Tanti auguri Asterix e Obelix!
Sono passati esattamente sessant'anni da quando
René Goscinny e
Albert Uderzo diedero alla luce un brand che ha accompagnato un'intera generazione (e non solo). Correva infatti l'anno 1959 quando i due autori francesi crearono i due barbari galli amati da grandi e piccini. Fatta la doverosa premessa è però ora di addentrarci in quello per cui state leggendo queste righe ovvero: "Ma questa nuova incarnazione del fantastico duo com'è?" Mettetevi comodi perchè siete nel posto giusto e preparatevi a sapere la nostra opinione sul titolo nella
recensione di Asterix and Obelix XXL3 : The Crystal Menhir.
La trama di Asterix and Obelix XXL3 : The Crystal Menhir
Se ci domandassimo quali sono gli ingredienti di praticamente ogni produzione targata Asterix e Obelix la risposta è abbastanza scontata: un bel gruppo di romani da malmenare, una spruzzata di sano humor, qualcuno da salvare (o qualcosa da recuperare) e un numero imprecisato di cinghiali con cui banchettare alla fine delle peripezie. Bene, sappiate che anche in
Asterix and Obelix XXL 3: The Crystal Menhir tutti questi ingredienti sono presenti. Dal punto di vista prettamente narrativo infatti la produzione di
Osome Studio (diretta dal publisher
Microids) potrebbe tranquillamente essere incasellata con un episodio canonico della lunga serie di produzioni di Asterix.
Scendendo nel dettaglio in questa avventura Asterix e Obelix sono chiamati a salvare il mondo da una minaccia imprecisata, un'amica di vecchia data di Panoramix ha infatti predetto la fine del mondo solo che c'è un piccolissimo problema: la sacerdotessa è scomparsa nel nulla. Anche se la missione sembra impossibile c'è ancora una piccola speranza, sembra infatti che un menir magico sia in grado di indicare la via per trovare l'oracolo e quindi permettere ai nostri eroi di salvare il mondo. E chi meglio di Obelix può avere a che fare con un menir senza grossi problemi? Ecco allora che il duo si mette in viaggio sulle tracce della sacerdotessa con l'intento di trovarla e scoprire con lei come salvare il pianeta.
Anche se la trama non offre chissà che spunti di particolare originalità è fuor di ogni dubbio che il canovaccio narrativo ben si sposa con quella che è la produzione media dei vari episodi della serie ed è proprio per questo che il titolo sarà particolarmente apprezzato da chi stravede per Asterix e Obelix.
Il gameplay di Asterix and Obelix XXL3 : The Crystal Menhir
Prima di tutto dobbiamo ricordare, quando parliamo di
Asterix and Obelix XXL3 : The Crystal Menhir che ci troviamo di fronte (praticamente) ad un picchiaduro a scorrimento piuttosto che ad un vero e proprio action, comandi alla mano infatti la produzione di
Osome Studio ha completamente eliminato il comando del salto e i nostri eroi potranno usare i calci e i pugni (oltre che le mosse speciali) per eliminare i vari avversari che popolano lo schermo.
Asterix and Obelix XXL3 : The Crystal Menhir offre un gameplay molto semplice adatto anche ai più piccoli e, per venire ancora più incontro a questa fascia d'utenza, il sistema mette a disposizione del giocatore tre diversi livelli di difficoltà che consentono di rendere il titolo davvero accessibile a chiunque. I tatticismi che il gioco propone sono oggettivamente pochi: si tratta fondamentalmente di scegliere se impersonare Asterix o Obelix nelle varie situazioni per venire a capo della questione.
Asterix è ovviamente più agile e ha un piccolo salto a disposizione (utile soprattutto per risolvere alcuni piccoli enigmi ambientali e superare qualche piccola fase di platforming),
Obelix dal canto suo è saldamente ancorato a terra ma mena fendenti che fanno due volte più male di quelle del suo piccolo amico.
In sostanza, livello dopo livello, i nostri eroi sono chiamati a eliminare ogni avversario che si presenta a schermo progredendo in un mondo molto lineare che non offre, fra l'altro, nessuna possibilità di esplorazione verticale (visto appunto la mancanza del comando di salto). I livelli risultano così tutti abbastanza piatti e simili tra loro (al netto delle differenze prettamente visive e di ambientazione). Vogliamo invece tranquillizzare tutti quelli che non conoscono l'inglese,
Asterix and Obelix XXL3 : The Crystal Menhir è completamente localizzato in italiano anche se il livello qualitativo della traduzione non fa propriamente gridare al miracolo (almeno per quanto riguarda la parte scritta perchè il testo recitato in italiano è davvero di pregevole fattura).
L'arte e la tecnica di Asterix and Obelix XXL3 : The Crystal Menhir
Parlando di direzione artistica e tecnica dobbiamo fare un bel distinguo: partiamo parlando della componente artistica,
Asterix and Obelix XXL3 : The Crystal Menhir è un titolo che attinge a piene mani dall'universo creato da
René Goscinny e
Albert Uderzo e non fa nulla per nasconderlo, anzi, il titolo sembra (per certi versi) fan service allo stato puro (e questo non è assolutamente un male). Gli appassionati della serie troveranno una serie infinita di riferimenti e clichè più volte proposti all'interno dei fumetti e delle serie animate.
Dal punto di vista tecnico gli sviluppatori hanno preso una direzione abbastanza contraria rispetto al capitolo precedente (
Asterix and Obelix XXL2) e offrono un colpo d'occhio completamente diverso. Abbandonata la visuale in terza persona della precedente produzione, in
Asterix and Obelix XXL3 : The Crystal Menhir il titolo torna ad assomigliare di più ai classici da sala giochi con una visuale "pseudo isometrica" alla Diablo. Sicuramente con questa soluzione se ne guadagna in colpo d'occhio sul campo ma si perde un po' di immedesimazione che la terza persona garantiva in misura sicuramente maggiore. La realizzazione tecnica si attesta sui livelli di sufficienza, niente che faccia gridare al miracolo ma nemmeno stracciarsi le vesti: gli sviluppatori hanno trovato una soluzione in linea col budget del titolo.
Buona anche la componente sonora, sia a livello musicale che di effettistica e, lo ribadiamo per un'altra volta, ottimo il doppiaggio in italiano che, per un titolo di questo budget, non era per niente scontata ma sicuramente ben accetta.