Parlami, o Musa, dell’uomo versatile e scaltro...
E' stato uno dei titoli più attesi della stagione e, sopratutto, di quelli dove la critica e il pubblico avevano aspettative altissime (aspettative tra l'altro tutt'altro che semplici da soddisfare) eppure
Ubisoft ce l'ha fatta:
Assassin's Creed Odyssey è dannatamente divertente e rappresenta uno dei punti più alti raggiunti dalla serie. Se volete sapere cosa rende il titolo della software house francese così epico continuate a leggere la nostra
recensione di Assassin's Creed Odyssey.
La trama di Assassin's Creed Odyssey
La saga di
Assassin's Creed è una di quelle produzioni che ha spaccato, da sempre, il popolo videoludico: chi urlava al miracolo fin dalla sua prima apparizione (e parliamo del lontano 2007, più di dieci anni fa) e chi ne evidenziava i difetti. Fatto sta che, tra alti e bassi, la serie ha saputo regalare ore e ore di divertimento a tantissimi giocatori. Dopo una serie di capitoli poco riusciti Ubisoft è stata in grado di rimettersi sui binari proponendo, proprio lo scorso anno, quell'
Assassin's Creed Origins che ha incantato tutti e ha rimesso la serie su nuovi (e promettenti) binari. Ma ora, lasciamo le lezioni di storia videoludica e dedichiamoci alla trama di
Assassin's Creed Odyssey: rispetto al precedente capitolo andiamo ancora più indietro, l'ultima fatica di Ubisoft è infatti ambientata nel
431 A.C., all'inizio della
Guerra del Peloponneso (che fa da sfondo alla nostra avventura).
E' l'Assassin's Creed più "antico" di sempre e questa volta
Ubisoft ci permette di scegliere anche li personaggio che andremo ad interpretare (questa è la prima evidente sterzata verso l'
Action-RPG della serie): possiamo infatti prendere il controllo di
Kassandra o
Alexios e, fra l'altro, il personaggio canonico è proprio quello femminile: Kassandra (altro che quote rosa!). Al netto che si scelga l'uno o l'altro dei due fratelli però il canovaccio narrativo non cambia e la trama di base resterà la stessa (anche se le scelte che intraprenderemo nel nostro percorso porteranno a qualcosa come a nove differenti finali). Abbiamo giocato Assassin's Creed Odyssey interpretando il ruolo di Kassandra, una mercenaria di origine spartana in cerca di se stessa.
La narrazione procede seguendo un canovaccio narrativo interessante ma molto staccato dalla serie canonica (almeno fino alle battute finali) e questo potrebbe far storcere un po' il naso a chi ha da sempre amato il substrato narrativo che Ubisoft ha costruito intorno al proprio titolo. Come dicevamo la trama è interessante e, anche se in alcuni casi da la sensazione di essere un po' allungata è piacevole da seguire, una nota di merito va invece alle side quest che ci verranno affidate nel nostro peregrinare nella sconfinata
Grecia: in molti casi infatti quste side-quest sono risultate più profonde e interessanti della stessa trama principale.
Il gameplay di Assassin's Creed Odyssey
Parlando di gameplay tocchiamo il secondo pilastro che Ubisoft ha ricostruito rispetto ai precedenti capitoli:
Assassin's Creed Odyssey vede profondamente modificate le basi sulle quali ha poggiato il suo combat system e riprende quanto
Assassin's Creed Origins aveva iniziato andando però a limare e ridefinire ulteriormente le meccaniche di base. Il capitolo ambientato nell'Egitto Tolemaico della serie aveva modifica le carte in tavola mettendo a disposizione di
Bayek un sistema di combattimento più simile al
Free Flow Combat System visto nella serie Arkham, l'utilizzo dello scudo da parte dell'assassino
Egiziano aveva trasformato il gameplay in qualcosa di molto più tattico rispetto a quanto visto nei capitoli precedenti: in questo caso invece
Assassin's Creed Odyssey vira completamente, elimina lo scudo e gioca tutto sulle schivate all'ultimo secondo e sulle azioni speciali.
Sono proprio le mosse speciali una componente che cambia radicalmente il gameplay, in assenza della barra della stamina possiamo ricaricare la "barra delle special" combattendo e utilizzando queste mosse a nostro vantaggio, esattamente come faremmo in qualsiasi action-gdr. In
Assassin's Creed Odyssey possiamo far crescere il nostro personaggio utilizzando i punti esperienza e sbloccando nuove abilità, questo unito alla possibilità di modificare ogni pezzo dell'equipaggiamento ci consente di creare un alterego che rispecchi il più possibile il nostro modo di giocare, rilegando le meccaniche più statiche e classiche della serie a mere opzioni. Anche in questo capitolo non mancano le battaglie navali e, seppur queste non hanno lo stesso peso che hanno avuto in altri capitoli (
Asssassin's Creed Black Flag???) variano il gameplay e, sopra tutto, l'utilizzo delle imbarcazioni ci permette di raggiungere isole e location altrimenti irraggiungibili. Un'altra deriva
RPG del titolo la si vede chiaramente nella modalità "
Esplorazione", in questa modalità non avremo indicazioni sulla mappa: per risolvere le quest dovremo orientarci con i
suggerimenti dati dagli NPC e col nostro intuito; se si opta per giocare in questa modalità gli NPC ci forniranno indicazioni più precise sui luoghi e, sembra inutile dirlo, questo sistema aumenta notevolmente l'immedesimazione del giocatore nel mondo di gioco. Ma le novità non finiscono qui,
Assassin's Creed Odyssey ci mette di fronte anche a battaglie campali denominate
Battaglie di Conquista dove dovremo eliminare rapidamente quanti più avversari possibile con l'obiettivo di perdere il minor numero di commilitoni che combattono al nostro fianco.
A darci filo da torcere ci sono però i
Mercenari: guerrieri particolarmente potenti che faranno di tutto per porre fine alla nostra vita e con qui potremo ingaggiare un duello oppure pagare la nostra taglia ed essere così lasciati in pace. Come potete ben vedere dal punto di vista del gameplay le cose vanno alla grande:
Assassin's Creed Odyssey risulta divertente vario e coerente con se stesso e col mondo di gioco: certo qualche difetto l'abbiamo riscontrato come lo sbilanciamento di alcuni scontri (anche se
la difficoltà variabile aiuta a mantenere l'avventura su livelli sempre affrontabili ma appaganti) oppure gli algoritmi di intelligenza artificiale che in più occasioni sono sembrati un po' "obsoleti" (almeno rispetto al resto della produzione, sia chiaro).
L'arte e la tecnica di Assassin's Creed Odyssey
L'ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori di
Ubisoft non si è fermato alla sceneggiatura o al gameplay ma ha intriso, in modo indelebile, anche la componente artistica e tecnica del titolo. Partiamo subito dalla parte tecnica che è più semplice da analizzare:
Assassin's Creed Odyssey è perfettamente ottimizzato e, anche durante la nostra prova su
Playstation 4, solo raramente è sceso sotto i 30 fps (e solo in situazioni molto concitate). La realizzazione degli ambienti, degli effetti di luce e la mole poligonale che sono messi in campo sono decisamente sopra la media e, se consideriamo la vastità del mondo di gioco questo ha dell'incredibile.
Rispetto al suo predecessore
Assassin's Creed Odyssey risulta ancora più denso di contenuti e con una presenza ancora maggiore di fauna e flora con i biomi che si susseguono senza soluzione di continuità. Siamo rimasti anche colpiti dalla produzione artistica del titolo: i designer di Ubisoft hanno saputo ricreare una Grecia Antica molto realistica e molto vicina all'immaginario collettivo, dalla definizione degli oggetti, alle statue, fino alla presentazione degli ambienti naturali: tutto è curato fin nei minimi dettagli.
Stesso discorso si può fare per la componente musicale e sonora: sia dal punto di vista dell'ottimo doppiaggio in italiano che dal quello delle musiche utilizzate, epiche al punto giusto. Anche dal versante tecnico ovviamente ci sono dei piccoli difetti che però non minano minimamente la bontà della produzione: l'esempio più eclatante si può vedere nelle animazioni del cavallo o nelle animazioni facciali di diversi comprimari.