista tecnico. Dobbiamo dire che gli sviluppatori hanno svolto un ottimo lavoro nel riuscire a riproporre i tratti distintivi della serie e che anche questo nuovo arco narrativo della terza stagione è stato riportato molto bene in forma videoludica.
Più che lamentarci di quello che è stato fatto, dobbiamo far sorgere qualche dubbio su
quello che non è stato fatto e da questo punto di vista non possiamo soprassedere su alcune questioni. Prima fra tutti la poca cura con cui sono state curate alcune scene di intermezzo: ci aspettavamo onestamente di più sotto questo profilo, avremmo voluto vedere più impegno nella realizzazione delle cut-scene in un titolo che fa del fan-service e della vicinanza alla propria serie di riferimento il suo punto di forza. Bene invece la realizzazione di qualche succulento extra che permette agli appassionati di poter scovare dei dettagli inediti e di approfondire alcuni elementi non ancora discussi nella trasposizione dell'anime.
Tecnicamente non abbiamo notato grosse incertezze se non sporadici rallentamenti in momenti particolarmente concitati. Come scrivevamo nel paragrafo del gameplay abbiamo invece notato dei fastidiosi problemi con la videocamere, problemi che ci sarebbe piaciuto poterci lasciare alle spalle.
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