Ancora in compagnia di Ryza
Dopo il successo di
Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout il team di
GUST Studios e
KOEI Tecmo non si sono certo messi a dormire sugli allori e anni anzi sfruttato il successo del titolo per mettersi al lavoro sul suo sequel diretto:
Atelier Ryza 2: Lost Legends & the Secret Fairy, il titolo che trattiamo oggi. Se avete già giocato al precedente capitolo sapete già, più o meno, cosa aspettarvi, se invece siete digiuni della serie vi consigliamo di recuperare
Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout prima di giocare al nuovo titolo (questo perchè i due giochi sono strettamente collegati tra loro). Ad ogni modo, siete pronti per gettarvi in una nuova avventura nella nostra
recensione di Atelier Ryza 2: Lost Legends & the Secret Fairy per Nintendo Switch? Allora seguiteci!
La trama di Atelier Ryza 2: Lost Legends & The Secret Fairy
Atelier Ryza 2: Lost Legends & the Secret Fairy inizia esattamente dove il capitolo precedente (
Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout) finiva, motivo per cui se non avete giocato il precedente titolo (che vede sempre la bella Ryza come protagonista) difficilmente riuscirete a comprendere appieno quello che succede nel titolo, soprattutto quando si fa riferimento a eventi passati. Ad ogni modo, una volta sconfitta la terribile regina dei
Philuscha i nostri eroi sono tornati sui propri passi, ognuno intento a migliorare e progredire in quella che era la propria specialità. Ryza è rimasta così sulla sua isola con un solo obiettivo in testa: continuare a studiare l'alchimia e migliorare ulteriormente le sue capacità.
Il periodo di pace e tranquillità non è destinato a durare in eterno e infatti veniamo ricontattati da Tao e Bos che hanno scoperto delle antichissime rovine cariche di mistero. A quanto pare queste antiche rovine sono i resti di una civiltà antecedente (addirittura) la nascita e la caduta dell'Impero Klint. Sembra che qualcosa di magico (e strettamente legato all'alchimia) si celi in quelle rovine. Prima di partire e lasciare l'isola di
Kurken,
Moritz Brunnen ci lascia un uovo decisamente particolare: un uovo di fata. La piccola fatina ha uno stretto legame con le rovine di Ashra-am Baird e proprio questo legame detterà importanti passaggi nella trama di tutto
Atelier Ryza 2: Lost Legends & The Secret Fairy.
Rispetto al capitolo precedente i ragazzi di
GUST Studios hanno voluto dar maggiore profondità ai compagni di Ryza, grazie a delle quest dedicate infatti avrete modo di approfondire la loro conoscenza. Questo, insieme ad un'altra serie di piccole e grandi modifiche ha reso il comparto narrativo di Lost Legends e The Secret Fairy molto più profondo e coinvolgente rispetto al capitolo precedente. Peccato che
Atelier Ryza 2: Lost Legends & The Secret Fairy non offra una localizzazione in italiano, localizzazione che avrebbe agevolato di molto i giocatori che non hanno una conoscenza profonda dell'inglese.
Il gameplay di Atelier Ryza 2: Lost Legends & The Secret Fairy
Sotto il profilo del gameplay il titolo di
GUST Studios e
KOEI Tecmo sfrutta i proverbiale detto "squadra che vince non si cambia" e propone ai giocatori le medesime meccaniche di gioco già viste nel precedente capitolo ritoccate e potenziate per l'occasione. Possiamo discutere di tre principali punti caldi di
Atelier Ryza 2: Lost Legends & The Secret Fairy:
combat system,
crafting (soprattutto legato all'alchimia) ed
esplorazione dei livelli, ma andiamo con ordine.
Atelier Ryza 2: Lost Legends & The Secret Fairy prende quanto di buono abbiamo visto in Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout e lo eleva a potenza
Partiamo dal combat system, anche in
Atelier Ryza 2: Lost Legends & The Secret Fairy troviamo un sistema di combattimento in tempo reale che avevamo già avuto modo di provare in Secret Hideout e lo migliora ulteriormente. La possibilità di inanellare combo devastati e attacchi in sequenza è ancora il modo migliore per affrontare le battaglie, il sistema di comando è ottimamente gestito e giocato su
Nintendo Switch in modalità portatile
Atelier Ryza 2: Lost Legends & The Secret Fairy non fa mai rimpiangere l'assenza di un joypad fisico. Rispetto al precedente capitolo è stato leggermente rivisto il sistema di utilizzo degli oggetti durante il combattimento, modifica che vi permette di avere a disposizione più CC visto che questi ultimi si ricaricano portando a segno una serie di attacchi consecutivi.
Se il combat system è stato ancora in grado di darci delle grandi soddisfazioni, al parte da leone la fa (ancora una volta) il crafting e, soprattutto l'alchimia. I ragazzi di GUST Studios hanno infatti apportato delle importanti migliorie al sistema di creazione e di avanzamento in questo settore andando a cambiare un po' di meccaniche. Prima di tutto in
Atelier Ryza 2: Lost Legends & The Secret Fairy è stato completamente
rimosso il livello di alchimia ed è stato sostituito da un enorme albero di abilità in cui possiamo spendere i punti SP andando a migliorare determinati tratti ritenuti da noi più importanti. Questa modifica offre un considerevole aumento della libertà del giocatore.
Anche il sistema di esplorazione ha visto dei cambiamenti, ora la nostra bella Ryza può nuotare negli specchi d'acqua e questo le consente di recuperare dei materiali particolari anche dai fondali. Inoltre ora potete viaggiare più rapidamente attraverso i vari livelli grazie alla disponibilità di una cavalcatura. Ryza ha inoltre acquisito l'abilità di poter scalare pareti rocciose e, grazie all'Emerald Band, è ora possibile saltare fossati o altri ostacoli. Notizie non eccessivamente buone arrivano invece dalle fasi di raccolta delle materie prime visto che ora i vari attrezzi offrono la possibilità di recuperare solo determinati tipi di materiali (ancora più specifici rispetto al precedente capitolo) e questo rende questa fase molto più laboriosa rispetto al passato.
L'arte e la tecnica di Atelier Ryza 2: Lost Legends & The Secret Fairy
Iniziamo con la componente artistica della produzione, i ragazzi di
GUST Studios hanno dato, un'altra volta, dimostrazione della loro capacità di creare mondo fantastici, ricchi di personaggi interessante e perfettamente curati in ogni singolo dettaglio. Rispetto al capitolo precedente l'idea di creare delle subquest dedicate ai nostri compagni d'avventura offre un'ulteriore via per conoscere meglio i protagonisti e il loro carattere. Il character design è, anche questa volta, di altissimo livello, la stessa cosa possiamo dirla per le ambientazioni e per il level design.
La componente tecnica è, senza dubbio, il punto più critico della produzione, sia ben chiaro
Atelier Ryza 2: Lost Legends & The Secret Fairy non è un brutto gioco (almeno per quanto concerne la versione
Nintendo Switch che abbiamo provato) e sul piccolo schermo di Switch da anche delle discrete soddisfazioni ma un occhio attento nota subito che la mole poligonale non è sempre eccellente così come le texture non sono sempre all'altezza. Detto questo non abbiamo riscontrato problemi durante il gioco, così come non siamo incappati in bug pesanti che influenzassero la partita.
Ottima la colonna sonora che ricalca fedelmente il carattere della protagonista
Ryza, vivace e spensierato. Molto buono anche il doppiaggio giapponese mentre ci è sembrato un po' sottotono quello inglese.