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Recensione ATOMIK: RunGunJumpGun - La luce morente

Torniamo a parlare di RunGunJumpGun nella sua nuova incarnazione per Nintendo Switch: ATOMIK: RunGunJumpGun

Salta e spara, salta e spara

Eccoci a parlare nuovamente di un titolo che, in passato, ci ha dato del filo da torcere ma, contestualmente ci ha anche divertito parecchio. Stiamo parlando di RunGunJumpGun! Ma perché ne stiamo parlando di nuovo? Ma perché è uscita la versione per Nintendo Switch, col fiammante nome nuovo di zecca: ATOMIK: RunGunJumpGun!

ATOMIK: RunGunJumpGun

La trama di ATOMIK: RunGunJumpGun

Sotto il profilo della trama e della narrazione nulla è cambiato in questa nuova versione del titolo dei ragazzi di ThirtyThree. Ci troviamo nel sistema solare di ExTax e la stella che da luce al sistema sta morendo, gli ultimi periodi poco prima della orami segnata fine. Anche se siamo ormai all’alba di un’epoca le razze che si sono sviluppate sua vari mondi intorno alla stella restano aggrappate ad una flebile speranza di salvezza.

In questo marasma che, come potrete ben immaginare si è creato ci siamo noi, degli sciacalli interstellari che sono stati attratti qui per un solo scopo: raccogliere quanti più Atomik possibile.

E a cosa servono questi Atomik? Ma che domande, ad evitare  il collasso della stella stessa e, sopratutto, hanno un gran valore economico. Bene fate due più due e capirete subito lo scopo della nostra missione. Ed eccoci a volteggiare tra un mondo e l’altro tra mille insidie e mille peripezie alla ricerca del prezioso elemento carico di energia. Se avete letto la nostra recensione di RunGunJumpGun per PC vi renderete subito conto che la trama è la stessa già sentita, niente di nuovo sotto questo aspetto quindi!

ATOMIK: RunGunJumpGun

Il gameplay di ATOMIK: RunGunJumpGun

E anche parlando di gameplay non ci sono novità degne di nota in questa nuova incarnazione del particolare scooter shooter a scorrimento di ThirtyThree. Si, la versione per Nintendo Switch presenta le stesse caratteristiche di quanto già visto per PC, parliamo quindi della stessa frenesia e dello stesso gameplay caciarone che tanto ci aveva esaltato nella nostra prova precedente.

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando possiamo subito dire che il titolo del gioco esprime già tutte le caratteristiche che troviamo durante le nostre partite. Lo scopo del gioco è infatti collezionare quanti più Atomik possibile (che troviamo sparsi per i livelli) mentre il livello stesso scorre con noi e mentre eliminiamo gli avversari e cerchiamo di non morire tra le mille e più trappole sparse qua e la.

A differenza di altri shooter in ATOMIK: RunGunJumpGun non abbiamo sempre a disposizione la nostra bocca da fuoco visto che dovremo usare la nostra potete mitragliatrice anche per tenerci letteralmente in volo, staccati dal suolo del pianeta. Dosare la potenza di fuoco diventa quindi essenziale e con essa diventa essenziale anche capire quando dobbiamo sparare per eliminare gli avversari senza cadere nelle trappole sottostanti.

Insomma le prime partite sono imprecazioni (pesanti) che volano ma, una volta presa confidenza col sistema di controllo, i pregi di un gameplay raffinato e tecnico vengono tutti a galla. Sapere dosare la potenza di fuoco per librarsi nell’aria alla giusta altezza è infatti un’arte che dobbiamo imparare a padroneggiare molto alla svelta, ma che regala grandi soddisfazioni una volta appresa. Per il resto il titolo è strutturato così: una serie di livelli da superare di difficoltà crescente intervallati da esilaranti momenti dove personaggi dalla dubbia onestà ci danno consigli, ci insultano o semplicemente raccontano momenti della loro vita con punte di simpatia non indifferenti.

I controlli su Switch sono reattivi e ben strutturati, utilizzerete i due dorsali per sparare verso il basso o davanti a voi, ricordatevi che cil vostro pennuto amico (il protagonista) corre automaticamente verso la fine del livello. Anche per quanto riguarda i controlli quindi i ragazzi di ThirtyThree hanno svolto un ottimo lavoro e giocare a ATOMIK: RunGunJumpGun spaparanzati sul divano guardando il soffitto (in modalità handled) non ha davvero prezzo!

ATOMIK: RunGunJumpGun

L’arte e la tecnica di ATOMIK: RunGunJumpGun

E, tanto per cambiare, anche dal punto di vista artistico e grafico nulla è cambiato in questa versione! Quello che c’era piaciuto di RunGunJumpGun lo ritroviamo anche qui, su Nintendo Switch! La grafica è colorata e psichedelica al punto giusto, ci sono momenti in cui gli occhi vi schizzeranno fuori dalle orbite a furia di rifare, per la ventesima volta, lo stesso livello magari carico di esplosioni, palle di fuoco e seghe circolari dei colori più svariati che bruceranno senza sosta la vostra retina!

Scherzi a parte la pixel art di ATOMIK: RunGunJumpGun è ben realizzata, dettagliata al punto giusto e dotata di un buon numero di animazioni. Anche il sonoro fa la sua parte in questa folle corsa all’ultimo Atomik con melodie che sembrano uscite da un cabinato anni 90 sotto acido.

ATOMIK: RunGunJumpGun 

ATOMIK: RunGunJumpGun

ATOMIK: RunGunJumpGun fa tutto quello che il titolo promette: vi farà correre, sparare, saltare e ancora sparare in un tripudio di follia livello dopo livello. Se state cercando un titolo sufficientemente impegnativo e che vi faccia ricordare i nomi di santi che avevate dimenticato il gioco di ThirtyThree fa decisamente al caso vostro!

8

Trama 6.50

Gameplay 8.00

Arte e tecnica 8.00

Pro:

impegnativo

originale

Contro:

livello di difficoltà non sempre calibrato

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