Conquisteremo la fama e la gloria, per Odino
Ricordo ancora quando
Ubisoft pubblicò il primo trailer di
Assassin's Creed, rimasi a bocca aperta e fu subito chiaro a tutti (stampa e giocatori) che la nuova IP di Ubisoft ci avrebbe fatto compagnia per parecchio tempo. E se a tredici anni di distanza siamo ancora qui a parlare di Assassin's Creed vuol dire che qualcosa di buono questa serie l'avrà pur fatto e non solo, la saga ha saputo modificarsi nel corso del tempo e adattarsi ai cambiamenti delle generazioni e dei videogiocatori. Oggi parliamo di
Assassin's Creed: Valhalla, ultimo arrivato della saga e, dopo un
Assassin's Creed: Odyssey che ci convinse in pieno, eravamo curiosi su come Ubisoft intendesse procedere con la sua creatura. Beh prima di lanciarci nella nostra
recensione di Assassin's Creed: Valhalla per XBOX One sappiate che il titolo ci ha convinto appieno e che sembra essere il giusto mix tra
Assassin's Creed: Origins e
Assassin's Creed: Odyssey.
La trama di Assassin's Creed: Valhalla
Parlare della trama di un
Assassin's Creed è diventato sempre più complicato, anno dopo anno. Certo, raccontare gli avvenimenti (o meglio ancora, la lore e l'ambientazione) del singolo episodio si può fare in modo abbastanza semplice ma dobbiamo ricordarci che ci muoviamo all'interno di una saga che ha una sua lore molto profonda, una storia che va avanti da svariati anni e che ogni tassello è parte di un disegno più grande e, anche se abbiamo visto nel corso degli anni, qualche scivolone in questo senso, il mondo di Assassin's Creed è sicuramente interessante, profondo e sfaccettato.
Detto questo torniamo a parlare di
Assassin's Creed: Valhalla e della sua
trama, in questo episodio che ci mette nei panni di un
guerriero vichingo, impersoniamo
Eivor. Come già avveniva in
Assassin's Creed: Odyssey anche in
Valhalla possiamo impersonare sia un protagonista di sesso maschile che uno di sesso femminile. In questa nuova avventura però la differenza non è così marcata (almeno ai fini della trama) e potremo anzi, decidere di giocare determinati momenti della storia nei panni di
Eivor uomo ed altri in quelli di
Eivor donna.
Assassin's Creed: Valhalla si apre con un flashback del nostro protagonista bambino che sta partecipando ad una grande festa, proprio mentre il padre (un valoroso guerriero vichingo) sta consegnando allo Jarl del
Clan del Corvo un prezioso manufatto irrompono nella sala un gruppo di guerrieri che mettono a ferro e fuoco tutto. Il padre di Eivor rimane ucciso e il piccolo viene salvato grazie all'intervento di
Sigurd. Fortunatamente i due riescono a mettersi in salvo e tra loro nasce una collaborazione che li porterà a chiamarsi Fratelli. Passano gli anni ma non si quieta la sete di vendetta che i due nutrono verso chi gli ha obbligati alla fuga e sterminato i suoi cari, così
Eivor e
Sigurd decidono di imbracciare le armi e fare rotta verso sud: c'è un intero mondo che li attendo, un mondo che deve essere messo a ferro e fuoco e conquistato: il terrore scenderà da nord.
Non vi sveliamo oltre, è vero che il titolo vanta oltre cinquanta ore di gioco oltre le quali potrete leggere i titoli di coda, è anche vero però che se c'è una cosa che ci ha sempre appassionato sono i colpi di scena e l'evoluzione della trama e la saga di Assassin's Creed ha una narrazione sicuramente interessante sia da scoprire che da vivere. Vi abbiamo appena detto che la trama è lunga ed è vero, per facilitare la comprensione del tutto, gli sviluppatori di
Ubisoft hanno suddiviso il racconto in diverse
Saghe e ognuna di queste racconta un particolare pezzo della storia. Vi farà inoltre piacere sapere che
Assassin's Creed: Valhalla è completamente localizzato in italiano, sia i testi a video che il parlato.
Il gameplay di Assassin's Creed: Valhalla
E sotto il profilo del gameplay? Beh, anche qui ne abbiamo da raccontarvi. Partiamo col presupposto che tutti sappiano che
Assassin's Creed: Valhalla è (come i predecessori) un
action-RPG a mondo aperto fortemente guidato dalla trama e dalla narrazione. Al netto dei limiti della storia infatti possiamo muoverci abbastanza liberamente nel mondo di gioco.
Abbiamo visto mutare molto le meccaniche di gameplay dal primo Assassin's Creed fino a Valhalla, abbiamo visto come
Assassin's Creed: Origins avesse fatto virare la serie verso una componente RPG preponderante (fatevi un salto a leggere la nostra
recensione di Assassin's Creed: Origins se ve la siete persa), con
Assassin's Creed: Odyssey poi queste meccaniche sono state maggiormente approfondite (e anche qui se volete potete leggere la
recensione di Assassin's Creed: Odyssey), Valhalla si stacca dalla forte concezione RPG centrica di
Origins e
Odyssey e torna a mostrare parti più action,se avevate apprezzato questo non componenti non abbiate paura, anche qui abbiamo meccaniche GDR ma si lascia più spazio alla componente action vera e propria.
Se c'è una cosa che non manca in Assassin's Creed: Valhalla è proprio la quantità di cose da fare, di missioni di compiere e di attività in generale.
La storia è divisa in diverse
Saghe, ognuna di esse porterà il nostro protagonista in una diversa provincia inglese e il nostro compito sarà quello di stringere alleanze con le varie popolazioni. Non si tratta però di un mero elenco di missioni da eseguire una dopo l'altra, la narrazione entra prepotentemente in scena a più riprese e dipinge personaggi, situazioni ed eventi che resteranno scolpiti nella vostra mente per diverso tempo.
Sul fronte del gameplay pad alla mano,
Assassin's Creed: Valhalla prende quanto di buono è stato fatto in
Odyssey e lo eleva a potenza. Chi ha già giocato il precedente capitolo si troverà indubbiamente a proprio agio, i comandi rispondono perfettamente ai nostri input e abbiamo trovato eccellente il pad di
XBOX One. Un articolato sistema di crescita del personaggio consente inoltre al giocatore di plasmare
Eivor a proprio piacimento aprendo ad un ventaglio di possibilità davvero enorme. Potete approfondire il gameplay stealth del titolo, specializzarvi nelle armi a lungo raggio, prediligere gli attacchi frontali, utilizzare il corvo in battaglia (o in esplorazione) per poter avere una visione più ampia del territorio e via di questo passo.
Non è però tutto, durante l'arco della storia avrete modo di affrontare battaglie campali, assedi e duelli; vi scontrerete con altri clan e metterete a ferro e fuoco villaggi. Conoscerete personaggi iconici e leggendari e altri che vi tradiranno non appena ne avranno l'occasione. Buone notizie anche sul fronte dell'intelligenza artificiale che, seppur senza stravolgere quanto già visto in Odyssey risulta leggermente più reattiva e più credibile (anche se siamo lontano dalla perfezione). Piccola chicca infine per gli amanti del
dual wielding, in Valhalla potrete infatti assegnare armi distinte per ogni braccio e variare notevolmente il gameplay del vostro personaggio.
L'arte e la tecnica di Assassin's Creed: Valhalla
Assassin's Creed: Valhalla è stato progettato per essere l'Assassin's Creed migliore della (praticamente conclusa) generazione di console, e poteva l'ultima fatica di
Ubisoft cedere sotto il comparto artistico e tecnico? Beh decisamente no, e infatti Valhalla mostra i muscoli sia quando si parla di direzione artistica che di tecnica. Partiamo proprio dalla direzione artistica: ispirata e fedele al folklore norreno, gli appassionati dei popoli vichinghi gongoleranno per tutta la durata dell'avventura. Gli artisti di Ubisoft hanno infuso un grande impegno nel portare su schermo la violenza che gli attacchi vichinghi riversavano sui territori colpiti dalle loro rappresaglie ma non solo, tutto il mondo di gioco di
Assassin's Creed: Valhalla è dettagliato e vario. A voler ben guardare è forse l'ambiente il vero e proprio protagonista, questo enorme sandbox dove si intrecciano le avventure di
Eivor, giochi di potere, boschi e città, campagne e villaggi.
Anche sotto il profilo tecnico
Assassin's Creed: Valhalla fa vedere di cosa è capace, durante le nostre partite su
XBOX One X non abbiamo mai riscontrato problemi bloccanti e le prestazioni generali del titolo sono decisamente soddisfacenti. Mentiremmo se non vi parlassimo dei bug, ne abbiamo trovati ovviamente, dalle compenetrazioni poligonali a problemi di pathfinding, da texture caricate non proprio istantaneamente a qualche problema di illuminazione ma in un titolo di queste dimensioni sono sinceramente comprensibili. Forse qualche caricamento ci è sembrato un po' troppo lungo ma dobbiamo ricordare, ancora una volta, che
Assassin's Creed: Valhalla è un titolo cross gen e che, molto probabilmente, su
XBOX Series X e
Playstation 5 le cose andranno ancora meglio.
Un ultimo accenno, infine, alla componente sonora del titolo: di alto livello la colonna sonora con brani sempre adatti alle circostanze e una campionamento di effetti audio di tutto rispetto.
Assassin's Creed: Valhalla ce la mette tutta per trasmettere epicità in ogni momento e dobbiamo dire che ci riesce anche alla grande.